Ireland.

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«Siamo pronti per decollo

Leila mi stringe la mano e Zayn, accanto a lei, stringe la sua. Ha paura, è la prima volta che sale su un aereo. Il moro le accarezza il braccio per tranquillizzarla e si scambiano dei sorrisi. Quanto è bello...

Non vedo l'ora di poter passare un po' di tempo da sola con lui nella nostra camera da letto, spogliarlo, baciarlo e fare l'amore per tutta la notte.

«Mamma, guarda! Stiamo volando!» Leila è fortunatamente entusiasta e sembra più rilassata.

Guardo Zayn e mi accorgo che mi sta fissando sorridendo. Arrossisco e ricambio il sorriso. Abbasso lo sguardo e noto che sta accarezzando la manina di Leila e sento una stretta allo stomaco.

Devo dirglielo. Una volta arrivati, glielo dirò.

Poggio la testa sullo schienale e chiudo gli occhi, mentre mi vengono in mente i momenti degli ultimi 5 anni. Mi sono successe tantissime cose che mai avrei immaginato.

Chi avrebbe mai detto che un lavoro trovato per caso avrebbe dato inizio alla vita che ho sempre desiderato?

Quella libreria... Ah, la libreria...

Ogni volta che entro lì mi sembra di ritornare all'età di quando ho conosciuto il moro e mi sembra di poter vedere noi due che ci fissiamo tra gli scaffali. Adesso quel ragazzo è il padre di mia figlia, nonché l'uomo che amo più della mia stessa vita, il mio migliore amico, l'unico ragazzo che sa tutto di me. Beh... Tranne una piccola, grande cosa.

Immersa nei miei pensieri, mi addormento.

Quando mi sveglio, Zayn mi avvisa che stiamo per atterrare e Leila torna a stringerci le mani. Il moro la rassicura lasciandole piccoli baci sulla fronte e ripetendole che non c'è nulla di cui preoccuparsi.

È davvero un buon padre, lui. Forse io non sono una buona madre.

Mezz'ora dopo, siamo all'uscita dell'aeroporto, dopo aver ritirato i bagagli e la gabbietta di Simba. Leila ha insistito di portarlo con noi e Zayn - ovviamente - è riuscito a convincermi.

Un taxi ci sta aspettando e noi vi saliamo, mentre l'autista carica le valigie nel portabagagli.

Leila sbadiglia.

«Amore, hai sonno?» le chiedo e lei annuisce.

In silenzio, Zayn la prende tra le sue braccia e la fa sedere sulle sue gambe, facendole posare la testa sul suo petto. Lei chiude gli occhi.

«Tu non hai sonno?» mi chiede con un sorriso.

«Ho dormito sull'aereo.» dico. «Ma non mi dispiacerebbe abbracciarti.»

Lui allunga un braccio nella mia direzione e mi avvicina a sé, stringendomi forte e lasciandomi un bacio sulla fronte.

«Ehi,» lo guardo male. «non sono mica una bambina.» dico, pretendendo un bacio sulle labbra. Lui ride e mi accontenta.

«Tu sarai sempre la mia bambina.» dice e in quel momento il taxi si muove. «Ho chiesto a Niall la disposizione delle camere.»

«Che ti ha detto?» chiedo, ansiosa di saperlo.

«Tu e Leila starete nella stanza che dà il mare, io starò con Liam in quella in fondo al corridoio.» dice e io sgrano gli occhi.

«Davvero? Accidenti!»

Lui scoppia a ridere e io capisco che mi sta prendendo in giro.

«Ti odio!» gli do uno schiaffo sulla mano, che cerca di toccarmi la bocca.

Il ragazzo della libreria 2 - Half a HeartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora