ciao a tutti, mi chiamo Yasmine, ho 13 anni, sono nata in Francia, a Marsiglia, ho la mamma Tunisina e mio padre.. beh, vabbè non ne voglio parlare.
da quando ho 3 anni vivo a Milano, abito nella perif, nel quartiere di San Siro, a pochi passi dalle popo; mia mamma mi dice sempre di non avvicinarmi lì perché ci girano brutte persone, ma io, testa di culo ci vado sempre, li ci stanno dei cantanti che io adoro, qualche volta ho visto Neima e Sacky, ma da lontano, non mi sono mai avvicinata, più che altro per la vergogna.
popo a parte, questa sono io:oggi devo uscire con lei:
si chiama sofia ed è la mia migliore amica, ci conosciamo da quando eravamo piccoline
vado in camera mia e mi cambio
mi vesto così:sotto metto le tn bianche, io e sofia ci siamo vestite uguali solo che lei ha la tuta con i dettagli azzurri invece che rosa.
io: maaaaamaaaa - inizio ad urlare
Mama: dis moi amour (dimmi amore) - mi dice uscendo dalla sua camera e venendo da me, che stavo davanti la porta
io: sto uscendo
Mama: con chi?
io: sofia, mama. - la rassicurai
Mama: Yasmine, attenta. sai già eh - sapevo facesse riferimento alle popo
io: s-si dai laisse moi
Mama: Yasmine, abbassa i toni altrimenti sorti du hebs hebs - mi dice un po' incazzata, le avevo risposto un po' male..
io: scusa mama, a dopo - le do un bacio sulla guancia ed esco
sotto c'è sofia che mi aspetta
sofia: ce l'hai fatta cogliona
io: mutaaa mia mamma mi ha fatto la predica per i palazzi e le ho risposto male
sofia: porco due ma ce la faii
io: eh che c'è
sofia: ci metti il triplo, lasciala parlare.
io: si dai vab, ora andiamo a fare due giri?
sofia: si - mi passa filtro, cartina e mista
io: non ci penso proprio sofia rimettila li
sofia: daii - quella roba l'aveva presa da per terra, col cazzo che me la sarei messa in bocca
io: lascialaaaa - le dico mezza ironica e mezza nervosa
sofia: ma dai - per sua fortuna la appoggia.
poi andiamo a fare un giro in centro, entriamo dentro un pankla e vediamo sta baby gang di bimbi malnutriti, tranne uno, era davvero bello, altino, capelli mossi, la fascia per tenerli indietro, crimi crimi e col ferro, mmm.
continuo a fissarlo, è davvero bello
a un certo punto, quando deve uscire mi guarda dall'altro
x: wesha - mi dice con un sorrisetto
x: guardi ancora un po'? - continua
io: ahaha no, vai
x: se ho il tuo consenso vado - mi dice e fa per inchinarsi a me
io: ciao ahaha - gli dico mandandogli un bacio volante
x: AMED VENTI CENTOQUARANTOTTO - mi urla girandosi prima di uscire
evidentemente era il suo insta, lo cerco
io: amooo bellino ehh
dico a sofia mostrandole il telefono, lei non aveva assistito alla scena, era andata a prendere delle cose da bere infondo al negozio.
sofia: ma chi cazzo è?
io: ah cazzo. è un tipo che ho visto, sorridendo mi ha salutata e mi ha chiesto se avessi intenzione smettere di fissarlo, però era troppo bello, davvero.
sofia: ma come l'hai trovato su insta
io: ah giusto, prima di uscire me l'ha urlato lui
sofia: minchia amo, ma poi guarda, lo seguono gaia bianchi, keta, benè, vale pain, giovanni bonaccini.. ma chi cazzo è questo?
io: amo ma non è che è il ragazzino che sta con rondo nella copertina dell'album "giovane rondo"?
sofia: ma no ma va la
io: si invece guarda - le mostro un post con la copertina dell'EP con rondo taggato è un suo commento "il mio piccolo amico💙"
sofia: ma poi, 20148, non è che è delle popo?
io: boh amo..poco dopo riprendiamo l'autobus che ci porta a casa, lei abita a un piano sopra il mio, saliamo le scale, poi io vado alla mia porta e lei continua il percorso
io: ciao amo
sofia: ciao amore ci sentiamo
entro in casa, mi tolgo le scarpe, mia mamma non c'è, strano, sta sempre in casa quella stronza, ma allo stesso tempo, meglio.
prendo il telefono, iniziò a scorrere a caso su insta
poco dopo arriva mia madre
Mama: che hai fatto fuori con la sofia
io: siamo andate in centro
Mama: ok
io: Mama ma siccome lunedì comincia la scuola, non è che mi potresti dare dei soldi che devo comprare delle cose?
Mama: tieni - apre la borsa e mi da 40€
Mama: ti basta?
io: sese, graziepochi giorni dopo, è lunedì.
mi preparo per la scuola, non c'ho proprio voglia cazzo
mi metto una tuta grigia e sopra la maglia nera con il logo trapstar in viola , sotto le air force bianche con i calzini nike sempre bianchi e prendo lo zaino
Mama: fai la brava o hebs hebs Lo sai. se fai chiamare il primo giorno finisce male - non sono mai stata una tipa che si comportava bene a scuola,
io: ma si tranquilla - la rassicuro, prendo le chiavi ed esco di casa guardando il telefono
arrivata sotto, trovo sofia pronta per la scuola, saliamo sull'autobus e andiamo insieme
appena arrivate in classe, la prof sembrava avesse balzato.
gaia: non c'è la prof? - disse una mia compagna urlando dalla gioia
io: per me arriva, non penso che buchi il primo giorno
e infatti poco dopo arriva con un ragazzo dietro
io: cazzo -dico guardando la sofia
sofia: HAHAHAHA STO MALE
inutile dire che era Amed
con una bretella dello zaino sulla spalla e l'altra no, il suo ghignetto orgoglioso, i pantaloni della tech grigi e sopra una maglia attillata nera, guarda la prof.
prof: vatti a sedere di fianco a quella la - gli dice la prof indicandomi
io: andiamo bene
sofia: dai cazzo
Amed: ma chi si rivede
io: ahahaha
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lei stava in zona con me pure di sabato // Amed
General FictionPenso a quando mi hai detto che era la fine Alle quattro di notte il 4 aprile Mi hai lasciato al telefono in lacrime Ora sono da solo in un bilocale Fumo e bevo la sera in quel locale Dove ci siamo visti la prima volta Tu sembravi una troia, io un c...