I. I wish I knew you wanted me

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I wish i knew
I wish I knew you wanted me

Ok, era morto. Era decisamente morto. Aveva perso fin troppo sangue per poter essere ancora vagamente in vita. 

Aveva ancora la visione un po’ sfocata e confusa di Dustin che piangeva, (tenetevi forte che questa e’ la parte migliore) Steve che gli teneva il viso tra le mani, talmente vivida da sentire ancora le mani sul suo viso. Ricordava vagamente di qualcuno che lo sollevava e di essere stato legato e tirato su con qualcosa. 

Ma andiamo, non era stupido. Non poteva essere minimamente vero. 

Era di sicuro una di quelle strane esperienze pre-morte. Aveva letto di Tunnel bianchi e di visioni angeliche ed era piuttosto sicuro che, a questo punto, fosse solo questione di minuti. 

Eddie non sapeva ancora cosa fosse ma era di sicuro il trip piu’ strano che avesse mai fatto. 

“Bene, sono di sicuro finito all’inferno” si disse “Almeno c’e’ gente interessante qui” 

Apri’ un occhio per volta  e rimase quasi deluso quando, al posto di Lucifero in persona pronto a condividere la miglior canna della sua vita con lui, c’era “solo” il soffitto grigio e anonimo di una camera d’ospedale. Accanto a lui fiori, palloncini, pupazzi e biglietti con scritto “guarisci presto” . 

Era vivo. Cazzo, era vivo. 

Cerco’ quindi di mettersi a sedere, scrutare l’ambiente attorno a lui, quando una fitta al fianco destro gli ricordo’ il motivo del suo ricovero in ospedale. 

Impreco’ piu’ di quanto forse sia mai stato consentito in un ospedale, quando un’infermiera arrivò velocemente vicino al suo letto. 

“Hey Ragazzo” disse sorridendo “Hai fatto impazzire i monitor della sala infermieri. Bentornato tra noi” 

Era una signora di colore, più o meno della stessa età di suo zio Wayne, corpulenta. Lo guardava da sopra gli occhiali colorati appoggiati sulla punta del naso. Eddie non sapeva perche’ ma gli ricordava la mamma dei Jefferson. 

“Dove mi trovo?”chiese quindi, più che altro per dare fondo alle sue teorie che gli si stavano velocemente formando in testa. 

“L’Hawkins Hospital, Zuccherino” gli rispose. Si avvicino’ al suo letto controllando la flebo e prelevando qualcosa da una bottiglietta di vetro con una siringa. Gli controllo’ anche le bende che aveva attorno all’addome, invitandolo a sdraiarsi di nuovo. 

“Per quanto ho dormito?” chiese quindi Eddie. 

"Più di un mese, figliolo” disse l’infermiera. Il cartellino che aveva appuntato sulla tasca del camice diceva “Carol” 

Esamino’ con cura le bende e controllo’ la  flebo un'ultima volta. 

Più di un mese fuori combattimento. 

Allora era vero. Dustin gli aveva salvato la vita, non era tutto un sogno. Lui,Steve e  le ragazze erano davvero riusciti a riportarlo indietro. 

“Bene, le bende sono  a posto. Devono averle cambiate al turno precedente quando eri ancora nel  mondo dei sogni. Ti ho iniettato anche una piccola dose di Morfina, dovrebbe aiutarti. Sono in giro per il reparto,se hai bisogno di me. Ho un paio di telefonate da fare ora che sei di nuovo fra noi. Il Dottor Collins dovrebbe venire a visitarti nel giro di 20 minuti, sara’ poi lui a decidere la dose e quale antidolorifico darti” 

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 05, 2022 ⏰

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