Quando è nata un'erica...

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Una signora di mezz'età, dai capelli corti e corvini, se ne andava avanti e indietro per il salotto di casa propria, toccandosi il ventre ormai gonfio già da qualche mese.
Al contrario, il marito di quest'ultima, un uomo dai capelli ormai grigi, ben pettinati e con un paio di occhiali da vista sul viso che ingrandivano i suoi occhi azzurri, se ne stava seduto tranquillamente sul divano a discutere con la moglie.
-Ti dico che dobbiamo darle un nome asiatico come il mio! Infondo sono io che la farò nascere!-
-Sì tesoro, ma ti ricordo che sarà nostra figlia! Di tutti e due! Ho anch'io il diritto di scegliere il nome della nostra terzogenita! E mi piacerebbe darle un nome italiano come quello di mia madre.-
-E sentiamo... Quale sarebbe la tua proposta?- chiese la donna ormai al nono mese di gravidanza e al limite della sopportazione.
-Griselda o Anastasia come sua nonna.-
-Scordatelo! Si chiamerà Yukiko! Sì, mi piace!-
-Ma a me no!-
La discuss... conversazione continuò a lungo fino a quando non si decisero a prendere una boccata d'aria, anche se era già tardo pomeriggio.
La coppia si teneva mano nella mano con i figli, un maschio e una femmina, che in quel momento erano intenti a giocare sullo scivolo o sull'altalena.
Intanto il marito osservava.
-Tutto bene, tesoro?- chiese la moglie un po' perplessa dallo sguardo assente del coniuge.
-Oh? Sì, sì. Tutto a posto! Stavo solo ammirando i fiori...-
La donna si guardò intorno: per essere fine estate e non primavera, c'erano parecchi fiori sbocciati di vario tipo.
-Vado a raccoglierne uno!- dissero all'unisono i due genitori.
Si guardarono e sorrisero, per poi andare a raccogliere, casualmente, lo stesso fiore: un'erica.
-Allora qualcosa abbiamo in comune!-disse l'uomo scherzosamente.
-Eh già! Poi è il fiore preferito mio e di mia mamma... Magari possiamo portarglielo!-
La madre di lei, nonché nonna della nascitura, si trovava in ospedale in quanto avrebbe dovuto subire un'operazione quello stesso giorno.
Prima che ciò avvenisse, i due coniugi le portarono un mazzo pieno di eriche.
La vecchia non poté fare altro che sorridere di gusto.

~•~•~

Il giorno seguente, quando l'andarono a trovare, stava ancora sorridendo.
Quando le chiesero il motivo, lei rispose semplicemente:
-Perché è sbocciata una nuova erica! Io adoro questi fiori... Mi rendono felice!-
Fu in quel momento che marito e moglie riuscirono a trovare il nome della figlia.

~•~•~

Due giorni dopo nacque la bimba.
La nonna ormai dimessa, andò a farle visita.
-Oooh! Ma che bella creatura! Come si chiama?-
La madre della neonata che teneva tra le braccia, prese parola.
-Beh, dato che ci piaceva a tutti, abbiamo deciso di chiamarla Heather.-
-Che in italiano significa 'erica'- concluse il marito.
L'anziana signora non riuscì a trattenere un sorriso: di eriche in fin dei conti ce n'erano tante, ma di Heather ce n'era una sola...

...

Ok. Piccola demenziale one-shot su Heather che volevo dedicare a Jo.
Spero di non aver fatto troppi errori e soprattutto spero possa piacere.
Alla prossima,
Ila

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