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Izanami Kimura's pov

"Dove diavolo siete?!" allontanai il telefono dall'orecchio. Guardai Megumi trattenere una risatina.

"Ti ho detto che stiamo arrivando" borbottai.

"Sei sicura di saperla guidare?" sbuffai alla domanda della mia amica, seduta sul sedile affianco a me.

"Jun mi ha fatto vedere come si fa, una volta." dissi mettendo le mani sul volante.

"Nami-chan ma di che co-" spensi il cellulare e lo buttai nei posti dietro. Infilai la chiave e feci partire la macchina.

"Oh... E come è andata?" scrollai le spalle.

"Abbiamo distrutto la macchina di Daisuke, ma tutto sommato stavamo bene. I dottori ci hanno detto che siamo stati fortunati. Sai no, l'auto è finita in un canale e ce la siamo cavata con quale taglietto."

"Perché ho acconsentito a questa stronzata" la sentii borbottare mentre si faceva il segno della croce. La guardai confusa.

"Non eri mica shinto-qualcosa? E poi hai acconsentito perché siamo in ritardo."

"Daisuke ci ucciderà." borbottò.

"Non lo verrà a sapere"

"Ma se continui a graffiare la macchina!!!" girò il volante di colpo facendomi evitare di investire una vecchietta.

"Stupide cagne!" sgranai gli occhi girando il volante.

"Che cazzo fai! Non te la farò investire." disse bloccando la manovra.

"Ci ha dato delle cagne!"

"Ma che ti frega. Ora tieni diritto quel fottuto volante e smettila di girare a cazzo come negli autoscontri."

"Che noia." dissi premendo l'acceleratore e dopo interminabili minuti in cui volavano schiaffi e insulti alla mia persona arrivammo a tutto gas nel parcheggio della stazione, dove i ragazzi ci aspettavano.

"Megumi... Qual era il freno?" lei mi guardò scioccata e prese a bestemmiare come mai prima d'ora mentre i ragazzi, che stavano per essere investiti, ci guardavano terrorizzati e si spingevano a vicenda per levarsi dalla traiettoria della macchina. Poi di colpo mi ricordai e premetti con forza il freno, facendo bloccare di colpo l'auto. Megumi finì contro il vetro mentre io sbattei con forza il naso contro il volante.

"Ai..." borbottai spaesata. Megumi scese sbattendo la portiera con forza, mentre i ragazzi aprirono la mia buttandomi fuori dalla macchina. Mi sedetti a terra.

"MA CHE CAZZO DI PROBLEMI HAI?!" ignorai Osamu e mi portai la mano al naso dolorante. Stava sanguinando e sembravo fusa.

"Quella non è mica la Maserati di tuo fratello?" chiese scioccato Atsumu.

"Direi che non lo è più..." intervenne Suna facendo riferimento al fatto che era piena di graffi e il cofano stava fumando.

"Izanami-san, stai bene?" Kita si avvicinò a me porgendomi un fazzoletto con fare preoccupato.

"Kita-senpai, sei l'unico che si è preoccupato per me! Sto molto male, non riesco a mettermi in piedi" piagnucolai teatralmente ancorando le braccia attorno alle sue gambe. Lui mi guardò preoccupato e mi accarezzò i capelli.

"Brutta stronza!" Megumi marciò verso di me e ben presto mi ritrovai a correre nel tentativo di non farmi picchiare.

"Non aveva detto di non riuscire a camminare?" chiese confuso Aran osservandoci correre qua e la.

"E tu credi alle stronzate che dice?" corsi verso il biondo che aveva parlato e mi nascosi dietro la sua schiena.

"Atsumu salvami!" Lui si allontanò lasciandomi in balia della mia amica "Traditore."

A. Miya x OcDove le storie prendono vita. Scoprilo ora