È mattina. Durante la notte, mi sono svegliato più e più volte, nonostante nei miei sogni ci sia stata sempre lei, bella e con quel sorriso da bambina che le illumina il viso. Il suo cambio d'umore a cui ho assistito, mi ha confuso e ancor di più il suo chiamarmi Signor Can. Perché fa così? devo capirci qualcosa. Devo assolutamente parlare con lei, non posso restare cosi, con questi dubbi!
Mi alzo dal letto in fretta e altrettanto in fretta mi vesto, ordinando in fine i miei capelli in un semi raccolto.
Quando il mio aspetto sembra più che accettabile, esco di casa e mi metto immediatamente alla ricerca di Sanem. Devo parlarle devo scoprire cosa siamo l'una per l'altra, oltre ad essere Soci e vicini.
La prima tappa e davanti casa sua, e quando i miei occhi incontrano la grande portafinestra chiusa e ascolto l'incessante silenzio della sua casa, capisco che non è qui. Senza perdermi d'animo, volto le spalle all'abitazione e mi dirigo verso il tavolo dell'agenzia, sperando di trovarla li, sorridente come nei miei sogni e disposta a parlare con me.
Già in lontananza, mi accorgo della sua mancata presenza; c'è solo Deren in compagnia di Muzo e CeyCey. Ma dov'è..?
Con un sospiro di rassegnazione, mi avvicino a loro con l'intenzione di chiedere ai nostri amici se sappiano dirmi dove sia la mia Sanem.
«Ciao Can!» mi saluta Deren, scattando in piedi con dei fogli in mano, pronta per passare all'attacco e sicuramente coinvolgermi nel lavoro pubblicitario. «Potresti guardare queste bozze adesso? Dobbiamo scegliere!» mi dice, ma i miei occhi e la mia testa non riescono a smettere di cercare e pensare a dove sia la donna che amo. Mi guardo in torno e alla fine, quasi come se Deren non avesse proferito parola, mi volto verso di lei. «Qualcuno ha visto Sanem?» chiedo a tutti i presenti, sperando che sappiano dirmi dove si sia cacciata.
Deren scuote la testa, mentre Muzo mi comunica di non averla vista. CeyCey resta in silenzio a fissarmi, forse pensando a dove possa essere la sua amica.
Esasperato per non aver ottenuto nulla, prendo il telefono dalla tasca dei Jeans e provo a chiamarla, ovviamente con scarsi risultati. «Il suo telefono è spento!» dico più a me stesso che a loro, mentre un senso di ansia, inizia a propagarsi dentro di me.
Senza perdere altro tempo, decido di cercarla ovunque mi è possibile, ripromettendomi di trovarla ad ogni costo. «Parlerò con la Signora Mihriban!» comunico ai miei amici, voltando loro le spalle e allontanandomi a passi rapidi continuo a comporre il suo numero, sperando che prima o poi risponda.
Passo nuovamente davanti al sua casa, do una rapida occhiata a quella portafinetra continuando a chiedermi dove sia e appena i miei piedi toccano il viale che confina con la mia abitazione, ecco che spunta l'unica donna che spero possa aiutarmi a capire dove sia finita la mia Sanem.
«Signora Mihriban!» la chiamo, distogliendo la sua attenzione per la pianta che porta tra le mani, e attirandola su di me. «La stavo cercando..» le dico, con un senso d'ansia infondo alla gola che inizia ad opprimermi.
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GOCCE D'AMBRA (SOSPESA)
Fiksi PenggemarCosa succede a due anime quando, a causa di una tempesta, sono state costrette a dividersi? Può un amore, che sembrava fosse inossidabile, sopravvivere ad una separazione di un anno? "Vai via" "Addio" La storia di Can e Sanem riparte da qui. Nuovi...