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prima di iniziare come sempre vi spiegherò le regole delle × Reader. (Anche se non credo che qualcuno legga le mie storie per primo ma shh)

T/n: tuo nome
T/c: tuo cognome
C/c: colore capelli
C/o: colore occhi
C/p: colore preferito
N/p: nome padre
N/m: nome madre
N/g: nome gatto
S/p: serie preferita
L/p: libro preferito

grassetto: Pov/ flashback/ coscienza

corsivo: cose dette a bassa voce/ testi dei flashback/ chat su WhatsApp/ note diario

ora iniziamo!

T/n Pov

X: su parla stronzetta! non credere che ti lasceremo così!

disse Asano immergendomi di nuovo la testa dentro un laghetto dietro la scuola.

Asano: allora non parli eh!?

mi prese per un polso e mi scaraventò a terra, mi circondai la pancia dolorante mentre vedevo Asano avvicinarsi a me con quello stupido ghigno che aveva stampato in volto.

mi diede un' altro calcio e finì a sbattere contro il muro.

io non dicevo nulla, ormai era questa la mia routine: non dormivo, andavo a fare colazione, andavo a scuola, Asano mi picchiava, tornavo a casa, mangiavo, i miei mi sgridavano, facevo i compiti, passavo il resto del tempo in camera mia fino al giorno dopo.

Asano mi prese per il collo e mi sbatté contro il muro, misi le mie mani su quella che mi stava soffocando cercando di togliergliela ma fu tutto inutile

T/n: A-Asano ti p-prego.. lasciami a-andare..

dissi con un fil di voce mentre Asano si mise a ridere

Asano: e perché dovrei? Sto cominciando a divertirmi!

disse mentre stringeva la presa, iniziai a tossire cercando anche di lasciargli la presa, ma ormai i miei polmoni non chiedevano più aria e sentivo il mio cuore pulsare sempre di meno, gli occhi che si facevano sempre più pesanti e un ronzio nelle orecchie e poi buio.

mi risvegliai dopo circa un'oretta, ormai Asano se n'era andato da un bel po', iniziai a camminare verso casa mia quando vidi un piccolo gattino su un muretto, andai da lui e lo accarezzai, iniziò a fare le fusa e gli feci un leggero sorriso.

T/n: tu non devi preoccuparti di nulla.. tutti ti amano così come sei e non ti giudicano se a te piace qualcosa di diverso..

dissi per poi lasciare stare il gatto e iniziando di nuovo a camminare verso casa mia, appena entrai mio padre mi accolse con uno schiaffo.

N/p: MA SI PUÒ SAPERE DOVE CAZZO SEI STATA!!?

T/n: e-ero a scuola..

N/p: FINO A QUEST'ORA!?

disse alzando sempre di più la voce, io intanto guardavo il pavimento e mentre mio padre mi mollava i peggio insulti io iniziai a vedere sfocato e per mia grande sfortuna mio padre lo notò, mi prese il polso e mi diede un pugno sulla schiena, poi mi mollò e se ne andò dicendomi

N/p: oggi non mangi.

io mi accasciai a terra dolorante e rimasi lì un po', poi andai in bagno e mi guardai allo specchio con una faccia disgustata, facevo proprio schifo, i miei capelli C/c erano tutti disordinati e pieni di terra, i miei occhi C/o tutti rossi e meglio non parlarne dei miei vestiti. Aprì i rubinetti della doccia e iniziai a riempire la vasca.

intanto misi i vestiti la lavare e iniziai a sciogliere alcuni nodi dai capelli, quando la vasca si riempì entrai dentro e mi ci immersi completamente, amavo fare i bagni ma i miei genitori non me lo permettevano di fare spesso per la "bolletta dell'acqua".

You're my medicine  (Ray × Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora