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༄ 𝚄𝚗𝚊 𝚟𝚒𝚝a
𝚊 𝚍𝚒𝚛 𝚙𝚘𝚌𝚘
𝚖𝚘𝚗𝚘𝚝𝚘𝚗𝚊...༄
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ℕ𝕒𝕣𝕣𝕒𝕥𝕠𝕣'𝕤 𝕡.𝕠.𝕧 ...☘︎
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T/n guardò lo psichiatra in modo poco amichevole, mentre quella persona sorrise in modo accogliente e preparava gentilmente del tè che non sarebbe stato toccato dalla ragazza


erano passate circa tre ore, tre ore di puro silenzio da parte di T/n ed anche se non sembrava, la ragazza stava odiando ogni singolo minuto di quel silenzio,

-"Sai una conversazione ha luogo quando le due persone scambiano parole..." T/n alzò lo sguardo dal banco in legno scuro, per girarsi verso lo psichiatra che si avvicinò lentente con un vassoio con sopra due tazze che sicuramente appartenevano ad un servizio, T/n sospirò, e la donna gli offrì una tazza che T/n prese tra le mani, senza però prenderne alcun sorso, gli bastava giocherellare con il liquido caldo vedere come ondeggiava nel contenitore di porcellana, non voleva berne neanche un po', dopo poco T/n mise la tazza sul tavolino e tornò ad analizzare la stanza,

-"T/n sei sicura di voler essere aiutata-"
È una sensazione strana
-"Si." disse la ragazza interrompendo lo psichiatra,

-"D'accordo allora parliamo... T/n c'è mai stato qualche evento traumatico nella tua vita, a me puoi dirlo" T/n ci pensò un attimo prima di ricordarsi, ricordare vividamente quel giorno, era visibilmente scossa tanto che cominciò a stringere i pugni per evitare di piangere, -"M-mi..." si interruppe, cominciò a respirare franticamente, prima di arrendersi e prendere un sorso da quella tazza che ormai si raffreddata, sospirò ancora e raccolse a se i pensieri, "ugh..." La psichiatra era attenta ad ogni reazione della ragazza, analizzando tutti i comportamenti anomali che dimostrava, finalmente T/n si calmò e riprovò a parlare

-"Mi hanno stuprata." Una frase netta che prese completamente alla sprovvista quella psichiatra, che cercò di non far trapelare quello che pensava

-"T/n... Cara, mi dispiace così tanto, ma non possiamo aiutarti se non sappiamo che è stato" in quel momento lacrime cominciarono a sgorgarare dagli occhi della ragazza che aveva iniziato a torturarsi le mani in un tentativo vano di distrarsi -"Il Dottore." T/n si fermò per asciugarsi le lacrime e continuare a parlare,
-"Quattro anni fa..." i rucordi ricominciarono a farsi vividi cominciò a ricordare tutto quello che successe quella settimana

-"Sei sicura Il Dottore è sempre stato un uomo affabile e gentile con gli altri..." T/n chinò ulteriormente il capo,

-"Visto? A -Anche lei non riesce a credermi, Io, io non dovevo venire..."

Silenzio seguì quelle parole, la ragazza combatteva vanamente le lacrime che macchiavano il suo volto

-"T/n... Io ti credo, ma non abbiamo prove, in fondo è la tua parola contro la sua."

All'improovisi una mano bussò alla porta dello "studio"

-"Entrate pure!" urlò la psichiatra cercando di farsi sentire, dalla porta entrarono i signori _____ probabilmente stanchi dell'attesa, entrarono con prepotenza nella stanza

-"Ore! Sono passate ore e ancora non sapete che cosa ha di sbagliato nostra figlia!" la madre inveì contro la donna che non poteva fare altro apparte che tacere, il padre era al telefono non curandosi dei problemi della figlia

-"Ma-mma..." disse la ragazza con una voce quasi silenziosa,mezzo secondo dopo si ritrovò uno schiaffo traverso il volto, non si girò per guardare la madre esasperata,

-"Tu vuoi solo attenzioni!? ti diverti a spendere soldi e denaro che non abbiamo!?" la madre prese T/n per il colletto della camicia ma la psichiatra fermò la donna,

-"Signora, a lei importa così poco di vostra figlia!?" la psichiatra blocco la mano della donna e la allontanò dalla figlia

-

"Tutto risolto amore, domani ce ne sbarazziamo" L'uomo disse tutto d'untratto, mentre la ragazza restava con lo sguardo per terra

-"Vi sbarazzate di me...?"
Disse con un'espressione terrorizzata,
i due coniugi non risposero, anche se ormai la risposta era abbastanza ovvia da se

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Arrivati a casa i due genitori fecero il meglio per sistemare e mettere in ordine il tutto, mentre la giovane ragazza restò in camera, chiedendosi che stesse succedendo.

Qualcuno bussò alla porta ed il signor ______ aprì immediatamente, T/n non potè fare altro apparte spiare da un angolo che stesse succedendo, vide tre persone entrare, una di loro sicuramente, lavorava come guardie del corpo, mentre l'altra poteva essere una sottospecie di assistente, si notava un uniforme ed un blocco note in sieme ad una cartella in cuoio, l'ultimo e quello che spiccava di più tra i tre

Aveva gli occhi di un colore che poteva variare dal ciano al verd'acqua, uno sguardo quasi apatico, tutto questo coronato da dei capelli di un biondo chiarissimo che si avvicinava al bianco, indossava vestiti firmati e sembrava abbastanza impaziente di andarsene da qui, T/n si rinascose dietro la porta, aspettando che iniziassero a parlare,

-"è pronta, sembra quasì impaziente di andarsene!" esclamò una voce femminile, che T/n capì essere la voce di sua madre,

-"Bene, Il signor Kreidenprinz non ha tutto il tempo del mondo, avete persino ritardato l'evento, causandoci non pochi contrattempi" disse un'altra voce maschile, che doveva essere l'assistente, T/n decise di continuare ad origliare la conversazione, che sembrava accentrata su di lei,

-"Se ne andrà oggi, anzi adesso, non possiamo più aspettare, chiamatela giù" disse in maniera seccata il ragazzo biondo, e subito T/n venne chiamata a scendere, scese le scale a passo lento, ogni scalino la faceva pentire di essere mai nata, il fatto che persino i suoi genitori potesseto venderla a qualcun'altro in questo modo, riempiva la sua testa di disperazione pura, eppure più scendeva, più si sentiva intorpidire, quel senso di tristezza spariva e veniva rimpiazzato dalla pura indifferenza, arrivata alla sala degli ospiti, riuscì a vedere chiaramente i tre ospiti, e da vicino, anche se era difficile ammetterlo il ragazzo biondo sembrava ancora più attraente, scacciò quei pensieri, e si concentrò sul volto di sua madre

-"Da ora in poi vivrai con questo signorino, lui è Albedo Kreidenprinz figlio del capo di un'azienda multimiliardaria! " Disse per poi sfoggiare una risata falsa, La ragazza avrebbe voluto ribellarsi ma in questo momento ogni motivazione era sparita, l'unica cosa a cui riusciva a pensare era che forse vivere con lui sarebbe stato meglio di vivere con i suoi genitori,

-"Ugh... buongiorno..." T/n salutò timidamente, ed il biondino rispose con uno sguardo rilassato,
-"Non è brutta quanto mi dicevate, anzi mi piacerebbe passare del tempo ad analizzarle il volto più affondo" disse con tono quasi robotico, non c'era niente di umano in lui,

-"Bene quindi noi ce ne andiamo" disse l'assistente, uscirono dalla casa mentre la guardia del corpo teneva saladamente i polsi alla ragazza, mentre si avvicinavano all'auto di lusso.

༆-_-_-_-_𝚜𝚔𝚒𝚙-_-_-_-_-༆

arrivati alla villa, T/n riusciva a notare quanto tutto quello che vedeva fosse eccessivamente costoso, venne mandata in una stanza chiusa con dentro un letto a baldacchino con tende nere una scrivania da lavoro ed una televisione attaccata alla parete, la guardia e l'assistente erano usciti silenziosamente, mentre il ragazzo si tolse la giacca e diede un singolo comando a T/n

-"𝑆𝑝𝑜𝑔𝑙𝑖𝑎𝑡𝑖."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 07 ⏰

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𝒜𝓃 ℋℯ𝒶𝓇𝓉 𝒮𝓉𝒶𝒾𝓃ℯ𝒹 𝓌𝒾𝓉𝒽 𝓎ℴ𝓊𝓇 𝓁ℴ𝓋ℯ, Albedo x T/n genshinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora