𝓐𝓽𝓽𝓸 𝓼𝓮𝓽𝓽𝓲𝓶𝓸🧸
Solo quel silenzio surreale pareva aver preso possesso della scena, pure la radiolina scarcassata che riproduceva ininterrottamente Billie Jean di Michael Jackson non era distinguibile in quel caos tra la sorpresa e l'estasi. Le labbra di Gabriel si muovevano lentamente su quelle di Nathalie mentre la teneva stretta al suo corpo dalla vita accarezzandole, con bisogno, la schiena con le dita. La corvina fece scivolare le mani sul suo petto e lo allontanò lentamente da lei, guardava fisso a terra per non incontrare lo sguardo perso del ragazzo che aveva abbandonato tre anni addietro... lui le accarezzò la guancia ripetutamente, in maniera lenta, come se si trattasse del volto di una statua preziosa, delicata, di una meraviglia unica, il ragazzo alternava l'attenzione tra le labbra rosse che aveva appena baciato con passione e i suoi occhi color oceano.
-Billie Jean, spengi quella radio.- Ordinò freddamente separandosi da Gabriel, aveva usato quello pseudonimo per alludere al piccolo Billy Jack, impegnato a controllare un groviglio di mappe.
-Andiamo Lily! È la prima mattina dell'anno...- Si lamentò con voce neutra Billy Jack senza disturbarsi di guardarla.
-Vuoi che ti rispedisca a Crystal Cove o preferisci nello Yucatàn a fare compagnia agli altri ricercatori?- Rispose secca, sollevando un sopracciglio: stavolta quel ragazzo ebbe un sussulto e spense quella dannata radio... quella donna era capace di questo e molto altro, in più la loro madre l'aveva come adottata, le concedeva libero arbitrio su tutto.
-Ci sono altri ricercatori dei Miraculous?- Chiese Gabriel sgranando gli occhi, mentre si univano al tavolo delle mappe Nathalie e una ragazza per di carota che aveva la maggior età compiuta per miracolo.
-No Gabriel, la ricerca nello Yucatàn riguarda una lancia di Giada. Carter, Billy... il caporale ha visto questo?- Chiese Nathalie indicando un'insolita depressione che creava una sorta di voragine al centro della montagna. I due scossero la testa all'istante. -Quando si sarà recuperata formerete una squadra con lei, Marcie e Harry-
-Harry?- Chiese Gabriel prendendole la mano, solo allora Nathalie lo guardò veramente negli occhi per la prima volta: -Quell'Harry?-
-Se ti riferisci all'Harry che hai assunto e licenziato con tanta facilità mi spiace informarti di sì. Billy, Carter... riposate, al resto penso io.-
-Anche tu sei stanca Lily...- Osservò preoccupata Carter poggiandole sulla schiena una coperta di lana. La corvina le sorrise con affetto più materno che fraterno e le fece cenno di andare.
-Hanno bisogno di me, è l'unico modo che ho di sdebitarmi.- Aggiunse la corvina non appena i ragazzi furono lontani e lei potette finalmente versarsi del caffè caldo nel termos. -Il viaggio è stato pesante...-
Gabriel non disse niente, si alzò, aggeggiò con la radio per un po' e quando finalmente riuscì a catturare un canale abbastanza buono che riproduceva musica rock leggera tornò a sedersi accanto a quella sua amica speciale, guardandola intensamente. Nathalie evitava il suo sguardo ma non le sue attenzioni: lo sentì poggiarsi di petto alla sua schiena e massaggiarle le spalle con dolcezza, lo sentì prendersi cura di lei... e non si sentiva in grado di ordinargli il contrario.
Alla fin fine pareva che il destino avesse comunque voluto che lavorassero insieme, ci sarebbero riusciti? Si domandò la donna appoggiando la guancia sulla spalla del ragazzo per sprofondare nel mondo dei sogni.༅ೄ🍂ྀ
4 anni e nove mesi più tardi
Quell'autostrada buia e vuota pareva infinita. Gabriel si passò le dita sugli occhi nel vedere finalmente qualcosa di luminoso in lontananza: un'area di sosta! Perfetto,non vedeva l'ora di sgranchirsi le gambe.
Non si poteva certo definire accogliente un parcheggio dell'autostrada in piena notte, ma al momento era la sensazione più piacevole al mondo quella di camminare e godersi l'ultimo alito di vento estivo sotto un cielo ricolmo di stelle. Da quando era diventato uno stilista e aveva abbandonato quello sciocco divertimento dell'archeologia aveva definitivamente perso i rapporti con Nathalie: come faceva a pensare sempre a lei? Persino con una moglie adorabile come Émilie e un figlio meraviglioso come Adrien...
Eppure era una triste verità pensava sempre alla sua prima musa, quella che prima di tutti aveva creduto in lui. -Vorrei rivederla... Solo un'altra volta.- Si diceva per poi negarsi di averlo pensato o di volerlo veramente.
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〔A Storm in a teacup 🍵〕 𝑮𝒂𝒃𝒆𝒏𝒂𝒕𝒉
Fanfiction🧸🥞🐿 ° ╔🍂🥀═══════════╗ 𝓠𝓾𝓮𝓼𝓽𝓪 𝓼𝓽𝓸𝓻𝓲𝓪 𝓯𝓪 𝓹𝓪𝓻𝓽𝓮 𝓭𝓮𝓵 𝓦𝓻𝓲𝓽𝓸𝓫𝓮𝓻 𝟐𝟎𝟐𝟐 ╚═══════════🥀🍂╝ ° •"A storm in a teacup" è un modo di dire... "tanto rumore per nulla" 🛵🥧 ° Ci catapultiamo direttamente nel mondo...