Pallavolo vs calcio (completa)

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E all'improvviso il cielo si aprì in uno spiraglio di luce tra le nuvole grigie, e caldi raggi di sole irradiarono la folla, muta per lo stupore. Calypso, in tutto il suo splendore da divinità, cominciò a calarsi delicatamente dallo spiraglio, mente il suo peplo candido volteggiava graziosamente in balia del vento e in lontananza si udiva una dolce linea melodica d'arpa. Atterrò infine con grazia su un'altura, appoggiando delicatamente prima le dita dei piedi e sovrastando la gente che era accorsa intorno a lei nel momento in cui aveva cominciato la sua discesa, e aprì infine gli occhi verdi.

Prese un bel respiro, guardò affettuosamente la grande folla di accoliti che si stagliava sotto di lei, e parlò con fare solenne ma voce soave:

"Im back, bitches"

Silenzio. Calypso guardò la folla dei suoi lettori con imbarazzo, doveva ammettere che si sarebbe aspettata almeno un giubilo di gioia. Poi, qualcuno le lanciò addosso un pomodoro.

"DOVE CAZZO SEI STATA, EH?"

Una pioggia ortofrutticola sommerse la dea in pochi secondi, mentre la massa continuava ad urlarle dietro.

"BASTAAA!" urlò infine Calypso, riuscendo a calmare momentaneamente la folla, che riprese a guardarla con fare inquisitorio
"io...io...dovevo studiare?"

Un mormorio si creò tra i lettori, di cui Calypso riuscì a cogliere qualche indistinto "oh beh", "è una buona scusa", "si dai, ci sta", "effettivamente ha senso".

"OH STRONZATE, SONO PASSATI QUASI SEI MESI!" urlò qualcuno, facendo ravvivare di nuovo le grida feroci della folla e facendo riprendere la pioggia di vegetali.

"NON ROMPETEMI LE BALLE, OK? ORA SONO QUA, LA VOLETE STA RECENSIONE O NO?"

La folla si ammutolì nuovamente, dando leggeri cenni di assenso, mantenendo però uno sguardo assassino nella direzione della dea.

Ok, allora andiamo avanti

Bene, e anche oggi il nostro siparietto simpatico ce lo siamo levato. Ciao amici, sono Cal, vi ricordate di me? Sono tornata un'altra volta per consegnarvi un'altra delle mie recensioni mediocri perché mi fate sentire simpatica e mi piace avere un boost di autostima.

(Funny thing, tra questa riga che sto scrivendo ora e tutto ciò che è stato scritto prima sono passati due fottutissimi mesi)

Ho una cosa come 25.000 storie consigliate da voi, o meravigliosi lettori, ma indovina indovinello? Oggi non recensirò nessuna di quelle perché la recensitrice sono io e si fa quello che voglio io. Gne gne gne.

No, scherzavo, vi prego non ve ne andate, giuro faccio la brava.

Quindi bando alle ciance e ciancio alle bande (fun fact: scopro ora digitando che ciancio è una vera parola perché non appare la linea rossa zigrinata sotto ed è la prima persona del verbo cianciare. Vedete? Pure educativa sono diventata) e iniziamo subito con questa stupenda recensione di "pallavolo vs calcio"

Spoiler: il titolo non centra una fava con la storia, ma suppongo che una cosa più appropriata alla trama del tipo "pallavolista italo-croato-spagnola si infila abusivamente tra le file della Juventus e nel mentre si slinguazza con mezza Champions League" fosse un po' lunghetto.

I capitoli sono tredici. Questa simpatica coincidenza vi potrebbe portare a credere che sia in arrivo una battuta su Anna Panettiera e il tagliarmi le vene in una vasca da bagno, ma ormai sono talmente abituata allo schifo che il massimo a cui potrebbe portarmi sta storia sarebbe farmi una tisana alla mentuccia. Corretta col Lorazepam, si intende, ma sempre di una tisana stiamo parlando.

Io: sono arrivata bussai a casa Juve

si, questo è il solido inizio di questa storia, con la protagonista che è talmente confusa dalla vita che deve auto narrarsi cosa sta facendo per fare un po' di chiarezza nel proprio cervello, e l'autrice che purtroppo non ci riesce e incasina discorso diretto e narrazione. Ah, yes, sarà un bel percorso da intraprendere insieme.

E vissero per sempre sgrammaticati e contentiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora