CAPITOLO UNO

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Driiiiin Driiiiiin!!


Che palle. Una nuova giornata stava per iniziare. Nuova a dire poco, visto che facevo ogni giorno la solita routine. Mi alzavo, andavo in bagno, mangiavo e poi andavo a scuola.

Ma una cosa era cambiata. La più importante.

Oggi è il 10 giugno, e sono in vacanza. Finalmente non mi dovrò più alzare alle sei e mezza di mattina e fare tutto di corsa per prendere l'autobus e andare a scuola a sentire tutte le cazzate che dicono i prof e le oche che ridono per ogni singola figura di merda che fai.

E credetemi, quest'estate sarà diversa. Diversa da tutte le altre. Voglio fare qualcosa di diverso, qualcosa che mi faccia sentire bene con me stessa.

Ah, a proposito di me stessa. Non mi sono ancora presentata!

Mi chiamo Sarah e ho sedici anni. Credetemi, non sono nulla di speciale! Sono come le altre.. un po' timida, ma poi mi apro tranquillamente con le persone che conosco. Mi piace viaggiare, tanto. Ma non posso spostarmi da New York, perchè mamma è malata. Ha il cancro, e siccome ogni due settimane deve fare dei controlli, dobbiamo perforza rimanere in città.

Comunque quest'anno, visto che sta meglio potremmo farci una vacanza come si deve. Io, lei e mio fratello Christian che ha 20 anni. Mio padre non c'è.. non c'è mai stato per me e mio fratello. Ha lasciato la mamma quando avevo sei anni. Non mi lamento per niente. Mamma ci ha cresciuti benissimo e sono fiera di lei.

Quest'anno cambierà.

Me lo sento.

E sapete perchè?

Perchè quest'anno si va in colonia. Non ci vado da ormai sette anni e mi manca tantissimo.

Sentire il calore del sole, le onde del mare che ti svegliano dolcemente la mattina, il senso di libertà che mi sento addosso e che vorrei non svanisse più.

E credo che farebbe anche bene a mamma distrarsi un po' e pensare a qualcosa d'altro.. invece che continuare a fare casa, ospedale, casa, ospedale ogni anno.

Per almeno un mese, non sarà così, sarà diverso, più intenso. Ci saranno momenti da condividere con la mia famiglia ed è ciò che voglio: stare con loro e vederli sorridere, senza pensare ai problemi che li tormentano al lavoro.



Autore


Ciao ragazzi!

Scusate se ci sono tanti errori, ma è il primo libro che scrivo e cerco di scriverlo il meglio possibile!

Commentate in tanti così vedrò se continuare a scrivere oppure no!

Grazie già in anticipo a tutti coloro che lo leggeranno!

un bacio!

-Giorgia




La profondità del mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora