Streets // Lee Jeno

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-Jeno alle tue spalle!- parlò Renjun dall'auricolare mentre monitorava i compagni dalle telecamere installate poco prima

-Donghyuck, vai da lui, ha bisogno d'aiuto-

Continuò a smanettare con il suo computer fino a quando le porte del furgone in cui si trovava, si aprirono all'improvviso 

Alzò le mani trovandosi una pistola puntata contro, i suoi occhi correvano sullo stemma della fenice

Toccò con i polpastrelli l'auricolare che portava

-ci hanno trovato!- gridò prima di correre in contro all'uomo per disarmarlo 

Continuò a lottare fino a quando non sentì uno sparo davanti a lui e, una volta aver fatto perdere i sensi al phoenix, alzò lo sguardo vedendo il suo amico cadere davanti a lui

Urlò il suo nome andandogli incontro 

-cazzo!- 

Spinse di nuovo l'auricolare per parlare con gli altri

-Jaemin hanno sparato a Jeno, ho bisogno di te!-

-sono in troppi, ritirata!- urlò Mark dall'altra parte

Renjun afferrò Jeno portandolo dentro al furgone e aspettò l'arrivo degli altri

Doyoung, che stava aiutando i dream in quella missione, mise in moto e partì appena tutti salirono

-c'è qualcun altro ferito oltre a Jeno?- chiese il leader seduto sul sedile accanto a quello del guidatore

-Chenle ha un coltello conficcato nella gamba, ma non è niente di grave, per fortuna non ha preso nessun tendine- rispose Jaemin

-da dove cazzo sono usciti tutti quei phoenix?!- sbottò Donghyuck

-avevamo previsto ce ne fossero la metà. A quanto pare avranno chiamato i soccorsi appena ci hanno visto-  disse Chenle con un filo di voce mentre continuava a gemere per il dolore

Entrarono in casa sotto lo sguardo preoccupato di Yeona che spalancò gli occhi alla vista dei due feriti

-Jeno...- provò ad avvicinarsi, ma venne subito fermata

-starà bene, non preoccuparti. Lascia che Jaemin faccia il suo lavoro e si risveglierà in un batter d'occhio, okay?- la rassicurò Mark 

Camminò verso la stanza in punta di piedi per cercare di non far scricchiolare il legno sotto di essi

Aprì lentamente la porta e fece qualche passo verso il letto

Lo guardò dormire e con i polpastrelli gli spostò una ciocca di capelli che ricadeva sugli occhi

tum tum  tum tum

Si portò una mano sul cuore mentre batteva più forte del dovuto e sentì il ragazzo mugugnare parole incomprensibili

Iniziò a panicare non sapendo che fare

Si girò per andarsene, ma una mano afferrò il suo polso fermandola e facendola voltare di nuovo per incastrare i loro sguardi

-non andare- sussurrò 

-Jeno, devi riposare...-

-non voglio smettere di sentirmi così-

La ragazza lo guardò confusa non capendo a cosa si stesse riferendo e lui rise leggermente

-se te ne vai, non mi sentirò più così- spiegò lasciandola senza parole, non sapeva che dire e si limitò a non distogliere lo sguardo dal suo

-rimani-

Lentamente lasciò la presa su di lei e spostò gli occhi su una sedia accanto al letto

Yeona rimase per qualche secondo immobile e pensò se farlo o meno

Il suo cuore continuava a pulsare eccessivamente così decide di dare ascolto ad esso e si andò a sedere

-come ti senti?- domandò incrociando le gambe

-ci vuole di più per mettermi fuori gioco-

-non fare il duro, è pur sempre uno sparo- 

-non è niente-

-non farmi preoccupare ancora di più, pensa a guarire- rispose e inconsciamente posò la sua mano su quella di Jeno, il quale gliela strinse

Si guardarono in silenzio fino a quando lui distolse lo sguardo sospirando e notandolo Yeona provò a ritirare la mano pensando di aver fatto qualcosa di sbagliato

-c'è qualche problema?- chiese con un po' di timore

-è così che ci si sente quando si è innamorati?-

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si Jeno buongiorno