La prima volta che l'ho visto era seduto da solo, lo zaino vecchio e rovinato a occupare il sedie di fianco mentre lui osservava perso il panorama urbano dal finestrino dell'autobus.
Era bellissimo, semplicemente bellissimo. Una cascata di lunghi capelli corvini, dei ricci disordinati che gli coprivano parte del viso, un viso dai tratti dolci con delle belle labbra carnose e due occhi castani leggermente spenti dal sonno. Indossava una giacca di jeans sopra una maglietta di una band a me sconosciuta, un paio di pantaloni del medesimo materiale e una quantità assurda di anelli di spesso metallo. Era il ragazzo più bello che io avessi mai visto. Così diverso da me, da ciò a cui ero abituato, ma ne ero tremendamente attratto. Aveva qualcosa di magnetico, che mi fece rimanere fermo a osservarlo finché la scossa dell'autobus che ripartiva la sua corsa mi fece quasi perdere l'equilibrio. C'erano altri posti liberi, ma mi sarei seduto accanto a lui, ne avevo bisogno, come le mosche hanno bisogno di girare in torno alla luce o come la Terra ha bisogno di girare intorno al Sole.
"Hey scusa, mi potresti fare posto?"
Lo dissi velocemente, mangiandomi un po' le parole come faccio sempre quando sono agitato, ed esibì il mio migliore sorriso da rubacuori, pregustando già l'effetto che avrebbe fatto il suo sguardo su di me.
Ma ciò non successe. Non ebbi nessun tipo di reazione, non sembrava nemmeno mi avesse sentito, perciò provai a ripeterlo, alzando il tono di voce e scandendo meglio le parole. Niente. Nulla cosmico. Le possibilità erano due: o mi stava ignorando o era sordo. In entrambi i casi la soluzione era la stessa, con la mano gli scrollai dolcemente una spalla cercando con tutte le forze di non arrossire. Finalmente ricevetti una reazione. Fu un fugace sguardo, una piccola occhiata data senza nemmeno voltarsi e con un movimento fluido tolse lo zaino dal sedile.
Basta. Nulla più. Non mi aveva nemmeno degnato di uno sguardo completo, ma ero già totalmente cotto.
Quegli occhi, due pozze castane, a malapena sfiorandomi mi avevano liquefatto tutte le membra, sentivo il cuore battere a un ritmo sfrenato e il sangue fluirmi tutto sulle guance. Volevo di più, e me lo sarei preso.
Mi lasciai cadere sul sedile e questo movimento all'apparenza disinteressato mi servì per sfiorarlo ancora, questa volta furono le nostre spalle a toccarsi. Una scarica di brividi mi percosse l'intero corpo, se a lui questo contatto gli aveva procurato qualche reazione fu davvero bravo a nasconderlo.
"Allora, sei un tipo di molte parole eh?"
"..."
"Anche tu vai alla Hawkins High School? Non ti avevo mai visto prima..."
"..."
"Io vado all'ultimo anno, e tu?"
"..."
Lasciai scappare un rumoroso sospiro, non mi era mai capitato di essere ignorato così. Non è che tutti quelli con cui ci provassi mi cadessero ai piedi eh, ma almeno mi guardavano e che cazzo! Non ero "Re Steve" a caso. Che sia davvero sordo?
Percepii il suo braccio muoversi e lo osservai mentre si spostava una ciocca di capelli dietro l'orecchio, permettendomi di vedere il suo collo latteo e candido (che volevo tanto mordere) e un auricolare. Quindi non era sordo e nemmeno mi stava ignorando, stava solo ascoltando un po' di musica!
Stavo per cercare di parlargli ancora, animato da una nuova speranza, quando mi accorsi che il bus si era fermato e che dovevo scendere. A malincuore mi alzai e mi allontanai da lui, sperando di avere qualche classe insieme. Non fu così, non lo rividi per tutta la giornata, riuscì a vederlo di sfuggita in mensa ma era circondato da suoi amici e Tommy mi trascinò al tavolo con i suoi amici e conquiste.
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The Freak and the King
FanfictionRaccolta di One shot scollegate sulla steddie. Ci possono essere anche One shot AU, metterò le avvertenze a inizio capitolo. Consigli e suggerimenti sono ben accetti. *l'immagine della copertina non è mia, crediti all'artista (non so chi sia purtrop...