Si, sarei rimasta qui.
L'unica differenza era che non volevo rimanere solo per studiare, ma anche per Thomas, nonostante fosse un po' stronzo io ci tenevo davvero a lui.Finimmo di sistemare tutto e poi andai vicino a mio padre.
-Dov'è Rachel?- gli chiesi riferendomi alla sua compagna.
-È a casa.- rispose distaccato.
-Come mai non è qui?- domandai facendo leggermente l'impicciona.
-Sono qui per lavoro, non per divertirmi.- disse freddo.
Mia madre gli lancio un'occhiata che sembrò quasi poterlo perforare.
Quella sua affermazione mi aveva ferita e non riuscivo a nasconderlo, non risposi ed andai al piano di sopra, non avevo idea di quale camera fosse la mia e quindi poggiai la schiena al primo muro vicino ed iniziai a piangere.
Portai le mani per coprire il mio volto affranto ma qualcuno decise di spostarle.-Tesoro, sai com'è fatto...- sussurrò mia madre asciugando le mie lacrime, si era chinata di fronte a me.
-Mi sono stancata del suo carattere, perché a volte è dolce ed altre invece sembra un completo idiota?- dissi tra un singhiozzo e l'altro.
-Lo so tesoro, ora capisci perché ho divorziato con lui?- disse ironizzando sulla loro separazione.
Mi fece ridere, sapevo quanto fosse stato doloroso per lei, ma nonostante questo riusciva a scherzarci su per farmi sorridere. L'amavo così tanto.
-Ora smettila di piangere, te l'ho sempre detto, per gli uomini non ne vale la pena.- disse alzandosi in piedi e porgendomi la mano.
Mi aggrappai a lei e mi alzai anch'io, purtroppo con mio padre non ho mai avuto un vero e proprio rapporto, durante la mia infanzia non è mai stato presente, non ho ricordi di lui fino alla seconda media. Ho un'enorme vuoto.
Ultimamente sembra che lui si sia pentito di questa lontananza e quindi adesso sta provando a riavvicinarsi a me, ovviamente nel modo sbagliato, Rachel lo aiuta, è stata davvero pazientosa con lui e questo pare lo stia cambiando.Presi un respiro profondo per calmarmi.
-Qual è la mia camera?- chiesi a mia madre.
-Vieni con me.- rispose con la sua dolce voce rassicurante.
Iniziò a camminare lungo il corridoio e la mia camera si trovava proprio alla penultima porta.
-Io vado sotto, vuoi che faccia venire Cat?- mi chiese.
-Nono, tra poco scendo io a prendere le valigie che ho lasciato vicino alla porta.- risposi sorridendole.
Lei sorrise ed andò via.
Non era che non volessi la mia migliore amica accanto a me, è solo che avevo bisogno di respirare, ogni volta che mio padre faceva il menefreghista sentivo il mio cuore spezzarsi.
Misi la mano sulla maniglia ed aprii la porta.
La camera era carina, il doppio di quella che avevo a Stratford ma uguale a quella che avevo con Logan.Il letto era attaccato all'angolo più lontano della porta accanto c'era una finestra con un piccolo spazio dove sedersi, avevo la mia scrivania, il mio armadio, avevo tutto quello di cui avevo bisogno, tranne il bagno in camera. Sicuramente mi sarebbe mancato avere il bagno tutto per me.
Chiusi la porta alle mie spalle e mi buttai sul letto, cercai di fare il meno rumore possibile in modo da godermi quel fantastico silenzio, tirai un sospiro di sollievo e chiusi gli occhi.
Avevo bisogno di stare un po' sola.
Bussarono alla porta e quasi maledì quella persona. Mi alzai ed andai ad aprire trovando mio padre in piedi di fronte a me.
-Che c'è?- domandai fredda.
-Madison, non intendevo dire quello che ho detto.- rispose dispiaciuto.
-E allora cosa?- chiesi.
-È solo che ho la testa tra le nuvole in questi giorni e non mi accorgo delle stronzate che dico.- disse.
Non risposi, rimasi lì ad annuire facendo finta che non mi importasse nulla delle sue scuse.
-È tutto ok papà, ora però devo andare a prendere le valigie.- dissi superandolo sperando non venisse, ma al contrario lui mi seguì.
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08 Agosto 2022, 12:00
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Amami in tutti i modi che conosci
RomanceUna ragazza di nome Madison dai capelli castani e gli occhi marroni mescolati ad un lucente verde smeraldo, si trasferisce in California, a Los Angeles, dove frequenta la Stonewood High, una scuola prestigiosa dove, inevitabilmente, farà nuove conos...