capitolo 16

336 15 3
                                    

Una settimana dopo

Pov's Kaneko

Ormai era passata un'altra settimana e la mia ferita alla pancia si é rimarginata del tutto, ora posso tornare ad allenarmi come facevo prima.
Avevo anche ripreso a fare le missioni tranquillamente ma per i primi giorni ero sempre in coppia con qualcuno che controllava che non si riaprisse le ferita, oggi invece avevo la giornata libera perciò ero nel mio giardino a dedicarmi completamente ad allenarmi.
Ora ero in giardino davanti ad un pezzo di legno fatto a posta per essere preso a pugni, indossavo dei pantaloni blu come quelli della divisa e sopra avevo una canottiera bianca. Oggi come allenamento avevo deciso di tirare pugni e calci su quel coso (é un'alternativa al sacco da box ma più dolorosa :) ), cominciai a fasciarmi per bene le mani con delle garze in modo da attutire un po' il dolore e poi partì, un pugno dietro l'altro avvolte alternato da qualche calcio, mi allenavo in questo modo anche quando dovevo sfogarmi e devo dire che funziona riesce a calmarmi dopo un bel po' di colpi.

Il ricordo di quella volta in cui sognai mio nonno mi ritorna in mente e comincio a colpire più forte fino a farmi male i polsi, le garze ormai erano tutte rosse per il mio sangue ma non mi importava più di tanto, ero arrabbiata perché non sapevo a chi credere, a quello stronzo di mio padre o ad un sogno?
Forse dovrei parlarne con Kyojuro lui é l'unico che sa della mi famiglia, non l'ho nemmeno detto a Mitsuri e Shinobu, appena trovo del tempo libro con lui provo a parlarne e a chiedergli a chi dovrei credere.
Tiro un altro pugno molto forte e rimango con la mano sul tronco per poi appoggiare la fronte su di esso, prendo alcuni respiri profondi per calmarmi -Va tutto bene?- sento una voce provenire alla mia sinistra, prendo un altro respiro ed alzo la testa per vedere chi fosse, era Sanemi -Ehm...si, diciamo.- gli rispondo e lui si avvicina osservandomi le mani.

-A me non sembra.- dice prendendola un po sul ridere ed io faccio lo stesso abbassando la testa -Già...meglio se vado a medicarmele, vuoi entrare?- gli propongo e lui accetta.
Andiamo in cucina dove prendo la roba cin cui mi sarei medicata e comincio a disinfettare, avevo le mani piene di tagli ma il disinfettante anche se mi bruciava parecchio non davo a vedere che mi facesse male, ci sono dolori peggiori.
-Ero venuto a chiederti di allenarti con me ma vedo che sei già ferita e...- lo interrompo subito dicendo che per me non ci sono problemi ad allenarmi con lui nonostante le mani e lui annuisce.

Finito di bendarmi le mani uscimmo i giardino e cominciammo un po' ad allenarci ognuno per conto suo per poi fare una piccola lotta, non pesante come il nostro primo incontro, questo era un allenamento.
Ci andavamo piano, lui perché secondo me vedendo che mi ero fatta male alle mane non vuole esagerare mentre io lo seguo, se cominciasse a fare sul serio lo farei anche io, tanto riuscirei a batterlo comunque.
Continuammo così finche non eravamo stanchi, gli insegnai alcune tecniche non troppo difficili da apprendere, una volta che le aveva capite le provava su di me, c'erano magari alcune piccole cose da sistemare ma per il resto é stato bravo.

Ci stavamo un attimo riposando sotto il portico quando a lui arrivò una missione e dovette andare, mi saluto velocemente e si diresse fuori dal giardino, ora ero rimasta io a riposarmi con il canto degli uccellini in sottofondo.
Con l'allenamento di oggi mi sono sfogata a dovere, ora sto decisamente meglio.
Mi rialzo pulendomi i pantaloni dalla polvere e rientro in casa per farmi una bella doccia calda, non vedevo l'ora che arrivasse la primavera e potere cominciare a fare le docce un po' più fresche di quelle che faccio ora, vado in camera mia e mi spoglio lanciando i vestiti a casa per la stanza, tanto li avrei sistemati sicuramente dopo.
Entro in bagno solo con l'intimo addosso e apro il getto della doccia, nel mentre che si risicata mi tolgo gli ultimi indumenti che ho addosso per poi entrare.
Il vapore dell'acqua al contatto con la mia penne sudata era davvero piacevole, cominciai a lavarmi via di dosso con una spugna tutta la polvere dovuta alle mie caduta con Sanemi, passavo delicatamente l'oggetto sulle mie braccia per poi passare alla pancia dove avevo una cicatrice enorme, da quando ero stata trafitta dalla mia katana mi é rimasta una bella cicatrice e questo mi provoca un po di disagio, ma tanto nessuno mi dovrà vedere la pancia, quindi non devo preoccuparmi.

Il pilastro delle tenebre🌑|Rengoku Kyojuro x OC|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora