CAPITOLO 12

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Sorrise lievemente, la cosa era gradita motivo per cui attendeva il seguito. Adam lo prese dai fianchi e lo avvicinò di più a sé tenendolo stretto rimanendo senza parole ma Domhnall gli teneva ancora la mano sulla maglia, quasi a strappargliela da dosso, certamente avrebbe apprezzato. "Ho ragione che nasconderesti delle manette in quello zaino" commentò il ragazzo dai lunghi capelli "Ti converrebbe chiudere quella boccaccia se credi di andare avanti" Adam non capiva ma realizzò subito dopo cosa volesse dirgli "Avresti intenzione di andare avanti con me?" chiese successivamente stampandosi un sorriso sulla faccia "Non lo so". Ancora scioccato prese il telefono dalla tasca "Mi dai il tuo numero?" chiese in seguito, Domhnall prese il telefono dalle sue mani e salvò il suo numero in rubrica "Non farmi scherzi altrimenti ti blocco"
"Di certo non li farò a te. Scusami ma adesso devo andare, mi dispiace se non posso accompagnarti a casa, sarà per la prossima volta" disse Adam prendendo lo zaino e mettendolo sulle spalle, mentre stava andando via, fu fermato "Aspetta..." disse Domhnall frugando nel taschino del suo zaino "...prendi questo, hai delle labbra troppo secche" aggiunse dandogli un burro cacao alla menta, il ragazzo lo prese sorridendogli e se ne andò per la sua strada.
Adam si avviò verso casa quando tanti pensieri gli passavano per la mente, doveva cercare di aprirsi di più e non solo davanti al suo amico ma con tutti gli altri soprattutto se sarebbe nato qualcosa in futuro, voleva girare per la città e per i corridoi della scuola sereno di poter tenere per mano il ragazzo più bello che aveva mai conosciuto e soprattutto se avrebbe voluto scambiarsi qualche bacio non doveva esserci il bisogno di nascondersi o aspettare che fossero entrambi da soli solo per non farsi vedere, all'inizio poteva sembrare strano agli occhi di tutti vederli come una coppia ma ben presto sarebbero diventati invisibili.
Domhnall era rimasto ad osservare il lago che da un po' era illuminato dalla luce della luna e cominciò a pensare, aveva baciato Adam, non che lo volesse ma sicuramente il fatto di aver visto che ci era rimasto male un po' gli aveva fatto pena e sapendo che non avrebbe fatto niente di male gli era quasi venuto spontaneo. Si era fatta una certa ora e doveva ritornare a casa, mentre camminava i suoi pensieri erano sempre puntati su ciò che era successo quel giorno e una domanda gli passò per la mente: era davvero quello che voleva? Non sapeva cosa rispondere, era sicuro che se voleva una risposta doveva aspettare un bel po' di tempo e capire la situazione, arrivato quasi vicino casa sua in un vialetto si sentiva un rumore, sembravano i versi di qualcuno, curioso si affacciò e ciò che vide lo fece rimanere un po' congelato: era Sam insieme ad una ragazza dai capelli neri, di certo dai rumori non si stavano soltanto baciando ma stavano facendo altro, quella scena lo disgustò un po', tanto che per arrivare a casa sua si mise a correre. Una volta arrivato lanciò lo zaino ed il giubbotto vicino la porta d'ingresso e si sedette sul divano cercando di dimenticare ciò che aveva visto ma era quasi impossibile perché cominciò a pensare che sicuramente anche lui l'avrebbe fatto con Adam, ma sapeva che per loro era diverso e probabilmente non gli avrebbe dato la stessa impressione nel vedere quella scena. Passò qualche ora e arrivò il momento di andare a letto, quando in quell'istante arrivò un messaggio -Ciao. era il mittente misterioso che dopo qualche giorno si era fatto vivo un'altra volta -Ciao a te.
-Mi dispiace non esserci sentiti in questi giorni ma sono stato impegnato. Il ragazzo roteò gli occhi per un attimo, di certo non aveva voglia di parlare con quello sconosciuto, dopo quella giornata voleva solo dormire -Non fa niente. Scusa ma devo salutarti, sono stanco e voglio dormire. La risposta arrivò presto ed era solo un emoji sorridente, dopo quel messaggio Domhnall si mise sotto le coperte e si addormentò. Passò qualche ora ed ecco il suo telefono vibrare, il ragazzo si svegliò seccato e vide sullo schermo un numero che non conosceva e ricordando le ultime cifre non era nemmeno il tizio sconosciuto che gli scriveva, di malavoglia rispose "Pronto?" si sentiva che stava dormendo "Ti disturbo?" chiese la voce di Adam, sentendola roteò gli occhi "Si. Stavo dormendo" rispose seccato "Scusami, non lo sapevo. Volevo solo darti la buonanotte" disse cercando di non farlo arrabbiare "Notte anche a te. Adesso sparisci" rispose Domhnall che successivamente chiuse la chiamata e tornò sotto le coperte.

NOTE DEL'AUTRICE
Ed ecco che adesso partono i dilemmi esistenziali che lasciano spazio a Domhnall. Riflette sull'accaduto, su quello che ha detto a Adam ed in più vede qualcosa che pare sconvolgerlo. Vediamo di nuovo il mittente misterioso ma la cosa buona è che Adam lo chiama per dargli la buonanotte. Cosa succederà adesso? Si scoprirà mai del mittente misterioso? Come andrà la storia dei due protagonisti? Fatemelo sapere con un commento. Alla prossima!!!

-Elisa.

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