Epilogo

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-e voi che ci fate qui?- Noa era andato dritto verso il tavolo dieci perché gli avevano detto che erano arrivati nuovi clienti ma di certo non si era aspettato di trovarsi a quel tavolo sua madre, la sua migliore amica e il marito di Annabel.

-oh andiamo davvero credevi che non saremmo venuti qui in vista di domani?- chiese Tomas sorridendogli e posizionando meglio il figlio di sette anni sulla sedia visto che il piccolo Christofer non voleva stare seduto composto.

-certo che sapevo che sareste venuti ma non qui adesso- borbottò il biondo facendo sorridere Denise.

-io dovevo vedere la casa nuova tesoro quindi ne abbiamo approfittato tutti per partire prima- disse proprio la donna alzandosi e abbracciando il figlio che non vedeva da due mesi, da quando l'aveva aiutata a prendere casa li visto che la donna dopo essere entrata in pensione aveva deciso di spostarsi più vicina al figlio.

-eh va bene. Cosa vi porto-

-sei un cattivo cameriere se ti comporti così con tutti tesoro mio- gli disse Annabel prima di uscire un libro dalla sua borsa e porgerlo al suo migliore amico che alzò gli occhi al cielo.

-perché qualunque mio libro che esce tu vuoi il maledetto autografo? Mi conosci da una vita!- protestò il biondo che comunque autografò il libro alla ragazza. Da quando Lesh gli aveva proposto di pubblicare il primo libro e lui aveva accettato era stato un continuo scrivere e pubblicare, anche i suoi libri vecchi che aveva letto solo Kaaryn. Ormai aveva la media di un libro all'anno e ciò aveva spronato ancora di più il biondo a continuare a scrivere quando aveva un po' di tempo libero.

-nonna!- una bambina dai lunghissimi capelli biondi di cinque anni corse in direzione di Denise e l'abbracciò di slancio sotto lo sguardo attento e pieno d'amore di Noa.

-ciao tesoro- disse la donna stringendo a se la bambina. -anche tu aiuti qui?-

-certo! Papà mi ha detto di scegliere il dolce del giorno- Gwen sorrise mostrando la mancanza di ben due denti nel suo sorriso.

-e lo hai scelto?- le chiese Noa avvicinandosi alla figlia per controllare che non si fosse sporcata di farina come suo solito quando lui la lasciava per troppo tempo sola in cucina.

-si, la red velvet- Noa sorrise ancora di più a quelle parole. Sua figlia, forse anche per colpa sua, amava da morire quel dolce e ogni volta chiedeva ai suoi genitori di preparala facendoli anche in parte esasperare.

-la signorina vuole mangiare il suo dolce preferito domani- rise Annabel passando una mano sulla testa della bambina.

-già ma non lo farà- disse un'altra voce che fece girare tutti verso di se. Kaaryn sorrise ai presenti lasciando un bacio sulla testa del marito. -quando siete arrivati?-

-due orette fa- rispose Tomas e Kaaryn annuì.

-potevate avvisarci-

-e togliere il gusto di farvi una sorpresa? Manco per sogno- rise Annabel.

-papà perché domani niente velvet?- chiese Gwen al castano che le sorrise.

-domani io e papà festeggiamo i dieci anni di matrimonio tesoro quindi mangeremo tantissimi altri dolci insieme a tutta la famiglia- le ricordò il padre mentre Noa si inteneriva ancora di più nel vedere quella scena e volse lo sguardo vero la parete delle foto per poter fissare quella del suo matrimonio con Kaaryn che amava da morire. Quella foto gli ricordava ogni volta come per caso si era unito a una persona fantastica come Kaaryn e al quale non avrebbe mai e poi mai rinunciato. Kaaryn era tutta la sua vita così come lo era anche Gwen da quando l'avevano portata a casa la prima volta quando aveva solo nove mesi. Ci avevano pensato tanto se allargare la loro famiglia perché avevano avuto inizialmente paura di non essere pronti ma lo erano stai e Gwen era la loro piccola perla.

-amore a che pensi?- gli chiese Kaaryn notando il suo sguardo perso.

-a noi- rispose sinceramente il biondo prima di abbassarsi e lasciare un bacio sulla guancia della sua bambina -che ne dici di andare ad aiutare zia Roweena alla cassa? C'è anche Simon con lei-

-siiii- urlò la bambina felicissima raggiungendo il cuginetto e quella che per lei era sempre stata zia Roweena.

-Victoria dovrebbe arrivare domani mattina presto e ha detto che porta il suo ragazzo con se-

-zio Hugo è impazzito?- chiese quasi divertito Noa e Kaaryn annuì. -speriamo sia quello buono questa volta o seriamente lo zio la rinchiude da qualche parte-

-non ti far sentire o ti prende a parola. Io torno in cucina, buona cena- sorrise il castano strizzando il sedere del marito senza farsi vedere dagli altri e ritornando da Eliza e Robert con un sorrisetto stampato in faccia.

-cosa prendete?- chiese Noa con un sorriso ancora stampato in faccia anche perché non vedeva l'ora dei festeggiamenti del giorno dopo.


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