Casey era felice di essersi ricongiunta con le amiche e quando chiese loro notizie di Mao e Naemi, le riferirono che si trovavano poco più avanti insieme a un'anziana coppia di inglesi che la locandiera si era portata dietro da Edo.
La ragazza lasciò, dunque, le due amiche, avanzando verso il centro della carovana alla ricerca di Naemi. Alla notizia della presenza dei due inglesi, aveva persino dimenticato di riferire a Nia la novella sul suo matrimonio con il fratello.
Non impiegò molto tempo a venire attratta dalle voci concitate di un gruppetto, dove inconfondibile era l'accento inglese di una donna, che stava borbottando qualcosa circa le zanzare che le giravano intorno in quella umida sterpaglia.
Casey riconobbe la voce di lady Emma e scorgendone, infine, la figura mantellata di un turchese intenso, che con ventaglio alla mano scacciava gli insidiosi insetti, si mise a correre nella sua direzione.
Accanto alla donna, invece, sir Butler si faceva largo col suo ampio panama, tamponandosi la fronte madida con un fazzoletto bianco, seppur le temperature stessero scendendo con l'avvicendarsi della sera. I suoi capelli argentati e l'alta statura risaltavano sugli altri viaggiatori.
"Zia Emma!" La donna sobbalzò come punta da dietro e si voltò di scatto al suono di quella voce, che mai avrebbe pensato di udire in quello strano esodo. Casey le si gettò quasi addosso, abbracciandola calorosamente.
"Mia cara, Casey!" La donna la scostò da sé, prendendole il viso tra le mani.
Lord Butler fece udire la sua presenza. "State bene, Casey? Due giorni fa abbiamo notato un Helmut parecchio 'provato' in volto e quando non ha saputo risponderci sulla tua mancata presenza, io ed Emma abbiamo deciso di cercare Warlow. Solo che, quando abbiamo chiesto informazioni alla locandiera dove ci hai mandato, lei ci ha scaraventati in questa baraonda, non prima di essere riuscito a effettuare le mie ricerche, ovviamente!"
"Naemi è molto protettiva!"
Lord Butler le carezzò una guancia con affetto paterno. Aveva scorto dei lividi sulla mascella della giovane. Collins non ci era andato, dunque, leggero.
"Jonathan è fuggito dal Bakufu ed è diretto dalle truppe imperiali attendendo che le navi britanniche si affaccino con i cannoni puntati. Ha affidato un messaggio al ronin che mi protegge da dare a Warlow. quindi, non c'è più bisogno che voi vi scapicolliate per me, ora che ci siamo ricongiunti" e abbracciò Emma, sentendo una calorosa protezione.
"Siamo comunque obbligati a proseguire fino a quando la situazione a Edo non si placherà!"
Emma guardò sopra la spalla di Casey e si ammutolì alla vista dell'energica prestanza dell'uomo che stava per raggiungerli.
"E questo baldo giovane, chi sarebbe?" domandò la donna, spiegando il ventaglio con raffinata eleganza.
Casey guardò Kyu giungere al suo fianco e sorrise alla coppia. "E' Kyu Reiji, colui che Jonathan ha incaricato di proteggermi e che mi ha salvata da Helmut!"
Kyu chinò il busto in un doveroso rispetto. "Hajimemashite!" (Piacere di conoscervi!)
"Henry ed Emma Butler sono amici di famiglia ..."
"E starete al sicuro con loro, dunque, mentre io mi recherò da Warlow!"
Lei boccheggiò confusa. "No! ... voglio dire ... Desidero venire con voi!"
Kyu sbatté le palpebre sorpreso. Non si era illuso che lei volesse seguirlo, ma il viaggio era pericoloso. "Non è prudente, Casey sama. Le strade sono sorvegliate dallo shogunato ..."
"Non mi importa!" ribatté lei, facendogli intendere quanto fosse duro replicarle. Poi si rivolse a lord Butler. "Avete scoperto, infine, dove si trova Warlow?"
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GLI OCCHI DEL RONIN
Narrativa StoricaEdo 1869 All'insediamento della restaurazione Mejij, una giovane ereditiera inglese fugge dalle insidie dello shogun, propenso a ripristinare il proprio regno appropriandosi dell'oro che ella detiene. Sullo scenario dell'ultima cultura medioeval...