I viaggi in autobus erano una delle cose che più odiava del suo lavoro. Il caos creato dal vociferare dei suoi compagni di squadra non andava d'accordo con il suo mal d'auto. E, come se non bastasse, la sera prima era uscito per festeggiare il compleanno di un amico e si era permesso di bere (forse un po' troppo), cosa che solitamente gli era severamente vietata durante il campionato, ma non aveva intenzione di rimanere l'unico sobrio solo perché il giorno dopo sarebbe dovuto partire per la trasferta. E poi, nessuno sarebbe venuto a saperlo.
Sheffield distava tre ore e mezza da Richmond, ed erano passati a malapena 40 minuti dalla partenza. Già non ne poteva più.
"Che ne pensi, Louis?" A quel punto si girò per prestare attenzione al suo compagno di squadra, Zayn. Lui era l'alzatore.
"Cosa?"
"Ti ho chiesto che cosa ne pensassi del fatto che Styles torni a giocare oggi dopo l'infortunio. Pensi entri fin dal primo set?"
Oh, Harry Styles.
Certo.
La nuova stella della nazionale inglese.
Come scordarsi di lui. Erano stati rivali da sempre: la prima volta che si scontrarono giocavano entrambi nel minivolley, poi si ritrovarono ad essere l'uno contro l'altro al torneo delle scuole superiori, ed infine si erano dovuti scontrare per accaparrarsi il posto nell'under 21 della nazionale inglese. Posto che finì poi a Louis.
Per un po' se lo tolse di dosso. Si passavano tre anni e quindi, quando Harry entrò a far parte dell'Under 21 inglese, Louis entrava a far parte della nazionale senior.
Quando si rese conto di non aver ancora risposto a Zayn, scrollò le spalle e tornò a guardare fuori dal finestrino "Potrebbe, come non potrebbe. È stato fuori gioco quasi tutta la stagione e, nonostante mi costi ammetterlo, senza di lui la squadra non riusciva a fare un gioco pulito, lui era il collante." Sospirò, tornando a guardare il moro "Però forse preferiscono farlo riscaldare anche durante il primo set e tenerselo come piano B se la situazione dovesse mettersi male. Sai, per non sforzare la caviglia."
"Se fosse un'opzione, spero non entri proprio in campo. Le sue battute mettono sempre troppo in difficoltà, e raramente mi arriva una palla da poter alzare senza troppa fatica." In effetti l'amico aveva ragione. Harry ha una delle battute più potenti del campionato, tanto che lui stesso faceva fatica a passare una palla buona all'alzatore. Eppure, lui era riputato il libero più forte della lega inglese.
"Pensa a fare il tuo lavoro ed alzala al meglio, ci penso io a ricevere." Concluse stringendo i pugni all'interno delle tasche della felpa della divisa.
Qualche ora dopo, in Hotel
Due ore e mezza dopo, si trovava nell'hotel che l'associazione aveva prenotato per tutta la squadra.
Erano le dieci e mezza e la partita non si sarebbe svolta fino alla sera, quindi, lui ed alcuni dei suoi compagni decisero di passare il tempo prima di pranzo nella palestra dell'hotel.
In questo momento era sul tapis roulant. Il suo ruolo in campo ruotava intorno all'essere veloci nel recuperare i palloni più complicati ed irraggiungibili, quindi i suoi allenamenti erano composti da decine di scatti in giro per la palestra, cosa che nella mezz'ora prima dell'inizio effettivo, gli era impossibile compiere. Quindi nestava approfittando ora.
Di fronte a lui c'era Duncan sdraiato sulla panca per il sollevamento pesi, mentre dietro di lui c'era Zayn che lo aiutava.
"Rafe, credo che io e Zayn dovremmo fare muro a due su Styles, così tu rimani pronto per recuperare i possibili pallonetti." Sentì borbottare Duncan. "Non lo so amico," Rispose Rafe mentre era a terra intento a fare qualche addominale "il muro a tre potrebbe essere più efficiente... lui è ambidestro, non sappiamo mai che braccio possa usare, quindi forse ci sarebbe più comodo per coprire al meglio."
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A Reward for the Losers || l.s. (one shot)
Short StoryLouis e Harry sono dei giocatori di pallavolo della Prima Divisione britannica, il primo gioca nella squadra di Sheffield mentre l'altro nella squadra di Richmond. Dopo essere stati rivali sin da piccoli, scoprono che l'odio non è l'unico sentiment...