POV Semir:
Mi chiamo Semir Gerkhan, ho 50 anni e sono un Ispettore Capo della Polizia Tedesca.Sono nato a Istanbul nel 1969 ma sono cresciuto in Germania perché, i miei genitori vi immigrarono poco dopo la mia nascita. Infatti non ho alcun ricordo di Istanbul, ci sono stato solo negli ultimi anni, principalmente per vacanze. Ho passato l'infanzia e l'adolescenza nel quartiere turco di Colonia, dove ne ho combinate un po' di tutti i colori (per farvi un esempio: a 13 anni rubavo le macchine con amici e facevamo le corse clandestine; davvero ironico visto l'incarico che rivesto da molti anni) e studiando presso un centro di formazione professionale (dove sono tornato per un'indagine tempo fa).
Mio padre Abdulkhadir, avrebbe voluto che continuassi la sua attività (aveva un negozio di tappeti sotto il condominio in cui abitavamo) poiché non era rimasto soddisfatto da mio fratello Kemal e ci teneva che almeno io diventassi ciò che lui avrebbe voluto essere. Un giorno però, vidi che Papà si faceva ricattare da un mafioso del quartiere senza nemmeno ribellarsi e/o provare a resistergli (avevo assistito alla scena di nascosto dall'altra stanza) e sono rimasto molto deluso da ciò, decisi quindi di fare in segreto la domanda d'ammissione per l'accademia di polizia, volevo essere in grado di combattere la malavita, di proteggere la mia famiglia e la mia gente.
Quando mio padre lo scoprì si arrabbiò moltissimo, sia perché avevo tradito le sue aspettative che per il fatto che l'avessi accusato di non fare niente contro il pizzo. Al termine della discussione mi cacciò di casa in lacrime, non senza prima che gli dessi del vigliacco; mi trasferì e frequentai l'accademia di polizia, riuscendo, a inizio anni '90, a diventare agente a tutti gli effetti, col massimo dei voti. Nel '93 in occasione del compleanno di Papà mi presentai (in divisa) alla festa per cercare di ricucire i rapporti ma, lui mi disse che non dovevo stare qui e che per lui ero morto; neanche a dirlo: Pochi secondi dopo si accasciò a terra in preda a un infarto! Cercai di soccorrerlo e chiamai l'ambulanza, ma fu tutto inutile, qualche ora più tardi morì nel letto d'ospedale. Prima di spegnersi avrebbe voluto chiedermi scusa ma, mentre l'ambulanza lo portava via fui chiamato dai miei colleghi (allora ero nell'anticrimine di Colonia) per un'operazione delicata e arrivai in ospedale troppo tardi. Da quel momento persi ogni tipo di contatto con la mia famiglia (sentivo mia madre, Selma, solo per il compleanno!!): tutti mi colpevolizzavano di averlo ucciso dal dolore, figurati che Mamma non mi lasciò neanche presenziare al funerale.
2 anni dopo, ottenuta la promozione alla mia carica attuale, accettai subito il trasferimento nell'unità autostradale (a quei tempi si trovava sulla A115 tra Berlino e Brandeburgo) così da rifarmi una vita, lontano dalle accuse di chi avrebbe dovuto sostenermi.
Sono riuscito solo pochi mesi fa (prima del mio 50º compleanno) a riscattarmi, mostrando che in realtà Papà è stato ucciso da mio zio Omer (fratello di Mamma) tramite un veleno nascosto in una pietanza piccante che gli piaceva molto.In questi 24 anni (ho iniziato il 18/09/1995) ho lavorato con molti colleghi diversi che per me sono stati come una famiglia: alcuni sono caduti nell'adempimento del dovere, altri hanno deciso di seguire strade diverse (chi dimissioni, chi trasferte) e con essi sono ancora in contatto. Sempre sul lavoro ho trovato anche l'amore. Sono infatti sposato da 16 anni con la mia ex-segretaria Andrea, da lei ho avuto 2 figlie: Ayda e Lilly. Ho anche una terza figlia (la maggiore), Dana, nata qualche anno prima del matrimonio da una mia notte occasionale con una connazionale. Nonostante gli alti e i bassi sia la mia vita lavorativa che quella sentimentale sono filate entrambe lisce e in qualche modo ho trovato il modo di superare le varie avversità che mi si sono presentate (lutti lavorativi, una separazione quasi sfociata in divorzio, rischi di vario tipo ecc.). Una vita tutto sommato serena; questo fino a 1 mese fa...
Ciao ragazzuoli, questa è la parte introduttiva di un mio tributo a Squadra Speciale Cobra 11, essendo la mia prima storia spero che sia di vostro gradimento. Ho cercato di essere un po' dettagliato per chi magari non ha seguito molto attentamente o non conosce la saga. Non posso garantirvi una cadenza fissa perché la vita accademica non è così facile, mi raccomando mettete like, continuate a seguire la storia e commentate.
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Allarme per Cobra 11 - L'autostrada del destino
FanfictionSequel di Squadra Speciale Cobra 11 ambientata dopo gli eventi dell'episodio "Il Questore" della stagione 24 (ultimo della suddetta) Ancora devastato per la morte della dottoressa Kim Krüger e al tempo stesso deluso e arrabbiato per l'abbandono dei...