La fredda ma calda Russia

859 135 29
                                    

Il tesoro perduto di Mosca


**ATTENZIONE!!!!**

IN QUESTO CAPITOLO è PRESENTE UNA SCENA DI VIOLENZA!

 VI AVVISERò IO QUANDO INIZIA E QUANDO FINISCE!


-Capitolo 32-

La fredda ma calda Russia


***INIZIO SCENA VIOLENTA***

<te l'ho già detto coniglietto! Devi contare insieme a me, se no si ricomincia da capo!>

Masha aprì lentamente gli occhi, e ora dov'era?

<ahhhh basta ti prego basta!>

<lo sai che non funziona così> disse sorridente l'uomo e diede una coltellata alla donna a terra in lacrime.

<uno, due, tre il coniglio dov'è?> e diede tre coltellate in punti diversi del corpo della donna che aveva il volto irriconoscibile per via del dolore che stava provando.

<quattro, cinque, sei non temer vien da te!> prese senza difficoltà la caviglia della donna scheletrica e ci lasciò tre squarti che fecero colare tanto tanto sangue.

<sette, otto, nove una carota gli darò!> e tagliò per tre volte il ventre della donna.

<dieci, undici, dodici che mangerà e dopo si addormenterà!> e in finire prese il collare che aveva fatto indossare a tutte quelle ragazze e sorridendo disse <non sei stata brava questa volta cara> e le tranciò la gola vedendo poi gli occhi disperati diventare assenti.

L'uomo vestito di bianco ormai era ricoperto di sangue, si tolse la giacca, appoggiò il suo coltello delicatamente su un piccolo mobile e girandosi sorrise e disse <allora piccola Glenda, ti è piaciuta la filastrocca?>

***FINE SCENA VIOLENTA***

Masha spalancò gli occhi e strinse le lenzuola!

Era pietrificata, respirava affannosamente e non la smetteva di guardare il soffitto!

Era... era lui, il padre di Illodor!

Con mano tremante si toccò la fronte sentendola sudata e si mise a piangere, allora faceva anche lo spiritoso quando ammazzava senza pietà quelle ragazze!?

Sentì poi che aveva una mascherina e toccandola con delicatezza capì che era quella per farla respirare bene.

Strinse a sé le lenzuola e vide che erano azzurre cielo, si tranquillizzò ma le lacrime non smettevano di scendere.

Non solo Bela le aveva fatto visita ma persino quel pazzo!

Non le era mai capitato di sognare il suo volto, capitava soltanto di guardare la schiena quando faceva quegli atti orribili, non aveva mia sognato il suo viso così felice e spensierato...

Avrebbe voluto non imparare mai il russo se questo significava che avrebbe capito a distanza di tanti anni cosa diceva quel maledetto.

Guardò con paura nella stanza ma poi vide che non c'erano specchi... si distese e chiuse gli occhi. Come avrebbe fatto?

E ciò che aveva detto Bela era vero? Era vero che doveva essere riconoscente ai suoi genitori? Che Sasha l'avrebbe odiata?

Sentì aprire la porta e vide Polina in lacrime.

<MASHA!>

Si scaraventò contro la paziente e stringendola forte a sé disse <santo cielo, Masha non farlo mai più!>

<c-cosa...?>

L'amica stava per risponderle quando entrò Boian col fiatone incredulo nel vedere Masha sveglia.

<AMORE!> esclamò l'uomo cacciando via l'amica della moglie e prendendo la mano della bruna e accarezzandogliela chiese <santo dio Masha cosa ti è successo!?>

Scosso dalle mille emozioni che stava provando abbracciò forte la donna e quest'ultima sorpresa dando un po' di pacche sulla schiena all'uomo poi pensò "ma da quando mi chiama amore?"

Boian si staccò da lei e la riempì di delicati baci sul volto e Masha fu felice di avere quella mascherina poiché almeno era coperta in quella zona dai baci dell'uomo.

Cercò di dividersi dal marito ma quest'ultimo prese il polso sottile della donna e disse a bassa voce <fai la brava Masha, mi hai fatto non solo preoccupare ma anche arrabbiare molto>

Masha vedendo poi Polina asciugarsi le lacrime strinse le labbra screpolate e abbracciò a sua volta l'uomo che sorrise nonostante fosse ancora scosso dalle cose successe.

<è vero che si è svegliata?> esclamò il dottor Turgenev entrando nella stanza, ma non fu ben accolto dato che Boian girandosi lo guardò con occhi maligni.

L'adulto stringendo le labbra continuò <Masha come stai?>

La donna appena svegliata guardando le lenzuola color celeste e disse <b-bene... c-cosa è successo?>

<Questo lo dovrei chiedere io a te!> esclamò Boian stringendo la mano della moglie, ma il dottore mettendosi accanto alla donna disse prendendo delicatamente la mano di Masha che era stata afferrata da quella del marito.

<cara Masha erano passate poche ore da quando ci eravamo salutati ma mi hanno chiamato dicendomi che eri in condizioni critiche... sei stata in quello stato per una settimana, mi sto davvero preoccupando Masha. Non hai le energie per mangiare e il tuo organismo si sta indebolendo, dobbiamo cercare di farti stare tranquilla e ferma>

Masha sentendo la mano calda del dottore strinse le labbra corrucciando anche le sopracciglia e cercò di sforzarsi per non piangere.

Polina avvicinandosi all'amica disse <o Masha, questa cosa ti era successa tanti anni fa non ti ricordi?>

Sia il dottore che Boian si voltarono dalla parte della donna dai capelli beige e la russa sentendo quegli occhi su di sé continuò <Lèonid... non ti ricordi Masha?>

La bruna concentrandosi si ricordò, il suo primo cliente con cui aveva usato la stanza rossa...

<Polina quella è un altra faccenda... non centra>

<e chi sarebbe questo Lèonid?!> chiese arrabbiato il marito e Masha sospirando disse <uno dei miei primi clienti, uno problematico, mi ha fatto la "corte" per circa due mesi, poi ha fatto il cretino e se ne è andato>

Polina respirando profondamente per controllarsi disse <il cretino! Sei fin troppo gentile Masha!>

La bruna sorrise ma era davvero stanca.

Si mise una mano sulla fronte, cosa doveva aspettarsi nei prossimi incubi?

Turgenev vedendola in quello stato strinse le mani e disse accarezzandogli la schiena <cara Masha, mangia qualcosa per favore e poi riposati>

La donna lo guardò triste e sconsolata, ora aveva anche timore di addormentarsi...

<Masha> la donna fu richiamata dalla amica che sorridendo timidamente chiese <ti va di vedere Bogdana?>

Masha sorpresa fece cenno di sì e dopo poco vide una bellissima bambina con i capelli come quelli della madre raccolti in delle treccine lunghe... le ricordavano le trecce di Rozana, chissà anche lei quanto era cresciuta.

Sorrise e la bambina vedendo la donna dai capelli mori toccò curiosa la mascherina per l'ossigeno e Boian seccato stava per dividerla dalla moglie quando la vide sorridere serena.

Polina felice si mise accanto alla bambina e disse <non saluti Masha?>

La piccola bambina timida fece ciao con la mano e Masha gliela prese e sorrise.

Rimasero lì insieme per un altro po' di tempo, e Boian nel vedere come la moglie trattava gentilmente la bambina sentì qualcosa nel suo cuore...

Il tesoro perduto di MoscaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora