Capitolo 1874

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Gli sorrido teneramente e questa volta sono io ad essere davvero dispiaciuta: da quando ci siamo separati non abbiamo mai parlato molto e soprattutto mai di cose private. Mi ha chiarito la situazione, quindi non ho il diritto di fare altre domande curiose. Mi alzo e mi dirigo verso l'uscita. Aperta la porta però, proprio mentre sto per uscire, la sua voce riecheggia di nuovo nell'ufficio.

C: in effetti è così.

Em: scusa? - lo guardo confusa - Cosa?

C: paragonato a ciò che hai rappresentato tu per me,lei è niente. È inutile girarci attorno: nessuno reggerà mai il paragone dopotutto.

Muovo leggermente il capo su e giù per fargli capire di aver capito e recepito le sue parole cercando di nascondere il fatto di essere in difficoltà. Come se avesse detto una qualunque frase banale e scontata, torna poi ad abbassare lo sguardo sulle scartoffie che riempiono la sua scrivania ed io me ne vado nel mio ufficio. Mi siedo davanti al mio computer ancora frastornata da quelle parole. Non dovrebbero sconvolgermi tanto perché è normale che siano vere: un matrimonio come il nostro lascia un grande termine di paragone per qualunque possibile futura relazione, ma non mi aspettavo che me lo dicesse così esplicitamente soprattutto dopo questi anni passati a parlarci in modo freddo solo per quanto riguardava i bambini. Il suo del mio cellulare mi riporta alla realtà: è una mail di lavoro. Decido quindi di mettermi al lavoro. Dopo aver sistemato alcuni pdf che dovevo inviare, vado finalmente a parlare con questo Sergio Riva. A detta di Colin dovrei controllarlo, quindi mi metto all'opera. Dovrebbe avere il corso di filosofia adesso, quindi raggiungo l'aula in cui si dovrebbe tenere la sua lezione. La porta è aperta e da fuori vedo che il professore sta spiegando a tutti i ragazzi. Aspetto che finisca una frase e busso leggermente sulla porta, catturando la sua attenzione.

X: buongiorno signorina.

Em: buongiorno professore. Sono Emily Baldasseroni. Vorrei parlare con Sergio Riva, posso rubarglielo?

X: certamente. Signor Riva se vuole accomodarsi fuori. Troverà tutte le mie spiegazioni nelle dispense che vi ho fornito, non si preoccupi.

Tra il numeroso gruppo di ragazzi, noto subito che gli sguardi si posano su un ragazzo moro di bell'aspetto. Capello leggermente lungo con riflessi a tratti tendenti al biondo, un bellissimo viso ma con quell'aria da bello e dannato. Si alza dopo qualche secondo con il suo zaino, quasi seccato come se lo avessi disturbato ed esce poi dall'aula. Non mi saluta nemmeno, ma si limita a guardarmi dalla testa ai piedi per poi andarsi a sedere in una delle panchine che ci sono lungo il corridoio.

Em: potrebbe anche salutare Riva.

SR: ciao.

Em: magari salve sarebbe più appropriato. Non mi conosce, sono la responsabile della sua facoltà e sono più grande di lei. Sarebbe un segno di rispetto.

SR: più grande eh? A me sembra perfetta invece.

Em: perfetta?

SR: perfetta per me. Potremmo uscire una di queste sere.

Rimango stupita, ovviamente non positivamente, da questo suo atteggiamento arrogante e spocchioso. È vero sono più giovane rispetto a molti colleghi o professori, ma anche quando io avevo insegnanti o superiori giovani, ho sempre dato loro del lei per essere rispettosa. Inoltre questi suoi complimenti, sono al limite dell'offensivo.

Em: è fortunato che non la segnali al rettore per questo suo comportamento irrispettoso.

SR: perché non lo fai allora?

Em: voglio darle una possibilità. Tutti possono sbagliare. Certo che sarebbe un buon segno riconoscere i propri errori.

SR: io penso che invece non lo fai perché ti piaccio. - fa segno di avvicinarmi - Facciamo ingelosire il rettore se vuoi così capisce cosa si è perso.

Mi fa l'occhiolino e nonostante io sia molto infastidita per il riferimento al fatto di essere vista come l'ex moglie del capo, il suo comportamento mi porta a pensare molto a mio padre. Dai racconti di mia madre e da come conosco bene mio padre credo che da ragazzo anche lui avesse questo atteggiamento sfrontato verso le ragazze. Trattengo un leggero sorriso e cerco quindi di rimanere seria e autorevole. Lo raggiungo rimanendo a un paio di passi da lui, senza ovviamente sedermi ma rimanendogli di fronte.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 10Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora