Causa/Effetto

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[ ATTENZIONE: questa oneshot contiene spoiler su un personaggio secondario della long " La stella rossa di Andromeda ", ovvero Bastion, quindi se alcuni lettori sono approdati anche qui sono avvisati! ]



Lo detestava. Sentirsi impotente lo rendeva più irascibile che mai. Ed essendo in parte il sangue di un puro Hish-qu-Ten era pericoloso già così. Ringhiò a se stesso, muovendo la folta e lunga criniera di appendici dreadlocks da una parte all'altra, frustrando braccia e schiena. Stretta a lui c'era Nora ansimante di febbre, la velocità con cui le era salita la temperatura corporea in una manciata di minuti lo allarmò parecchio e si costrinse a pensare il più rapidamente possibile. Ma era un cacciatore, agiva d'istinto... gli unici guaritori che conosceva erano i due sciamani del Clan e lui era su un altro pianeta in quel momento. Le mani della sua ooman si strinsero come poterono alle cinghie di cuoio che gli percorrevano petto e addome, ma diventava sempre più debole man mano che il tempo passava. Rivoli di sudori freddi le bagnavano il volto e i lunghi filamenti giallo pallidi che le ricoprivano testa e spalle come un mantello. Passò una mano tra le ciocche, districandole e allontanandole dalla stoffa della tuta al quale si erano appiccicati.

Erano dentro la sua navicella personale, un piccolo caccia adatto a trasporti veloci e per brevi tragitti nello spazio. Era accucciato sul pavimento, davanti ai comandi della zona di pilotaggio, tenendo Nora accucciata tra le sue gambe nude. Sperando di darle un minimo di sollievo, Viper le aveva aperto la tuta attillata che usava per lavorare, squarciandola sul davanti per tutta la sua lunghezza e aveva poi versato acqua fresca sulla pelle rovente. Ma non era bastato. L'unico risultato ottenuto fu quello di farle venire tremori e mal di testa, per non parlare della nausea continua con cui stava lottando. Sentiva ancora la puzza acida delle pozze di vomito lasciate davanti al varco d'ingresso, avrebbe dovuto toglierle, ma non riusciva ad allontanarsi da Nora neanche per un istante. Si concesse un breve esito di paura al solo pensiero di poterla perdere in quel modo e senza la sua presenza affianco. Era riuscito a tenerla al sicuro per due anni, a curarla e a proteggerla perfino da se stesso le rare volte in cui era nello stato di berserkr. Erano stati insieme costantemente ed erano riusciti a superare indenni perfino l'astio del Capo Clan, non l'avrebbe persa per quel male invisibile. Non qualcosa su cui non aveva alcun potere.

" Giuro su Paya e tutti gli Antichi Dei, non ti lascerò morire, dahdtoudi. Mi senti? Cetanu* non ti avrà. "

A quelle parole gli occhi di Nora si aprirono, lente e affaticate. Due pozze azzurre, umide e arrossate. Uno dei numerosi doni che l'umana gli aveva fatto era stato un nuovo programma visivo da installare nel suo elmo visore: grazie ad esso ora riusciva a vedere e a distinguere tutti i colori nel loro giusto posto. Nora gli aveva regalato i suoi occhi e come vedeva il mondo attraverso di essi. E da allora lui riusciva realmente a vederla, in ogni sua sfumatura ed espressione. Troppe volte si era ritrovato da quel momento a posare lo sguardo nel suo, quelle iridi color cielo avevano il potere di ipnotizzarlo, affascinato da quanta vita vi era al loro interno.

In silenzio posò con delicatezza la fronte a quella di Nora e si specchiò in quello che era diventato il suo colore preferito. Con la lingua biforcuta le asciugò le lacrime che le gocciolavano lungo le guance e il mento.

" M-di H'dlak**. "

Ma di chi? La sua? Quella di Nora? Viper lo sussurrò ancora, più volte. Nessuna paura. Una convinzione per se stesso e una promessa per lei. Nessuna paura.

Chiuse gli occhi e respirò il suo profumo tropicale, frutta e fiori di cui Nora amava circondarsi e nutrirsi. Dolce e così familiare... la paura gli si strinse addosso come le spire di un serpente e schiacciò il proprio orgoglio: doveva chiedere aiuto, ma a Kadara c'era soltanto uno che avrebbe risposto alla chiamata e farlo sarebbe stato andare contro tutte le Leggi che tenevano in piedi la sua razza. Se il Capo Clan ne fosse venuto a conoscenza sarebbe stata la sua sentenza di morte senza se e senza ma. Ma la sua navicella si era guastata durante l'atterraggio sul pianeta e sentiva già alcuni alieni avvicinarsi troppo... piedi umani e di turian, ancora lontani metri, ma puntavano tutti lì dov'erano schiantati. Proteggere Nora e difendere la nave contemporaneamente era troppo per un semplice blooded con ancora tanta esperienza da fare nella Caccia. Era pronto a giocarsi il tutto per tutto? Per un'umana?

The last song on this planetDove le storie prendono vita. Scoprilo ora