Epilogo.

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I mesi di riabilitazione furono duri, molto più di quanto avessi previsto.
Ma Noah era lì con me, sempre.
Era con me quando piangevo, quando sentivo il bisogno viscerale di bere, quando mi rifiutavo di mangiare.
C'era quando avevo voglia di fumare, quando ridevo e persino quando gli chiedevo di andare via, lui rimaneva sempre.
Ci misi quasi quattro mesi a riprendermi completamente, ma c'ero riuscita.
Insieme a lui c'erano anche Alyssa -che mi aveva spiegato la situazione e che io avevo perdonato perché le volevo un bene inimmaginabile- Cameron, Lucas, Paige, Ryan e persino quello sbruffone di Felix.

Sono passati sei anni anni dal giorno in cui misi piede fuori dall'ospedale e sembra un ricordo lontano mentre guardo Noah sorridermi sul divano.
Abbiamo comprato una casa insieme tre anni fa, l'abbiamo scelta con cura e poi ci siamo trasferiti.
Nonostante amassi la mia vecchia casa, decisi che non fosse proficuo continuare a vivere lì dentro. C'erano troppi ricordi, troppi problemi. Sentivo ancora le urla di mia madre se ci rimettevo piede.
Adesso viviamo nel centro di San Francisco e non potrei chiedere una vita migliore.

Abbiamo una figlia di tre anni.
Si chiama Penelope, proprio come la sorella di Noah. Ha i suoi stessi occhi, ma la mia carnagione chiara e le lentiggini.
Spesso i nostri amici ci chiedono quando ci sposeremo, ma non rientra nei nostri programmi attualmente.
Non siamo mai stati portati ad una relazione normale, io e Noah, ma con l'arrivo di Penelope il nostro rapporto sembra essersi rafforzato.

Adesso Noah ha un lavoro stabile come avvocato, nonostante non sapessi avesse studiato legge, ed è uno dei migliori nel suo campo.
Ha realizzato il suo sogno di baciarmi la fronte prima di andare a lavoro e, ormai, è un'azione abitudinaria che però non stanca mai.
Io sono diventata un'insegnante di musica e mi tocca ammettere di essere anche abbastanza fiera di ciò che sono.
Non avrei mai pensato di riuscire a riprendermi, a smettere di fumare o di bere, ma ci sono riuscita. Per davvero, questa volta.

Paige è diventata un'attrice di successo, è sempre in viaggio per un film o per un'opera teatrale e spesso mi sono ritrovata dall'altra parte del mondo per vedere un suo spettacolo o per assistere alla prima di un suo film.
Felix è riuscito a disintossicarsi dalla droga, ma per quasi quattro anni lui e Paige non sono stati insieme. L'anno scorso, quando è tornato, si è inginocchiato davanti a mia sorella e le ha chiesto perdono (o, perlomeno, questo è quello che mi hanno raccontato).

Cameron lavora ancora al Deep, ma ora ne è il proprietario effettivo. Non ha ancora risolto del tutto con suo padre, ma non gli importa più.
Lucas invece lavora come veterinario. Ha abbandonato quel vecchio ristorante dove lavorava quando l'ho conosciuto e ha inseguito la sua vera passione e io non potrei essere più fiera di così.
Alyssa attualmente lavora come babysitter, ma nel corso degli anni ha avuto diversi impieghi che non starò ad elencare perché sono davvero tanti.
Ora è ufficialmente fidanzata con Meredith da qualche anno ormai e vederla sorridere rende felice anche me.

Jason ha finalmente lasciato il posto da meccanico in seguito alla morte di suo zio e adesso lavora come architetto.
Megan, invece, ha aperto un negozio di profumi tutto suo.
Spesso e volentieri la vedo entrare in casa mia con grandi valige contenenti infinità di fragranze diverse che si appresta a provare sulla mia pelle e io glielo lascio fare perché so quanto quello che fa la renda felice.
Kayla e Achille sono grandi ormai e hanno l'abitudine di chiamarci "zia Faith" e "zio Noah". Quando vengono a casa mia per giocare o anche solo per fare merenda, trattano Penelope come fosse sorella loro e guardarli giocare insieme mi strappa sempre un sorriso.

È il giorno di Natale e siamo tutti riuniti nel mio grande salone.
Brindiamo all'anno trascorso insieme e a tutti quelli che verranno, augurandoci un felice Natale.
C'è anche Jude con noi, che dopo aver visto le videocassette non ha voluto incontrare né me né Paige per qualche mese perché diceva che le ricordavamo Molly, ma alla fine si è arresa ed è tornata ad essere una delle mie più care amiche prima ancora di essere la mia psicologa.

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