Il giorno dopo come sempre si alzò di malavoglia e fece colazione con un succo di limone, quel sapore aspro lo fece un po' risvegliare. Dopo essersi fatto una doccia e lavato i denti si vestì con una felpa grigia col cappuccio, da sotto una camicia bianca e un paio di pantaloni neri con le solite scarpe, si mise il giubbotto di pelle e prendendo lo zaino uscì di casa. Mentre andava a scuola qualcuno lo fermò "Ehi Domhnall" era Kevin uscito da un'altra strada "Ehi ciao" rispose sorridendo "Ti va di fare colazione al bar?" chiese amichevolmente "Ho già fatto colazione scusami, però se vuoi ti faccio compagnia" disse dandogli una pacca sulla spalla "Si va bene. Andiamo" aggiunse il riccioluto e insieme si avviarono verso il bar, ci fu qualcosa che non andò liscio quel giorno: Adam vide tutta la scena e un po' si ingelosì, vedendoli camminare amichevolmente cominciò a seguirli a passi pesanti in lontananza, nessuno doveva toccare il suo amore, anche un solo amico riusciva a farlo ingelosire. Camminò per un po' ed arrivò vicino al bar, li vide seduti ad un tavolo che ridevano cosa che lo irritò abbastanza, di certo non voleva fare una rissa e se ne andò a scuola. Dopo un po' arrivarono anche Domhnall e Kevin, uno si fermò vicino al proprio armadietto e l'altro prese una direzione diversa, Adam cominciò ad osservare il suo bersaglio in lontananza mentre sistemava i libri, prese il telefono dalla tasca e gli mandò un messaggio -Girati. Domhnall si girò prima da un lato e poi dall'altro ma non lo vide -Dove sei?
-Dietro di te. Il ragazzo si girò e lo vide, Adam gli fece segno di andargli incontro e così fece "Devi dirmi qualcosa? Fa presto che non ho voglia di perdere tempo con te" il ragazzo non rispose e prendendolo per un braccio lo tirò portandolo nel bagno, bloccò la porta e piombandosi su di lui lo baciò passionatamente sentendolo rispondere senza problemi, cosa che lo rese felice "Penso che il bagno non sia adatto" commentò Domhnall dopo essersi staccati "Lo so ma avevo voglia di farlo" quell'ultima parola lo fece un po' rabbrividire "F-farlo?" chiese timoroso, Adam si mise a ridere "Non intendevo quello, intendevo che avevo voglia di baciarti" a quell'affermazione Domhnall sospirò sollevato "Oh almeno un po' di contegno sai dartelo" disse facendolo ridere "Davvero pensavi che io avrei voluto fare sesso con te in questa scuola?"
"No. Primo te lo sogni di toccarmi a scuola e secondo ti puoi scordare di fare sesso con me" Adam sollevò un sopracciglio "Strano, pensavo fossi tu il masochista qui" osservò fingendo di grattarsi una barba che non aveva "Le tue sciocche idee. Sciocche come te. Cerca di non farmi certe imboscate come questa" aggiunse rimettendosi lo zaino sulla spalla, il ragazzo sorrise "Voglio che tu sia sincero Domhnall, perché mi tratti così? Mi odi? C'è qualcosa che non va? Dimmelo" Domhnall sospirò ed un'espressione malvagia apparve sul suo volto "Non serve che fai finta di niente così come non serve fingersi vittima" in quel momento il suo telefono vibrò -Oggi non ti ho visto, qualcosa non va? Recitava il messaggio dal numero misterioso, dopo averlo letto guardò un po' stranito Adam sollevando un sopracciglio "Ma allora...non eri tu" commentò "Se ero io te l'avrei detto, poi io il numero te l'ho chiesto ieri sera" rispose il ragazzo dai capelli neri, in quel momento la campanella suonò interrompendo i loro sguardi intensi "Scusa ma devo andare a lezione" disse Domhnall tentando di uscirsene ma Adam continuava a fermarlo "Aspetta. Prima dimmi qual è il problema"
"Forse non ti riguarda" rispose uscendo dal bagno. Adam rimase per un attimo a pensare ricordandosi di quando aveva aperto il suo armadietto per rubare il suo numero di telefono "Dannazione!!!" esclamò tirando un pugno al muro per poi uscire anche lui e dirigersi verso la sua aula, sapendo di ciò che aveva fatto ma in compenso aveva avuto modo di stargli vicino e ciò non poteva essere più gratificante. La cosa che ancora non capiva era il fatto che quel suo amico non voleva condividere niente con lui. Ciò lo faceva pensare e rattristare. Le prime ore passarono in fretta quel giorno e come sempre Domhnall andò vicino il suo armadietto, in quel momento si avvicinò qualcuno "Ehilà. Finalmente ti trovo, è tutto il giorno che ti cerco" disse Sam raggiungendolo "C-ciao Sam" disse un po' agitato "Qualcosa non va?" chiese il biondo "No, no niente non preoccuparti, sono solo nervoso per gli allenamenti di domani. Ha detto il coach che sarà una giornata pesante e ogni tanto ci penso e mi sento nervoso. Tutto qui" spiegò Domhnall, era chiaro che stava mentendo "Va bene, scusa ma adesso devo andare" disse Sam vedendo in lontananza Veronica "Ci si vede in giro" rispose, dietro un angolo c'era Adam e aveva visto tutto, doveva ammettere ancora una volta che vederlo con altri ragazzi pur essendo solo amici lo ingelosiva, quel ragazzo doveva essere solo suo e perciò decise che avrebbe trovato il modo di passare più tempo assieme.NOTE DELL'AUTRICE
Pare proprio che Adam non voglia lasciare in pace Domhnall e lui non vuole essere infastidito. Adam sa del numero però sembra non voler dire niente al suo compagno di scuola mentre Domhnall con Sam sembra essere imbarazzato. Nel frattempo Adam è geloso... Cosa succederà adesso? Cosa farà Adam? Dirà del numero? Se si. Come reagirà Domhnall? Fatemelo sapere con un commento. Alla prossima!!!-Elisa.
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TEENAGE DREAM || KYLUX AU
FanfictionDomhnall si è trasferito da poco in America, precisamente a Detroit. Comincia una nuova scuola con nuova gente e nuovi compagni, qui incontra qualcuno, il classico bulletto sbruffone: Adam. Inaspettatamente sembra cambiare qualcosa e questo qualcosa...