Izanami Kimura's pov
"Dai. Ti prego!" le chiesi per l'ennesima volta. Eravamo lungo il tragitto verso casa e stavo provando a convincerla di venire a casa mia in modo da proteggermi, in un certo senso, dalla furia di Daisuke.
"E va bene" borbottò annoiata.
"Ci vediamo, ragazze. Buona fortuna Izumi." alzai gli occhi al cielo all'ennesima volta in cui Osamu aveva sbagliato il mio nome.
"Non farti uccidere, Nami-chan" disse andandosene ridacchiando.
Stronzo.
Entrammo dal cancello esterno e mi sentii rabbrividire nel notare Daisuke fermo davanti alla porta di casa, ancora in abiti eleganti e con le braccia incrociate. Era furioso.
"Cazzo io me ne vado" sussurrò Gumiki
"Ho bisogno di un testimone della mia morte." sussurrai bloccandola, poi sorrisi a mio fratello "Daisuke-nii! Mi sei mancato tanto!" dissi abbracciandolo. Quando notai la sua postura rigida e che non accennava a ricambiare il mio abbraccio volli sprofondare.
Dio chiedo scusa per tutti i miei peccati.
"Megumi, mi dispiace ma devi tornare a casa. Izanami. In cucina. Subito"
Questa è la volta buona che mi uccide.
Guardai la mia amica in cerca di aiuto mentre Daisuke mi spingeva dentro casa ma lei scappò a gambe levate.
Traditrice.
Rimasi in piedi mentre lui si era seduto al tavolo. La sedia era lontana da quest'ultimo e lui teneva le gambe accavallate. Si era tolto la giacca ed aveva arrotolato le maniche della camicia rivelando le braccia muscolose, il pezzo di stoffa sembrava sul punto di esplodere. Si portò la mano al collo, allentando la cravatta e si versò del bourbon in un bicchiere. Non accennava a guardarmi.
Cazzo, me la sto facendo sotto dalla paura.
"Allora?" chiese alzando il sopracciglio.
"Allora cosa?"
"Hai nulla da dire?" si portò il bicchiere alle labbra, bevendo un sorso. Deglutii rumorosamente.
"Dai Daisuke, lasciala stare." entrò Jun in cucina, lo guardai riconoscente ma bastò uno sguardo di nostro fratello che se ne andò con la coda fra le gambe.
Merda.
"Quindi?" continuò Daisuke
"Eravamo in ritardo! Avremmo perso il treno e poi mi sono ricordata che Jun mi aveva insegnato a guidare, circa. Così io e Megumi abbiamo preso la tua macchina. Ma ti giuro che ho guidato bene! Nessuno ha rischiato di farsi male! Tranne la vecchietta che stavo per investire... O i miei amici che stavo sempre per investire." cercai di farlo ridere, senza riuscirci.
"Che cazzo stai dicendo?! Hai fatto salire Megumi con te? Ma sei impazzita?! Per non parlare dei tuoi amici e della vecchietta! Ma ti senti quando parli?! E poi come sarebbe a dire che Jun ti ha insegnato?" alzò la voce facendo vibrare il vetro della finestra. Rabbrividii e chiusi gli occhi aspettando che finisse.
Cazzo. Lui non sapeva che eravamo stati noi a distruggergli il Range Rover.
"C'è da dire che la vecchietta se lo merit-" venni interrotta da un rumore di vetri rotti. Daisuke preso da un moto di rabbia aveva tirato una manata al bicchiere che si era frantumato contro il muro. Sobbalzai e abbassai lo sguardo atterrita.
"Izanami... Sparisci dalla mia vista." sussurrò massaggiandosi le tempie.
Strinsi il labbro inferiore tra i denti cercando di farlo smettere di tremare. Gli occhi sgranati presero a pizzicare mentre i ricordi mi fottevano il cervello. Deglutii rumorosamente incapace di muovermi.
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A. Miya x Oc
FanfictionIzanami Kimura è una combina guai cronica. Disubbidiente e litigiosa. Talmente irresponsabile e incontrollabile da non essere idonea per il ruolo di capitano della squadra femminile dell'Inarizaki. Lei e Atsumu si sono persi di vista nel corso degli...