Specchi

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Il tesoro perduto di Mosca

-Capitolo 30-

Specchi

Masha aveva iniziato da tre giorni la sua terapia col dottor Turgenev e non se lo ricordava così difficile guardarsi allo specchio!

Non solo la paura ma anche la fatica psicologica di affrontare il suo incubo non era facile...

<allora Masha profondi respiri e proviamo per dieci secondi okey?>

La donna fece un cenno con la testa, strinse le mani e dopo il via del dottore si guardò allo specchio.

Vide lei, non aveva una bella cera ma poi vide nell'angolo della stanza una figura indistinta!

Si girò subito spaventata e il dottore disse <no Masha concentrati sullo specchio>

La donna col batticuore si girò lentamente e guardando ancora lo specchio vide il volto di Bela bianco cadaverico con un buco in fronte sorriderle in modo inquietante.

<AH!>

Masha cadde dalla sedia per lo spavento!

Bela! Non la vedeva nei suoi incubi da un po' ma era lì anche lei in quello specchio!

Respirò affannosamente e sentì le mani grandi del dottore aiutarla ad alzarsi.

<Masha santo cielo cosa hai visto?!> chiese preoccupato il dottore.

La donna tremante si girò dalla parte opposta dello specchio e disse <n-nulla, sono stanca dottore!>

Le sudavano le mani e il cuore non la smetteva di battere come un tamburo dalla paura!

<Masha lo sai come funziona...> disse il dottore mettendosi accanto a lei ma la donna non ne voleva sapere!

Turgenev sospirò, guardò lo specchio e lo coprì con un velo.

<per oggi sei stata brava, l'abbiamo fatto per cinque volta e solo le ultime due ti sei spaventata, brava> disse felice il dottore e Masha guardando il pavimento disse <grazie m-ma non credo di essere tanto brava...>

Il dottore sorridendo e accarezzandole la spalla disse <non temere, non sono l'unico che pensa che tu sia brava Masha>

L'ex accompagnatrice si strinse a sé, eppure aveva lasciato morire le sue compagne di cella, non aveva potuto fare nulla per quelle ragazze che era forzata ad assistere alla loro fine... e Bela.

Si girò timidamente verso lo specchio ma poi distolse subito lo sguardo ricordandosi degli occhi vitrei della donna che Doronin aveva ucciso!

Gli aveva sparato in fronte, senza nessuna pietà!

Fece un profondo respiro e disse <vada dottore, non la vorrei trattenere per troppo tempo, sono già le quattro del pomeriggio>

Il dottore vedendo l'orologio disse sorridendo <hai ragione cara Masha, che ne dici se vieni una volta a cena da noi, sai Giulia è da tanto che non ti vede>

Masha sorrise, è vero era da tanto che non si vedevano, ma Doronin?

Sorrise tristemente e disse <chiederò a Boian...>

Il dottore vedendola così giù disse guardando lo specchio e avvicinandosi alla paziente <cara Masha, mi sembra strano che te lo debba dire io...>

Masha lo guardò e lui palpandosi il petto disse <ma insomma hai del potenziale per convincerlo no?>

Masha rise di gusto e disse <ahahah seguirò il suo consiglio!>

Turgenev vedendola sorridere gli fece una carezza e disse <allora ti aspettiamo cara>

Masha accettò molto volentieri quella carezza, era una carezza così paterna...

Lo fece andare via e lei si sedette sul suo letto, la sua nuova camera era più piccola rispetto a quella della stanza da letto del marito.

Si sdraiò e pensò a suo padre, come era possibile?

Qualche volta se lo chiedeva, ma davvero non riusciva trovare una risposta...

Erano davvero soltanto i soldi che mancavano oppure era qualcosa di più?

Entrambi la odiavano, non la degnava nemmeno di uno sguardo... e quando doveva incontrare i parenti era come se non esistesse.

Si mise su un fianco, cosa poteva fare? Ormai era successo quello che era successo, non voleva sapere nulla di loro, non voleva nemmeno tornare in Italia.

Cosa c'era lì per lei? Nulla.

Chiuse gli occhi e poi ripensò a quel concerto, ormai era passato meno di un mese forse... riaprì gli occhi e strinse le lenzuola.

Lui era andato avanti, anche senza di lei, e lei era andata avanti anche senza di lui.

E la collanina che fine aveva fatto?

Si alzò e coprendosi bene uscì dalla stanza.

Scendendo delle scale e attraversando immensi corridoi e facendo attenzione a non guardare gli specchi, arrivò nella serra che aveva fatto costruire l'estate prima Boian, insomma gli piacevano così tanto le rose, forse aveva nascosto lì le sue foto!

Iniziò a guardare in vaso in vaso, tra fiori a fiori, in spinse in spine!

<ahia cazzo!> esclamò la donna succhiandosi il dito dato che si era punta.

<ma cosa sono!? Dei chiodi!?> chiese a se stessa guardando quelle spine appuntite.

Si arrese, di certo non erano lì! Nell'ufficio aveva già controllato e anche nella stanza da letto!

Davvero ma dove diamine potevano essere?

Sospirò stringendosi lo scialle caldo che si era messa e poi fu attratta da quelle rose che abitavano quella serra.

Erano davvero belle, una in particolare...

Si avvicinò e vide che era grande e prosperosa, i petali sembravano dei fazzoletti di seta da quanto erano grandi e morbidi.

Era un rosso roseo delicato, molto elegante, le piacque molto.

Gli diede una carezza leggera e poi se ne andò.

Tornò nella sua nuova stanza, anche se era "piccola" era molto luminosa, si sedette vicino alla finestra, chissà come doveva essere d'estate...

Decise di far areare la stanza ma una ventata d'aria potente e fredda entrò e richiuse subito la finestra!

<mamma mia che freddo!> esclamò la donna e girandosi si congelò!

Il vento aveva fatto cadere il panno che il dottore aveva messo sopra lo specchio.

Masha vide se stessa in quello specchio e anche Bela che le rideva alle spalle... poi immergendosi di più in quello specchio si accorse che c'erano anche le sue compagne di cella!

Non riusciva a parlare, era paralizzata dalla paura!

Come appoggio aveva solo la sua sedia ma non bastava, ormai era intrappolata in quello specchio!

Bela sorridendo malignamente disse spostandole i suoi capelli e sussurrandole nell'orecchio <allora cara Masha ti piace essere al mio posto? Essere la moglie di Boian?>

Masha la guardò nello specchio ed era spaventata, era davvero lei che le parlava? Perché le sembrava così reale!?

<non ti preoccupare... ci sono io che sono al tuo fianco>

Masha sentendo quella voce si concentrò su una figura che era hai suoi piedi, non riusciva a stare in piedi, e vedendola meglio la riconobbe!

Era l'ultima, l'ultima che era rimasta con lei!

<e staremo insieme per sempre!>

Masha si sentì tirare la gonna che indossava, Bela la abbracciava da dietro e anche le altre iniziarono a intrappolarla in quelle deboli ma maligne mani!

<fino... alla fine> sussurrò Masha sola nella stanza fissando quello specchio che mostrava solo lei.

Il tesoro perduto di MoscaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora