EPILOGO

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1945

-Lui arriverà- mi rassicurò Lotte.

Fissai la strada davanti a me. Una strada vuota, sconsolatamente vuota. Non credevo più che Albert sarebbe tornato. Da quando eravamo lì in attesa, il cielo si stava colorando d'arancione e l'aria era diventata più fresca. La notte calava e lui non arrivava.

-Albert arriva sempre- continuò mia cugina, ma notai che la sua voce tremava. Era incerta. -Arriverà- continuò.

Non ci credevo più. -Non mi ha scritto- e ripensai alla lettera di Herman. Lui mi aveva scritto. Deglutii. No, non dovevo più pensare a Herman.

-Verrà direttamente- insistè Lotte.

–No, non tornerà- dichiarai e mi alzai. Ero stata sciocca a credere che sarebbe tornato. Poteva essere disperso... o peggio.

-Forse non oggi- concesse mia cugina, tirandosi su a sua volta.

Fianco a fianco, come un tempo, io e Lotte ci dirigemmo verso il castello. Mi sentivo morire. Era la fine. Mi misi a giocherellare con un lembo dell'abito. Forse era davvero successo qualcosa, forse... trasalii. Con i polpastrelli tastai le mie dita, poi abbassai lo sguardo, la pelle formicolante per il terrore. Avevo perso uno dei miei anelli.

-No, no, no, non è possibile!- feci un giro su me stessa, guardando a terra, il cuore in gola. Non l'anello del mio Albert.

-Cosa c'è?- mi chiese Lotte, lo sguardo lampeggiante di preoccupazione.

-L'anello... tu vai avanti, ti raggiungo- mi voltai e tornai dove avevo atteso Albert. Ma come avevo potuto perderlo? E soprattutto: lo avrei trovato? Mi chinai e lo cercai disperatamente nell'erba e tra i rami caduti. Doveva essere lì, da qualche parte, eppure...

-Hai perso qualcosa, principessa?-

Beh, in quel momento successero molte cose insieme. Mi voltai, trasalii, il mondo mi girò intorno, incontrai i suoi occhi verdi e fu come tornare ragazzina, in quella lontana notte estiva quando lo avevo visto per la prima volta. Albert piegò le labbra in uno di quei suoi sorrisi sarcastici. Era smagrito, pallido, mal vestito, però era lui, mio marito, il mio amico, il mio amore. Sì, lo amavo, ne ebbi la conferma in quel momento. Forse aveva ragione Dory, forse le donne conoscono davvero la pluralità degli affetti. Nella mano destra teneva qualcosa di rotondo e scintillante. Il mio anello. Non mi feci troppe domande, mi lanciai tra le sue braccia. Albert mi strinse con forza, facendomi volteggiare per aria come una bambolina. La sua bambolina. Non so per quanto restammo così, so solo che piansi tutte le mie lacrime.

-Non mi lasciare mai più- gemetti. Lo trassi a me, quasi temevo infatti che fosse solo una visione e che, se lo avessi lasciato, sarebbe scomparso. Il calore del suo corpo mi rassicurò.

-Mai più- promise, la voce rotta per l'emozione.

E restammo così, abbracciati, sotto quel cielo che si colorava di sangue alla luce del tramonto. Ero felice, di una felicità bruciante. Mi piace ricordare quel momento. La sensazione che tutto poteva andare bene, che tutto si sarebbe risolto. E se non si fosse risolto, beh, almeno avrei avuto Albert al mio fianco. Il resto non aveva importanza e presto anche la spina conficcata nel mio cuore sarebbe scomparsa.


NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao!

Così finisce la storia. Spero che vi sia piaciuta. Credo che il personaggio di Viola sia molto cambiato rispetto al primo volume. Ho voluto concentrarmi soprattutto su di lei e meno sul suo rapporto con Lotte. Riguardo ad Albert, beh, spero di essere riuscita a far trapelare nuove sue caratteristiche. Aspetto i vostri pareri.

Ammetto che è sempre un po' triste terminare un romanzo, lascia un senso di malinconia. Comunque ho già iniziato a scrivere la terza parte de "La principessa e la cocotte". In realtà vorrei iniziare a pubblicarla, ma lo scritto non è ancora completo, per cui non riuscirei a garantire di poter pubblicare più di un capitolo a settimana. Non so, sono indecisa.

Altri annunci:

Sto scrivendo un nuovo romanzo storico. Racconterà la storia di Alinoir, l'antenata di Herman. Sarà ambientato nel Seicento e parlerà di caccia alle streghe, amori impossibili e orribili rivalità.

Ho anche in mente un nuovo Young Adult con naturalmente un mistero da risolvere.

Non so quando li pubblicherò. Sono ancora da terminare e da ricontrollare (anche se potrei decidere d'iniziare comunque la pubblicazione).

Potrei invece dare la precedenza a una serie di versioni alternative delle fiabe che sto scrivendo già da un po'. Essendo racconti sono più facili da ricontrollare.
Insomma, sono parecchio indecisa.

Nel frattempo continuerò "Dillo alle stelle " e naturalmente "Le fiabe secondo Freud " (ho anche altre storie da terminare, prima o poi le finirò tutte).

Dopo tutti questi annunci (spero di aver scritto tutto, sono un fiume in piena di storie, ah, ah, ah!), vi auguro una buona serata :)

A presto!



Aggiornamento: Ho cominciato a pubblicare "La principessa e la cocotte III: per amore e per vendetta" :)

La principessa e la cocotte: in amore e in guerraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora