Ruba cuori o Ruba baci?

209 8 2
                                    

Capitolo 24

Il giorno seguente la luce del mattino che filtrava da una finestra mi svegliò molto presto.

Aprii lentamente gli occhi stropicciandoli e gli sbattei più volte per abituarmi alla luce.

Mi alzai dal letto rimanendo seduta e cominciai a guardarmi intorno abbastanza stordita, fin quando non mi resi conto di non essere nella mia stanza.

io: ma dove sono?
chiesi con voce rauca massaggiandomi la fronte.

Paulo.
Io e Diana eravamo distesi sotto la palma abbracciati: lei aveva la testa sul mio petto ed io avevo un braccio attorno alle sue spalle.

Le stavo delicatamente accarezzando la testa, fin quando non notai che i suoi occhi fossero chiusi, segno che si fosse addormentata.

La guardavo imbambolato con un leggero sorriso nel mentre continuavo ad accarezzarle la testa: era bella perfino quando dormiva.

Decisi di alzarmi per andare a buttare i cartoni di pizza e dopo la presi in braccio a mo' di principessa, reggendole la schiena e le gambe con le braccia.

Mugugnò qualcosa di incomprensibile e nel frattempo appoggiò la testa sul mio petto, avvolgendo le braccia attorno al mio collo.

Era dannatamente bella.

Cosa avevo fatto di così tanto speciale per meritarmi una persona come lei nella mia vita?

Arrivati alla mia macchina la feci distendere delicatamente dietro i sedili posteriori, cercando di non svegliarla.

Sembrava un angioletto.

Misi in moto la macchina e mi avviai verso casa mia: non volevo svegliarla, così decisi di farla dormire direttamente da me.

Quando arrivai, scesi dalla macchina e la presi nuovamente in braccio.

Aprii la porta di casa e mi diressi in camera mia: avrebbe dormito lei nel mio letto, mentre io in salotto, sul divano.

Diana: no Paulo, non mi lasciare
mugugnò con gli occhi chiusi, aggrappandosi ancora di più al mio collo.

Sorrisi d'istinto.

Avrei voluto baciarla come non mai in quel momento, ma mi trattenni.

io: shh
la appoggiai delicatamente sul letto e poi le accarezzai la testa.

Le diedi un lungo e dolce bacio sulla fronte.

io: notte piccola
le accarezzai il viso mentre la guardavo imbambolato con un leggero sorriso.

Appoggiai la sua borsetta sul comodino e le tolsi le scarpe mettendole vicino al letto, poi la guardai un'ultima volta e andai via.

Diana.
Decisi di alzarmi dal letto, ancora stordita, e guardandomi allo specchio notai che avessi ancora i vestiti della sera prima addosso.

La casa era abbastanza grande, ma semplice.

Mi ritrovai in cucina e notai la tavola apparecchiata, con tanto cibo esposto.

Ovunque con te || Paulo Dybala Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora