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La sera arrivai al Fragenco circa due orette prima.
Volevo tranquillamente parlare con Francesco prima che arrivassero anche i miei colleghi.

Entro in sala, ma Francesco non è lì.

Provo nell'ufficio di Johnny, e lo trovo seduto dietro la scrivania con il computer acceso.

Al solito non sono rimasta sorpresa dalla sua espressione mentre guardava lo schermo accigliato.

Tossisco, in modo da farmi sentire.

Si volta a guardarmi, e vedendomi, mi sorride.

Ricambio contagiata.

È sicuramente una bella sensazione.
Vorrei che mi sorridesse sempre così.

《A quest'ora? Potevi riposarti prima di venire.》stacca il computer facendomi segno di sedermi di fronte.
《So che sei uscita poco fa dall'università, sarai sicuramente stanca.》

Non so cosa dire inizialmente.
Gli avevo detto per messaggio, dopo che me ne ero andata da casa sua, di avere lezione fino a tardi.

《Te ne sei ricordato.》mi siedo goffamente.
《Scusami mi riposo qui.》mi metto a braccia conserte sulla scrivania, fingendo di dormire.

Mi sento accarezzare la testa.
È rilassante.

《Oh poverina.》continua ad accarezzare.
《Ti meriti sicuramente un premio dopo gli sforzi di oggi.》

Lo guardo rimanendo nella stessa posizione.
《Cosa?》

Mi si avvicina lasciandomi un bacio, ricambio e ne approfitta per approfondirlo.

Continuiamo così per un po', ridendo ogni tanto come degli stupidi.

Quando ci stacchiamo gli chiedo subito ciò che mi tormenta.

《Penso che dovremmo parlarne.. Tu che dici?》

Mi annuisce.
《Hai ragione.
È stato tutto improvviso.
E immagino che hai sentito anche la conversazione con Vivian.》

《Si... Ho sentito che l'hai lasciata.》rispondo seria.

《E non sei d'accordo?》mi chiede notando la mia espressione.

《No... Cioè si sono d'accordo su questo, ovviamente.》alzo gli occhi al cielo.
《E che... Ieri sera mi hai baciata, è ancora stavi con lei, questo è comunque tradimento..
Non so.. E che ho paura che questo...》indico noi due.
《...sia solo passeggero per te.》concludo la frase.
《Dopotutto sei stato con lei per tanto tempo.》

《Lo so, lo so.》sospira.
《Ho chiesto a Vivian di parlare davanti a un caffè per questo.
Io provavo davvero qualcosa per lei, non per niente siamo stati così tanto insieme.》

Resto in silenzio aspettando che continui.

《Le ho raccontato tutto.
Che ormai non provo più niente, e che ti ho baciato.
Volevo essere sincero con lei.
Non meritava di restare all'oscuro.》

Alzo la testa di scatto.
《O mio dio...》una mano nella bocca per lo shock.
《E lei come ha reagito?》

《Mi ha dato una schiaffo, si è alzata e mi ha rovesciato il caffè nella camicia.》

《Scusami...Ma in un certo senso è normale.》ridacchio.
《Ma.. È stato giusto averle detto con sincerità quello che provi.》

Mi prende la mano destra, lasciandoci un bacio.

In questo momento vorrei stare da sola con lui in un posto più tranquillo.

Vedo quanto sia in difficoltà.
Cosa assurda da uno come lui con sempre la frase pronta a tutto.

Mi sorprendo sempre di più di come ho il bisogno di conoscerlo fino in fondo.

《...Mi piaci davvero.》

Bastano queste parole per concentrarmi su di lui.

《Ti ho baciata ieri perché lo volevo.
Tu... Sei testarda, una rompi coglioni.》ride.
《Ma sei anche intelligente, decisa e bellissima.》

Arrossisco.
Ma che gli prende ora...

Ride notando la mia espressione.
《Per farti capire che sono completamente preso da te, e voglio provarci, se tu lo vorrai.》

Annuisco.
《Possiamo vedere come va, con calma.》

Mi lascia un ultimo bacio prima di riaccendere il PC.

《Ora vai, devo concentrarmi e mi distrai troppo.》fa il finto altezzoso.

《Insopportabile.》mi alzo uscendo da quella stanza seccata.

Lo sento ridere prima di chiudere, e non posso fare a meno di sorridere.


♡♤


Finita la serata aspetto Francesco fuori, accanto alla sua auto.

Ha insistito per accompagnarmi dato che come dice lui "Sono sconsiderata ad andare via a quest'ora tardi a piedi."

Lo aspetto per circa venti minuti.
Controllo il cellulare per vedere se mi ha mandato qualche messaggio ma niente.

Sbuffo entrando di nuovo al Fragenco, per vedere cosa sta facendo.

Prima di entrare in sala sento la sua voce, infatti vedo che sta parlando al cellulare.

《...Ma sei sicura?》

Con chi sta parlando?

Vedo che si sta per girare verso di me e di istinto mi nascondo dietro la parte della porta, ancora fuori dalla sala.

《...D'accordo, mezz'ora e sono da te.》

Mezz'ora e sono da te?

Decido di allontanarmi, uscendo di nuovo.
Non vorrei che mi scopra mentre sto origliando.

In perfetto tempismo cinque minuti dopo esce anche lui, avvicinandosi.

《Ok andiamo.》dice una volta in auto.

Resto in silenzio per tutta la strada, non avendo la forza per chiedergli spiegazioni.

Volevo che fosse lui a dirmelo spontaneamente.

《Allora... Come mai ci hai messo tanto per uscire?》gli chiedo, più che altro sperando mi dica con chi parlava.

《Tranquilla, stavo guardando che fosse tutto apposto prima di chiudere.》

Bugia.

Mi mette una mano sulla coscia.

Lo vedo sospirare prima di fermarmi di fronte il mio appartamento.

《Ti dispiace se vado? Ho una cosa urgente da fare.》

《Che cosa?》gli chiedo.

Era come se in quel momento non fossi io.

Apatica.

《Ti prometto che domani ti racconto tutto.
Devi solo fidarti di me, ok?》

Annuisco leggermente.

Mi da un bacio e dopo scendo dall'auto.
Lui riparte subito dopo.

Dopo un'ultimo sguardo all'auto preparo le chiavi pronta ad aprire per entrare nel mio appartamento, ma una volta chiusa mi appoggio ad essa, scivolando lentamente a terra.
Porto le ginocchia al petto, mettendo il mento sopra esse.

Non sapevo come reagire.
Non sapevo se fidarmi di lui.





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