Trappole per topi

3. Trappole per topi senza più le palle

Era il 15 agosto del 2013, esattamente due giorni dopo le seghe mentali e quelle vere.
Mio nonno bussò alla porta
- "Toc toc" si può? disse mio nonno.
Fanculo no, risposi io.
Mio nonno entrò lo stesso.
La prima cosa che notai fu la scatola completamente nera che teneva in mano,
Contenitrice di vari ricordi di quando era giovane e fottute minchiate del genere.
Pensai che avrei preferito passare due ore a provare a succhiarmi le palle da solo piuttosto che lasciare che rivivesse con me i suoi ricordi dell infanzia.
Però per una volta, preferii non dirglielo e così passai due ore a rivivere i ricordi della sua infanzia.
Le palle che mi sarei tanto voluto provare a succhiare da solo si erano ormai polverizzate.
Tra tutte le parole che disse, c'è ne fu solo una che riuscì ad attivare il mio cervello per pochi secondi, vi giuro pochissimi.
Fu trappola per topi.
Perché proprio quella parola?
Non lo so, non che mi importi tanto del perché.
Mi interessava solamente che in quel momento avevo tra le mani un oggetto tanto strano e malvagio come la trappola per topi.
Andiamo, se ci pensate le trappole per topi sono il male assoluto, il loro scopo in poche parole è ingannare i topi facendogli credere sia il loro giorno fortunato, facendogli credere di poter addentare un grosso e succulento pezzone di formaggio filante, ma un attimo prima che il topo maschio magari padre di due bambini etero possa riuscire anche solo a leccarlo...stoc!
Viene rincoglionito da un colpo quasi letale.
Volendo si potrebbero paragonare tranquillamente le trappole per topi al "vieni che non ti faccio niente" della mamma.
Stiamo pur sempre parlando di un mega inganno assoluto.
Il fatto e che quell' oggetto mi aveva incuriosito, cazzo se mi aveva incuriosito, cosi chiesi a mio nonno di lasciarmela in camera senza dargli spiegazioni, a lui che cazzo gliene doveva fregare.
Erano le undici di sera, l'aria si era rinfrescata, avevo dato una sistemata relativa alla camera e mi ero cambiato.
Avevo appena finito di giocare a dama contro uno schizzofrenico del cazzo, sto qua stava sempre a casa mia non faceva altro che imitarmi e poi ogni tanto mi sfidava a dama.
-Fanculo cazzo mi sfidi ti distruggo!
E poi perdevo ogni volta, ma alla fine non me ne fregava un cazzo di niente, e glielo dice
vo pure, ma quello là non mi rispondeva. Sa solo dio che gli girava per la testa.
Non sapevo più che fare ero buttato sul letto da una buona mezzoretta e ascoltavo
Extermination degli "Upon a burning body",
Quando entrò un filo di vento dalla finestra, mi mosse i capelli, la gocciolina di sudore che piano piano scendeva dalla fronte raggiunse il naso ed io la asciugai passandoci la mano sopra.
La famiglia probabilmente infelice di mosche ormai ospite in casa mia si spostò, al loro posto entrano due farfalle verdi, ansi blu, un sacco blu, cosi tanto blu che sembrava trasformassero tutto in blu.
A seguire le farfalle una luce, una luce tutta blu e un po' gialla penetrò i miei occhi per poi illuminare ogni singolo oggetto della mia camera.
Sembrava quasi che stesse per scendere dai cieli una qualche strana divinità del cazzo per assegnarmi una missione, darmi in dono un potere con cui solo io avrei potuto salvare il mondo, ma non accade niente di tutto questo.
Avevo solo avuto un idea.
Qualcuno potrebbe dire
-Ogni volta che hai un idea accade tutto questo, mi sembra un po' assurdo.
La mia risposta?
Sti cazzi posso scrivere quello che voglio è la mia storia verginelli.
E comunque no.
Era la prima volta che vedevo qualcosa del genere anche perche era la prima volta che avevo un idea.
Fatto sta che presi la trappola per topi e ci infilai il dito
-Aia cristoddio!
Fece un male tremendo ma perché cazzo ci infilai un dito ancora non lo so.
Fu subito dopo che accadde.
Non avetti neanche il tempo di capire che straminchia stava succedendo che venni teletrasportato in un cazzo di mondo fantastico, proprio come nei film.