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mi mancavano un sacco eddie e laila quindi... eccoci qui.in questo periodo sono molto impegnata con la stesura di "amor amara dat" ma questo capitolo lo avevo sul computer da un bel po' quindi mi sono detta, perché non postarlo? tanto ormai buona lettura.
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Londra, 1992
Ricordi astratti e senza valore viaggiavano nella sua mente, la gelosia che mangiava a grandi morsi il suo buon senso. E lo odiava, cazzo, tantissimo. Perché non era mai stata così e non voleva. Perché la gelosia non era un sentimento adatto a lei.
Ma avrebbe ucciso, ammazzato a suon di colpi, a ripetizione il suo cuore. Tutto, pur di non vivere quel sentimento invasivo. Laila Foster non era mai stata gelosa. Perché doveva esserlo? Se il ragazzo che amava la trattava come una regina e aveva occhi solo per lei?
Sembrava. Fino a quel giorno di fine dicembre. La vigilia di Natale, con più precisazione. Prima delle feste la sua azienda era solita festeggiare la vigilia con tutto il personale...era carino. Erano una grande famiglia, e Laila amava farne parte.
Solo quell'anno aveva deciso di portare con sé il suo ragazzo, anche se con sbuffi e lamenti da parte sua, e aveva addirittura comprato una camicia bianca scelta con cura e attenzione. I gusti del suo dispotico ragazzo erano complicati come un enigma e lei usciva tutte le volte sopraffatta.
Aveva indossato un vestito rosso per l'occasione e un tacco 12 che massacrava i suoi piedi. Dal tallone fino alla punta delle dita. Ma andava bene.
Era contenta.
Era contenta quando erano in macchina insieme, gioiosa quando aveva raggiunto il suo ufficio con Eddie dietro di lei che portava un vassoio di pasticcini alla crema, felice anche del suo abito e di come aderiva bene al suo corpo.
Ma era, in parte, anche ignara.
Ignara della serata che sorgeva all'orizzonte, non sapeva cosa aveva in serbo per lei il futuro.
