Il tesoro perduto di Mosca
-Capitolo 19-
Affari sporchi
Boian era in macchina con accanto a sé Voin e non la smetteva di pensare alla pelle segnata della donna.
Da quando Boian si dilettava a fare quelle cose?!
Insomma non era asessuale?! Ormai era arrivato a quella conclusione vedendo come non solo dopo quella volta che avevano provato a fare sesso loro due non si era avvicinato più con quell'intento a lui, ma cacciava via ogni donna che ci provasse!
E ora se lo vedeva fare succhiotti a Masha?! Ma poi quel morso?!
Davvero non sapeva a cosa pensare!
Nel mentre che Voin si stava facendo tutte le domande della vita Boian ripensò alla notte scorsa.
A ripensarci non se l'aspettava da lui essere così audace!
Sorrise chiudendo gli occhi e pensò "però dopo che lo facciamo guarda come mi riempie di attenzioni Masha!"
Si ricordò anche come si era svegliato quella mattina, ancora dentro sua moglie e dall'eccitazione aveva continuato a spingere venendo un'altra volta, e lei nel mentre dormiva...
Sorrise cercando di nascondere le sue labbra dietro il palmo della mano, ma quella felicità fu interrotta da Voin che lo avvisò che erano arrivati.
Uscì dall'auto blindata serio e vide che erano in una villa abbandonata nel nulla e sbuffando entrarono.
<signor Doronin è un piacere averla qui!> esclamò in modo servile un uomo forse con qualche anno in più di lui e Boian nauseato da quel comportamento che avevano tutti nei suoi confronti disse <mettiamoci d'accordo sul da farsi, è già da un paio di mesi che mi sta alle costole e questo non mi fa affatto piacere!>
L'uomo sorrise cercando di nascondere il suo terrore dietro quel sorriso e gli fece strada.
Andarono in un sotterraneo dove c'erano delle piccole stanze e Boian sentendo che odore c'era si mise un fazzoletto davanti al naso per cercare di diminuire quell'odore molesto.
<ecco a lei ciò che aveva ordinato signore>
Doronin vedendo una porta aperta ci guardò dentro e vide quattro uomini robusti legati con delle catene.
Li scrutò severamente uno per uno e soddisfatto poi disse <Voin dai ciò che gli spetta e di hai miei uomini di prenderli e portarli poi nella caserma a Norilsk>
Il sottoposto fece cenno di sì e Boian fuggì da quel posto lurido.
Sembravano animali in gabbie da come li mettevano lì, ma dopotutto aveva bisogno di una decina di uomini di basso valore per ciò che aveva in mente quindi per ora si sarebbe accontentato.
Nel mentre che saliva incontrò un uomo sulla quarantina, era di bell'aspetto, si fermò e disse <signor Doronin è un piacere incontrarla, io sono Stepanova> e allungò la mano per salutarlo e Boian sentendo il cognome del signore disse stringendo a sua volta la mano <cosa ci fa lei in questa discarica? Di solito non si occupa di aste di persone?>
L'uomo sorridendo disse <non pensavo di essere conosciuto da un uomo come lei signor Doronin, comunque ad essere più precisi me ne occupavo, ho smesso una decina di anni fa sa, solo quando ci sono aste importanti mi chiamano per aiutarli. Ora mi occupo di controllare come vengono trattate le merci>
Boian guardandolo con i suoi grandi occhi freddi chiese <come mai si scomoda in questo modo?>
Stepanova sorridendo gli rispose guardando quelle scale che portavano alle cantine <mi sono reso conto che è sempre un bene avere un po' di riguardo per quelle creature sfortunate, sa mi divertivo a fare le aste, ma una volta incontrai una fanciulla e ahimè capitò in pessime mani, mi chiedo ancora se sia viva... ma non credo conoscendo il cliente che l'aveva vinta >
Boian stupito dal racconto chiese interessato <si ricorda come si chiamava? Dopotutto col lavoro che faceva ne vedeva tante di persone, e anche molto belle no?>
L'uomo sospirando al ricordo disse <ha assolutamente ragione signor Doronin! Con tutte le donne che ho venduto mi ricordo rari volti mai ben distinti, ma quella ragazza me la ricordo tuttora! Se vuole le posso dare il suo curriculum, sa c'è l'ho ancora conservato>
Boian si incuriosì, Stepanova era conosciuto in quegli affari sporchi per essere il migliore in fatto di merci umane, ma poi ripensò a quella mattina e toccandosi la cravatta disse <mi accontenterò solo del nome>
L'uomo sorridendo alla reazione del marito di Masha disse <Glenda Rossi, un italiana, molto affascinanti a mio dire>
Boian sentendo quel nome gli piacque subito, magari più avanti avrebbe chiesto il curriculum, ma solo per curiosità.
<eccomi Boian possiamo andare- ah vi ho forse interrotti?> chiese Voin risalendo da quelle scale lerce e Stepanova sorridendo disse <nessun disturbo! Nessun disturbo! Anzi dovevo andare a vedere in che condizioni sono quei poverini, se non vi dispiace> e facendo un cenno di saluto scese quelle buie e sporche scale.
Voin fece una smorfia e il suo superiore non capendo chiese <come mai quella faccia?>
L'uomo sotto suo comando rispose <è quello che mi ha venduto anni fa, per fortuna Kenny mi aveva comprato senza che finissi in mani di pazzi! Che bastardo non mi ha neanche riconosciuto!>
Boian guardando all'interno di quelle scale poi disse <andiamo dobbiamo prendere anche gli altri sei uomini che mi servono, direi di non tornarci più in questo posto... hanno soltanto degli scarti!>
E Boian con passo deciso uscì da quella villa diroccante.
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Il tesoro perduto di Mosca
Romance꧁𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒆𝒕𝒂 ꧂ 𝑪𝒐𝒏𝒕𝒊𝒏𝒖𝒂 𝒏𝒆𝒍 𝒔𝒆𝒒𝒖𝒆𝒍 "𝐂𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐧𝐚 𝒅𝒊 𝑴𝒐𝒔𝒄𝒂" 𝐐𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 è 𝐢𝐥 𝐬𝒆𝒒𝒖𝒆𝒍 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 "𝑷𝒖𝒕𝒕𝒂𝒏𝒂 𝒑𝒊𝒖̀ 𝒄𝒐𝒔𝒕𝒐𝒔𝒂 𝒅𝒊 𝑴𝒐𝒔𝒄𝒂" Perciò andate a leggere quello prima...