《Marta svegliati,altrimenti faremo tardi.》
Mio padre è fatto così,ha sempre paura di fare tardi,su qualsiasi cosa. Il problema è che oggi non mi andava proprio di scoprirmi dalle lenzuola del mio letto.Cercai di aprire gli occhi,mi alzaii dal letto e mi diressi in bagno per lavarmi la faccia.
Bene un'altra giornata di merda è iniziata.
No,di solito non sono così pessimista.
Ma mio padre mi fa venire proprio il nervoso. Non ho proprio voglia di cambiare città,di cambiare scuola,di cambiare vita,per il suo lavoro del cazzo.
Anche Milano è una città del cazzo e io non ci voglio andare. Ma chi è lo scemo che abbandona il mare e la campagna per andare a vivere tra cemento e grattacieli?
Io voglio stare qui in Ancona,punto.Ovviamente si parte lostesso,tutte le mie parole sono state ignorate,come sempre.
《Hai preso tutto? Le cuffiette? Non fare che dopo le chiedi a me...》io e mia madre scoppiammo in una risata. Anche se a volte litighiamo le voglio bene. Infondo anche lei vuole restare qui,ad Ancona. Lo si vede da come accarezza le pareti di casa,da come guarda il nostro giardino e sfiora i fiori di geranio nei vasi. Osserva tutto,per l'ultima volta.
STAI LEGGENDO
Ti ricordi di me? | Mattia Briga |
FanfictionMarta è appena arrivata a Milano. È completamente spaesata dalla nuova città ma qualcuno sembra volerle dare il benvenuto. 《tirami fuori dai guai.》