34.~Guidami~🔞

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Rhea stava lì al buio, come sempre, in piedi al brodo del letto, con le ginocchia appoggiate ad esso, mantenendola stabile. Davanti a lei si emergeva quel corpo scultoreo e meraviglioso, creatosi nella sua mente a suon di carezze e sfioramenti, a costanti e repentini studi e fantasie. Davanti a lei c'era quel ragazzo che in soli pochi mesi aveva dato vita ad un flusso costante di emozioni incontrollabili. C'era quel profumo di miele e tabacco che impregnava ogni centimetro e parete di quella casa, che destabilizzava e mandava in fumo le sue inibizioni e la sua ragione. La felpa era poggiata sul letto, lasciando scoperto il busto di Namjoon. Con il capo chino e completamente rosso, si fece accompagnare dall'istinto inesperto, verso quella scultura.

"Nam-joon..." sussurrò incerta e tremolante, alzando il braccio e protraendolo verso di lui.

"Sono qui piccola" afferrò il sottile polso accompagnando la mano al suo collo.

La delicatezza con cui si accostò a lui fu cenno di indecisione e paura, ma il tocco confortante che il palmo caldo e grande di lui le stava donando, la rese solamente più tranquilla e meno in piena crisi nervosa. Con i polpastrelli tracciò la vena principale sul collo segnando le clavicole e percorrendo poi i confini delle spalle, soffermandosi al bicipite e stringendolo leggermente, confermando la consistenza. Uno sbuffo lasciò la bocca di lui, apprezzando quei tocchi sensuali.

"Mi stai guardando?" chiese in un sussurro Rm, baciandole le palpebre.

"Ti disegno" parlò a bassa voce, sospirando leggermente "Ti voglio impresso nella mia mente" continuò percorrendo a ritroso il percorso.

Si appoggiò alle spalle grandi, issandosi su di esse e collocando a sentimento le sue labbra, combaciandole perfettamente con quelle di lui. Il bacio si fece sempre più coinvolgente, sempre più forte e passionale, ma ciò non le impedì di continuare il suo percorso, sfiorando delicatamente quel petto monumentale accostando i capezzoli ora turgidi. Lasciò le labbra di lui accarezzandogli il collo con esse, percorrendo le spalle e baciandogli poi il petto. Si lasciò completamente al fato, guidata da quel sentimento così profondo che le stava solo dando sicurezza e portandola nella giusta direzione. Il corpo di Namjoon stava reagendo ad ogni tocco, bacio, carezza e sensazione. La pelle d'oca e gli ansimi leggeri confermarono e rassicurarono la ragazza, incitandola a continuare quel gioco proibito. Lasciò un ulteriore bacio sul petto, accostato al capezzolo destro, lambendolo poi e succhiandolo.

"Cazzo..." sentì profanare quel silenzio "Rhea così mi uccidi" continuò quel sussurro.

"Ti-ti prego lasciami fare..." supplicò.

Sentì l'annuire di lui, lasciandosi sfuggire un sorriso per quanto li era ancora naturale annuire, pur sapendo che lei non avesse potuto vederlo. Continuò il percorso segnandolo con baci a fior di labbra, abbassandosi lentamente fino a baciargli il ventre e trovarsi completamente in ginocchio. Sfiorò i fianchi ampi e piazzati scivolando sulla V poco pronunciata incontrando la cinta dei pantaloni. Le mani cominciarono a tremare, insicure e inesperte.

"Co-cosa devo... cioè io..." cominciò a balbettare, rendendosi conto di essere in una posizione ambigua e per nulla comoda.

"Sei sicura?" chiese Namjoon in pieno sgomento. Eccitato e spaventato.

"Io lo voglio fare davvero" cominciò alzando il viso e sfarfallando quelle ciglia, sapendo che le iridi bianche erano sempre state il punto debole di Namjoon. "Solo... guidami" lo spronò.

"Slaccia la cintura" sussurrò dolcemente.

Con lentezza quasi disarmante sfiorò il cuoio della cinta, fermandosi nel momento in cui la fibbia le si presentò al tatto, slacciandola e sfilando il tutto dai passanti. Un suono sordo echeggiò nella stanza, dove la cinta fu poggiata. Prese poi il jeans, sbottonandolo e facendo scorrere la cerniera.

Teach Me ~ K.NamjoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora