Una serata difficile

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Londra, Gennaio del 1963, casa Asher.
:"Paul hai messo i piatti? " Jane era tutta indaffarata per l'arrivo di sua Cugina Susan. Susan viveva in un piccolo paesino chiamato BedFord nel sud Inghilterra, veniva a Londra una volta ogni anno e quella sera Jane voleva far conoscere Paul e gli altri tre Beatles alla cugina.
:" Certo amore, dubitavi di me?:" Paul ridacchiò sonoramente riapondendo alla ragazza con una voce buffa.
:" A che ora arrivano i ragazzi Paulie?" Jane strinse dolcemente Paul a se attorcigliando le sue braccia sul suo stomaco. La ragazza diede un tenero bacio sul collo di lui sorridendo dolcemente. :" Fra poco amore mio, Dio quanto sei stupenda" Paul sorrise dolcemente alla ragazza liberandosi da quella dolce stretta, le prese delicatamente la mano sinistra facendole fare una piroette.
L'attrice indossava un lungo vestito di seta azzurro contornato da piccoli diamantini, i capelli rossi erano raccolti in un grazioso chigon e sul volto un filo di trucco che le donava un sacco.
Paul invece si era vestito di tutto punto, in giacca e cravatta.
:" Jane, come mai non mi hai mai parlato di Susan? "
:" parlare di Susan non è molto facile Paulie" La ragazza abbassò il volto mordendosi il labbro. Paul le prese delicatamente il viso fra le mani e la guardò intensamente :" Sei triste? "
:" preoccupata, ansiosa ed impaurita più che altro. Susan non è più la stessa da..:"
Un campanello interruppe la loro conversazione, Jane sospirando si alzò e seguì Paul che era andato ad aprire la porta.
:" Buonasera Principessina:" John entrò rivolgendo a Paul quelle parole, McCartney lo guardò storto mentre John iniziò a ridere :" Dai Macca si scherza, Uuh madama Asher siamo eleganteggianti:" disse Johm facendo un buffo inchino.
A seguire Lennon vi erano George e Ringo.
:"Ciao Paulie, Ciao Jane come state? tutto bene? è pronta la cena? ho famee:"
:" Ma Geo! non sono questi i modi, La principessa Paulie potrebbe infastidirsi:" Disse John ridendo sotto i baffi.
:" per una volta non ha sfottuto me, la madonna mi ha ascoltato yeee:" Ringo buttò le braccia al cielo ridendo.
:"Uuh Starkey ha portato anche il trombone, dimmi Ritchie, che canzone ci suonerai? ". John sarcastico mise un braccio attorno alla spalla di Ringo, il quale ridendo scosse la testa.
Mentre Paul stava per chiudere la porta, un clacson bussò, Jane andò vicino al bassista e vide la macchina fermarsi davanti casa sua.
Era Susan. Jane sospirò pesantemente per poi sorridere e aprire la porta.
Dalla macchina scese una ragazza esile, troppo esile. Le gambe erano come due stuzzichini e la ragazza quasi cadeva. Le braccia invece erano solo ossa, tutte ossa.
Quella ragazza era uno scheletro che camminava in malo modo.
:"Susy sei quì:" Jane corse verso la giovane e cercò di abbracciarla delicatamente. L'attrice la prese per mano e l'accompagnò verso la porta.
Paul era a bocca aperta dietro alla porta, non aveva mai visto una persona così magra, faceva quasi senso.
Le due entrarono in casa e Paul guardando a terra chiuse la porta, poi con un cenno del capo salutò la ragazza.
Susan aveva dei lunghi capelli dorati lisci come seta, gli occhi di un color smeraldo grandi ed espressivi.
Appena la ragazza entrò un silenzio tombale cadde nel salotto, George che era intento a mangiare un tramezzino era a bocca aperta, Ringo che beveva della cocacola, solo John aveva le mani in tasca e un sorrisetto sul volto.
:"Ehm, Jane a cosa ti serve uno scheletro umano? Peter vuole fare il medico oppure volevate abbellire il salone con delle ossa?:" John era stato pungente e inadeguato. Jane scosse la testa e sbarrò gli occhi quasi tremante, George cercava di guardare altrove e Ringo e Paul erano rimasti in piedi a fissare il vuoto.
:" Ragazzi, Paul lei è mia cugina Susan. Susy loro sono George, Ringo, Paul e...lui..
è ehm :" Jane non riusciva a pronunciare il nome di John dall'imbarazzo.
:"John Lennon piacere" il ragazzo allungò una mano verso Susan ridacchiando :" Comunque prima scherzavo, era per sdrammatizzare la tensione."
:" Fa nulla.. io sono Susan" una voce flebile uscì dalla bocca di Susan che, stretta alla cugina guardava il pavimento.
:"Mettetevi a tavola, Io prendo il cibo. "
Tutti si sedettero a tavola ansiosi di mangiare qualcosa di buono, solo Susan si sedetta sul divano con le mani sullo stomaco e uno sguardo arrabbiato.
:" Dai non essere timida, non ti uccidiamo mica " Paul le indicò una sedia sorridendo radiosamente :"Non ho fame:"
:"Ma come? almeno qualcosina mangiala dai, come puoi non aver fame? è impossibile:" Paul era sempre più scioccato e intento a convincere la ragazza.
:" No grazie, non mi va di mangiare".
:" dovresti mettere qualcosa sulle ossa sai?" aggiunse Ringo
:" Non mi va, perfavore non voglio mangiare:"
:"Almeno siediti cazzo! questa cena è per te, Jane voleva presentarci te. Un minimo di considerazione almeno eh.:" Tuonò John guardandola.
:" Hei hei hei che succede qui? :" Jane posò il pollo con le patate al centro tavola per poi andare accanto a Susan :"John ha ragione. Siediti solo, forse fra una chiacchiera e l'altra riuscirai a mangiare:"
:" Non mi parlare Jane, come hai potuto fare una cosa del genere? Una cena..per me? Sai che io odio il cibo sai quanto il cibo mi faccia male e tu che fai? mi prepari una cena, bella cugina del cavolo" Susan era completamente fuori di se dalla rabbia.
:" Voglio aiutarti cazzo capisci? il cibo non ti fa male Susan, sei tu che vedi cose non vere che vedi le cose distorte:"
:" Vedo la verità Jane la verità, non posso mangiare no no e no:'
:" Ma ti vedi? le senti le ossa da fuori? non vedi che non stai in piedi e che tutti ti chiedono perché sei così magra, sembri un detenuto di Aushwitz diamine:"
:" Sono grassa. devo dimagrire"
:"No aspetta cosa? Tu grassa? sei cieca o cosa?:' Paul si alzò di scatto urlando a Susan.
:"Tu... avevano detto che eri guarita, che avevi smesso di vederti grassa che avevi ritrovato il senno.:" Jane era in lacrime e scuoteva il capo.
:" Li ho presi per il culo Jane, così funziona.:"
anche Ringo si alzò dalla sedia e andò accanto alle due e a Paul :" Ora fammi capire, tu ti stai ammazzando da sola perché hai le allucinazioni?
Dove sono nato Io ho visto bambini che morivano di fame ma non perché era una scelta loro, perché erano poveri e malati. Non puoi fare questo, è tutto sbagliato capisci? devi vedere la realtà per quello che è, non puoi continuare in questo mido Susan no.:"
:"Non ci fai niente Rings è solo una ragazzina viziata, non ti ha capito nemmeno, è troppo stupida per capire certe cose..:" disse John che era ancora seduto.
:"Ho bisogno di aria :" Con fatica Susan si alzò e camminò lentamente fino alla porta che dava sul giardino sul retro.
:"Ma che problemi ha? :" :"JOHN CAZZO SMETTILA, SEI UN CRETINO LENNON UN CRETINO:" Urlò Paul sbattendo la mano sul tavolino in legno al centro del salone.
:"John ha ragione.. Susan è malata. Ha una malattia chiamata Anoressia:" Jane scoppiò in lacrime mettendosi a sedere sul divano, Paul si sedette accanto a lei e la strinse forte. :" Ne ho sentito parlare.. è brutta come cosa :" fece Ringo.
Il silenzio invase nuovamente la stanza.
George era stato zitto e fermo tutto il tempo, aveva osservato tutto attentamente senza fiatare. Il quiet Beatle si alzò e tossendo andò nel giardino sul retro dove stava Susan.
Tutti i presenti erano sconvolti
:" E ora George cos'ha? :" Chiese Paul
:"Meglio che andiamo a ved..:"
:"No Ringo, aspettiamo quì. Geo non è idiota:" fece John.

Nel frattempo George era arrivato nel giardino degli Asher, Susan era sull'altalena a due posti e guardava pensierosa la luna.
Mano mano che George le si avvicinava, Il ragazzo poteva notare ogni particolare della ragazza, quando si sedette accanto a lei notò delle piccole lacrime che le rigavano il volto.
:" Hei, va un po' meglio?" George quasi sussurrò quelle parole alla ragazza, glielo chiese con una punta di timidezza e timore.
Susan lo guardò negli occhi per qualche secondo prima di parlare :" No, va tutto male. Mi odio così tanto :'' :" No, non devi odiarti, Odiare gli altri è una cosa sbagliata, ma odiare se stessi è una delle cose più orrende che ci siano.:"
:" Ho fatto soffrire tanto Jane che mi aveva preparato la serata. Sono uno schifo:"
:"Le persone schifose sono quelle che commettono un omicidio, ma anche quelle non sono del tutto uno schifo.
Tu non sei uno schifo sei solo insicura e indifesa.:"
Per la prima volta Susan sorrise, era un sorriso vero uno di quelli che veniva dal cuore. George ne rimase colpito :" Sei dolce, non hai detto una parola prima e l'ho apprezzato.:"
:" Non mi piace urlare contro una persona appena conosciuta, soprattutto se una persona è abbastanza fragile:"
:" Ti ha mandato Jane?:'
:"Eh cos? No. Mi hanno guardato tutti male quando mi sono alzato senza dire nulla hahaha:" La risata di George era cristallina e allegra,
:" Grazie, non l'avrebbe fatto nessuno per me:" Susan arrossì di colpo sentendo le parole di George.
:" Io ti avrei aiutata sin dall'inizio:"
:" dall'inizio di cosa? :"
:" Dall'inizio della tua malattia..:" questa volta George abbassò la voce e guardò a terra, ma poi si riprese e la guardò :" Com'è inziato tutto? cosa ti ha spinto verso questo?:"
:"Non mi piace parlarne scusami:'
:" So tenere i segreti tranquilla, puoi dirmi tutto:"
:"Ok... tutto iniziò l'anno scorso quando una ragazza a scuola mi prendeva in giro. Mi diceva che ero la cugina brutta e inutile di Jane asher, che lei era perfetta mentre Io ero una racchia sfigata... così decisi che la prima cosa da eliminare era il cibo e poi beh tutto il resto penso si capisca:" Dopo questo piccolo discorso rimasero in silenzio, nemmeno una mosca volava.
:"Quella ragazza era una deficiente, tu sei bellissima come sei. Non lasciare che gli altri ti dicano come dovresti essere, Dio ci ha creati perché voleva che tutti e dico TUTTI arricchissimo il mondo con la nostra gioia, bellezza, emotività e con l'amore. La vita è piena di persone che giudicano e parlano parlano di cose, ma solo tu sai cosa sei. Non lasciare che un giudizio faccia di te una persona diversa.
Sei stupenda perché sei unica e sei unica perché nessuno è uguale ad un altro. Siamo tutti unici e nessuno può farti crollare solo perché invidia te. ok?:"
George era sudato, emozionato e felice. La guardava negli occhi color smeraldo profondamente mentre lei piangeva commossa.
:"Grazie io..T..:" Susan non riuscì a parlare perché si ritrovò delle labbra calde, carnose e piene di amore sulle sue, le piaceva questa sensazione, le piaceva lui.
:"Ti amo anche Io Susan:" Disse George sorridendole.
:"Ho deciso Geo:"
:"cosa?"
:"Voglio mangiare. Voglio vincere:"
:" e io ti aiuterò a superare tutto questo. Io tifo per te.:".

I due tornarono mano nella mano in salone dove tutti gli altri li guardarono sorridendo.
:" scusatemi sono stata una stupida e voglio combattere contro questa malattia.. grazie cuginetta, grazie Geo e...si Paul John e Ringo grazie anche a voi:"
Tutti si abbracciarono e si misero a tavola, Susan riuscì a mangiare solo una mezza fettina di pollo ma questi erano già grandi passi.
:" vorrei brindare a Susan:" fece Paul alzando il bicchiere
:"Che ha trovato l'amore:" disse Jane guardando prima George e poi la cugina
:"E anche dei nuovi amici:" dissero assieme Ringo e John che ridevano abbracciati.


FIIIINE.

Non è una storia bellissima si lo so, ma è la prima volta che scrivo una ff.
Ho deciso di trattare quest'argomento perché mi è molto vicino, due anni fa caddi nell'anoressia nervosa e ricordo quel periodo con paura e timore, ne sono uscita solo grazie ai Beatles e alla mia migliore amica.
Scusate se non è scritta bene o altro, ma io lo dovevo a loro.
Grazie per aver letto questa storia <3

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