CAPITOLO 18 - 18.2 La Splendente

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"Hai intenzione di dormire tutto il giorno? Guarda che noi partiamo e ti lasciamo qui

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"Hai intenzione di dormire tutto il giorno? Guarda che noi partiamo e ti lasciamo qui."

Sayuri aprì un occhio e poi l'altro. Davanti a lei Odan stava raccogliendo le ultime cose dalla tenda. Spalancò le fauci in un lungo sbadiglio e con movimenti fluidi stiracchiò le vertebre una a una, affondando le unghie nell'erba soffice.

Tutto sommato le piaceva essere un felino perché si era sempre sentita una vera tigre dentro.

All'inizio non era stato facile, ma si era abituata quando aveva capito che comportarsi da umano era inutile: le era bastato ascoltare il corpo e farsi guidare dall'istinto per trovare la libertà.

"Buongiorno anche a te, Odan", ricambiò con noncuranza uscendo.

Poco distante dalla tenda alcuni zemlyani stavano scaldando qualcosa per la colazione. Un odore dolciastro le impregnò le narici e non trattenne una smorfia. Non riuscirò mai a farmi piacere il cibo di qui...

Cercò di distrarsi e di capire dove si trovasse Heiko, intravedendolo parlare con Kavik. Dalle ultime frasi che riuscì a sentire capì che stavano completando l'organizzazione del viaggio verso il palazzo. Quando Heiko dà ordini somiglia tanto a Namis. Però gli mancano i muscoli!

Una zemlyana la superò di gran carriera.

"Principe, vi scongiuro, trovate il mio bambino..."

Prostrata, non riuscì a dire altro che un susseguirsi di singhiozzi la scosse.

Sayuri la riconobbe: il giorno prima l'aveva notata che parlava da sola con un pupazzo stretto in grembo. La Custode si sentì montare la rabbia dalle viscere. Tutta quella immotivata crudeltà e quella violenza insensate la facevano imbestialire.

E anche Odan, dopo averla rimproverata perché in ritardo, non venne risparmiato dai suoi pensieri negativi. Quel babbeo. Aveva così fretta di partire. Si è forse perso tra le quattro vele della tende? Tzè, che perditempo.

Ringraziati tutti per l'ospitalità, il trio si avvicinò alla riva ed Heiko scrutò l'orizzonte con l'espressione tesa: il cielo in direzione della loro meta aveva perso ogni sfumatura d'azzurro in favore di un grigio tetro

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Ringraziati tutti per l'ospitalità, il trio si avvicinò alla riva ed Heiko scrutò l'orizzonte con l'espressione tesa: il cielo in direzione della loro meta aveva perso ogni sfumatura d'azzurro in favore di un grigio tetro. Il principe abbracciò Sayuri e con l'attendente a fare da apripista si immersero.

Zemlyan: RebirthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora