Il mondo innevato

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Il tesoro perduto di Mosca

-Capitolo 43-

Il mondo innevato


<<sembra quasi un miraggio vederti camminare e non bloccato su una sedia o un letto!>> esclamò felice Marcello e Illodor sorridendo disse appoggiandosi alla libreria <<guarda che mi hai visto solo in un momento critico, io sono sempre sano come un pesce!>>

Il cantante sorrise e anche il russo, dopotutto era felice di essersi ripreso, gli scocciava molto stare a letto e poi aveva fin troppo tempo libero, e quel tempo libero lo passava a pensare al padre...

<<è stato tutto merito di Irina allora!>> esclamò spiritoso Marcello, dopotutto si ricordava che spettacolo aveva riservato a lui e al dottore. Non ci poteva ancora credere, infatti le poche volte che la incontrava le faceva un sorriso educato e poi arrossiva accertandosi che la russa non fosse nelle vicinanze!

Il proprietario di casa sbuffò arrossendo e disse <<certamente mi soffocava! Ho dovuto riprendermi per forza se no non ne uscivo vivo!>>

Marcello guardò la finestra e vide che scendeva ancora più neve, la madre al chiamava per sapere come stava e cosa facesse e lui gli aveva risposto che si sarebbe fermato per qualche altro mese in quella nazione così lontana da casa.

Aveva capito che doveva aspettare che Glenda si riprendesse un minimo prima che potesse vederla, e alla fine non gli dispiaceva quella attesa, era felice, era felice per sapere che fosse viva e che alla fine non se la passasse troppo male, almeno così aveva detto il dottore!

<<in Italia non nevica di inverno?>> chiese il russo avvicinandosi all'italiano e Marcello sorridendo disse aggiustandosi il colletto del pesante maglione che aveva <<certo che nevica, per lo più sul nord d'Italia, ma non nevica come fa qui da voi! È tutto bianco, come se il mondo fosse innevato del tutto, sommerso dalla neve!>>

Illodor sorrise, anche il dottore gli aveva riferito che Glenda era molto affascinata dalla neve quando era in quella villa per riprendersi dagli abusi subiti, qualche volta lui si nascondeva tra gli alberi per vederla affacciata fuori da quella finestra che man mano si riprendeva.

Al ricordo rise e vedendo Marcello curioso gli fece un cenno di lasciar stare e poi chiese <<dimmi non hai in mente di fare altri concerti?>>

L'italiano appoggiando la fronte sul vetro sorrise stanco e disse <<il mio Menager mi vuole strozzare, gli ho detto che voglio fare una pausa di circa due mesi e mi ha ripetuto che non ci possiamo fermare proprio sulla cresta dell'onda, ma io sono tranquillo, le persone che mi vorranno ascoltare verranno, quelle che hanno meglio da fare no>>

Illodor grattandosi il retro del collo chiese timidamente, cercando di non farlo capire nascondendolo dietro il suo forte accento russo <<non è che potresti cantare qualcosa?>>

Il cantante si girò e sorridendo come un birichino chiese <<sicuro di volermi sentire cantare? Sai il mio canto è peggio di quello delle sirene, non sai quanti spettatori sono venuti a farmi i complimenti e a farmi proposte per cantare solo per loro!>>

Illodor gli diede una spallata e Marcello rise di gusto, si allontanò dalla finestra e appoggiandosi su un bel tavolo di legno disse <<sai preferisco cantare solo sul palcoscenico, da ragazzo cantavo qualche volta e mi sono circondato di persone che mi invidiavano e basta...>>

Il russo vedendo gli occhi persi nei ricordi dell'italiano sorride e disse <<quindi è per questo che non hai mai cantato in presenza di Glenda?>>

Marcello fece cenno di si, ma quando realizzò cosa avesse detto Illodor rosso in volto disse <<m-ma tu come fai a saperlo?!>>

Illodor sorridendo strafottente disse appoggiandosi al muro vicino alla finestra <<sai il dottor Turgenev è pur sempre un mio collaboratore ormai, ogni cosa che sentono le sue orecchie me le dice subito!>>

Il ragazzo divenne rosso dall'imbarazzo, allora il dottore faceva lo spione eh?

Il biondo stringendo la mano in un pugno pensò " la prossima volta che vedo sua moglie gli dico cosa gli ha lanciato in faccia Irina!"

Ancora rosso sentì la porta aprirsi e si vide la nostra carissima e bellissima Irina con una maglietta molto scollata e l'italiano arrossendo ancora di più disse in un sussurro <<i-io vado via!>> e facendo un sorriso educato alla donna poi esplose fuori dalla stanza diventando un pomodoro vivente!

Irina guardando la porta poi si girò e sventagliando una lettera decorata con finiture e dettagli d'orati disse <Illodor ti è arrivato un invito dalla famiglia Baranova>

La donna aprì la lettera senza nemmeno aspettare il consenso del proprietario della villa e l'uomo che ora si era messo seduto sulla sua sedia nel suo salotto prediletto disse <ma va? Se non sbaglio il signor Baranova non faceva una delle sue feste da ormai tre anni, chissà cosa deve aver comprato per fare una festa così che tutti potessero invidiarlo>

Irina leggendo di fretta le prime righe si annoiò subito, paroloni difficile per fare colpo, l'oro dovunque che ti accecava se c'era anche un minimo di sole che riflettesse quella lettera e poi non le piaceva la carta al tatto delle sue dita, insomma gliela gettò sulle gambe e si mise seduta scomposta sul divano.

Illodor sbuffò per non ridere e con i suoi occhi grigi lesse la lettera.

"Carissimo Illodor non abbiamo avuto occasione di vederci dopo la morte di tuo padre, un tragico avvenimento che ha colto tutti di sorpresa! Volevo rivederci in occasioni più gioiose e non c'è giorno dell'anno migliore che natale per passarlo tra cari amici no!?

Non ti ho visto da nessuna parte né in feste né in occasioni importanti, perciò spero che tu accetti il mio invito con grande piacere! L'unica cosa che ho potuto notare in questi ultimi tempi e che sei sempre seguito dal dottor Turgenev e da una graziosa signorina! Porta entrambi con te e ho scoperto una cosa assai interessante che vorrei condividere in tua presenza"

Illodor annoiato lesse le restanti righe e ne rimase scioccato!

Gli tremarono le mani, iniziò a sentire caldo e sentì il cuore battere molto in fretta, forse anche troppo in fretta!

Irina aprendo un occhio dal suo pisolino lo vide e sorpresa chiese avvicinandosi <Illodor tutto bene?>

L'uomo la guardò e Irina preoccupata si mise inginocchiata davanti a lui ad accarezzargli le guance.

<Illodor sa calmo non è nulla!>

L'uomo si morse le labbra pur di cercare di calmarsi, non era nulla? Eppure quello che aveva letto non gli piaceva per nulla!

Da quando un uomo simile sapeva i segreti di famiglia!? E cosa voleva pur di farlo restare un segreto!?

Buttò quella lettera nel fuoco acceso e disse alzandosi e prendendo una delle mani della donna che lo stava consolando <Irina ho bisogno che tu mi faccia da accompagnatrice!>

La bionda alzandosi e stringendo la mano dell'uomo disse <ma certo, ti accompagno dovunque vuoi, ma prima dimmi cosa ti ha fatto preoccupare così tanto!>

Il proprietario di quella casa immensa sospirò guardando il fuoco e rispose <te lo dirò magari dopo, quanto manca a Natale?>

Irina sorpresa da quella domanda disse <non lo so... 4 giorni?>

<allora tieniti libera! Andiamo alla festa della famiglia Baranova, capiranno che non c'è da scherzare con noi Orlov!>

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