Aprii l'anta d'ingresso e mi ritrovai in una accogliente sala d'attesa.
Percorsi la stanza e arrivai in una segreteria.
Mi avvicinai allo sportello e con uno dei miei sorrisi mi rivolsi alla segretaria.
:"Buon giorno, sono Bright, Elizhabet Bright."
La voce femminile mi rispose molto cortesemente :"Certamente, subito chiamo mr. Harreh."
Mr. Harreh?
Sarebbe?
Un uomo, magari un tutore, un accomoagnatore, un adetto all'accoglienza. Che ne sapevo.
Incuriosita domandai chi fosse, quando un uomo abbastanza giovane -avrà avuto tra il 25 e i 27 anni- si avvicinò a me porgendomi una mano.
:"Piacere, Louis Harreh"
Un uomo di bell'aspetto.
Maglietta bianca semplice, skinny jeans neri e vans quadrettate.
Capelli molto ordinati e occhi azzurro mare, invidiabili.
Si inginocchiò toccando la mano anche alla mia sorellina, rivolgendole un sorriso che subito la bambina ricambiò.
:"Vi porto nelle rispettive stanze e successivamente, quando vi sarete sistemate, vi porterò a conoscere l'edificio, va bene(?)..."
:"Elizhabet e Charlotte, va benissimo."
:"Elizhabet e Charlotte, perfetto."
Percorremmo un corridoio abbastanza buio poi poi entrare in una porta a verti alla nostra sinistra.
Camera 13b.
Una stanza abbastanza grande.
Con quattro letti da una piazza e un bagno per nulla piccolo.
:"Elizhabet.. Elizhabet?"
Si rivolse a mia sorella.
:"no, lei è Charlotte"
Risposi al suo posto.
:"Ah, scusate.. Charlotte questa è la tua cameretta, ti puoi sistemare nel lettino vicino alla finestra e l'armadio è questo vicino all'ingresso."
La mia piccolina corse con la sua valigia verso il letto buttandosi sopra.
Prese poi il suo adorato orsetto dalla borsa e lo posò sul cuscino delicatamente.
:"Adesso andiamo nella tua stanza, Elizhabet."
Annuii.
Lasciai un veloce bacio sulla guancia a Charlotte e seguì Mr.Harreh.
:"Quindi, raccontami di te."
Mi guardò l'uomo con sguardo incuriosito.
Ma che voleva?
Però aveva uno sguardo irresistibile, con quegli occhioni azzurri. Madonna.
:"Che posso dire?" Gli sorrisi imbrazzata per poi continuare."Mi chiamo Elizhabet Bright, ho 16 anni, e sono di Londra."
Che potevo dire?
Non c'erano da sapere molte informazioni su di me.
Osservò meglio i miei occhi e succesivamente le mie labbra.
Arrossii.
:"Sei molto carina"
Diventai un peperone.
:"Grazie"
Sorrisi abbassando il capo.
Per il resto del tempo ci fù silenzio.
:"Siamo arrivati!"
Finalmente,fine dell'imbarazzo!
:"Oh.. grazie"
Aprii la porta dinanzi a me.WOW.
Un letto da una piazza e mezzo disposto in un angolo della stanza, un bagno immenso.
Uno specchio da cui mi vedevo interamente.
Pavimento parquet.
Muri color crema e oro.
Una stanza coi fiocchi.Sorrisi a quella visione.
:"Sono sola?"
Mi rivolsi al "ragazzo".
:"La tua stanza è singola, era l'unica libera. Cerca di accontentarti."
Mi rivolse un occhiata felice.
Da quegli occhi capivo le sue emozioni.
Mi lasciò sola in quella camera stupenda.
Mamma mia, era vermanete una bella stanza!
Affondai sul letto in memory e alzai lo sguardo verso il soffitto, portando le mani sotto la nuca.
Sospirai profondamente per poi alzarmi e dirigermi verso l'armadio.
Mobile molto capiente.
Menomale, ci sarebbero stati tutti i miei vestiti.
Svuotai la mia valigia e la depositai sotto l'armadio.
Sospirai un ultima volta per poi lasciare spazio ai miei pensieri.Nuova vita.. Si ricomincia!
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† Save Me † ||Zayn Malik
Randomelizhabet, 16 anni La madre entra in terapia intensiva e la ragazza insieme alla sorellina Charlotte, 4 anni, viene costretta a trasferirsi un un rifugio per ragazzi. Non sa tutto quello che le acccadrà col tempo.