Capitolo 15

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"Ci stai dicendo che vuoi andare via da Forks solo perché Jasper ha perso il controllo una volta e credi che Bella sia in pericolo?! Tutto questo è ridicolo Edward!" Rosalie è su tutte le furie a causa di suo fratello "Tengo molto a Bella e non voglio che si faccia del male per colpa nostra" Edward lancia un'occhiata velata a Jasper che è in piedi accanto alla porta d'ingresso "Vuoi andartene? Bene. Fa pure, ma non costringerci a venire con te" continua la bionda "Rosalie..." l'ammonisce Carlisle "No Carlisle. Io sto bene qui a Forks, abbiamo la nostra vita qui e non possiamo lasciarla per un'umana che conosciamo da quanto? Un mese forse?" stizzita Rose si accomoda sul divano "Siamo una famiglia Rosalie e noi non abbandoniamo la famiglia. Mai" si intromette Carlisle avvicinandosi ad Edward. 

Credo che la scelta di Edward sia un po' precipitosa, insomma, sono anni che vivono qui e per un incidente vuole mollare tutto. Capisco quanto tenga a Bella e quanto la ami ma escogitare tutto questo per un solo errore commesso da suo fratello credo sia eccessivo. So che Jasper non perderà più il controllo, mi fido di lui, me l'ha promesso e voglio credergli. Edward dovrebbe solo dargli una seconda possibilità "Non ho chiesto la tua opinione" dice proprio il diretto interessato dopo aver letto i miei pensieri "Infatti non ho detto nulla, fatti gli affari tuoi nella tua testa" rispondo a tono "Tieni a bada i pensieri" continua "E tu la lingua" detta l'ultima parola mi dirigo verso la mia stanza al piano di sopra mentre i Cullen continuano a discutere. 

"Posso?" Jasper è sulla soglia della porta della mia camera ad osservarmi "Certo" si chiude la porta alle spalle e si ferma dinanzi al mio letto, dove sono seduta "É tutta colpa mia, forse sono io a dovermi allontanare da Forks per un po'" evita il mio sguardo "Jasper" lo chiamo e questa volta punta i suoi occhi color ambra nei miei "Non pensare nemmeno per un singolo secondo che sia stata colpa tua. Hai perso il controllo, è lecito, può capitare a chiunque" gli prendo la mano e lo invito a sedersi accanto a me "Non sarebbe dovuto accadere, non oggi, non a me e non con Bella" si prende la testa tra le mani e poggia i gomiti sulle ginocchia "Sai? Una volta anch'io ho perso il controllo" si volta a guardarmi interessato "Non è vero che non ho mai provato sangue umano, una volta è successo, e credimi vorrei non fosse mai accaduto" mi volto verso di lui incrociando le gambe "Poco dopo la mia trasformazione mi trovavo a camminare per strada e ad un tratto ho sentito un odore, era pungente e delizioso, ricordo perfettamente il desiderio che accresceva man mano dentro di me. Ho seguito il mio istinto e sono andata a vedere di cosa si trattasse: una bambina era caduta e si era sbucciata il ginocchio. É inutile dire come sia andata a finire..." prende una mia mano tra le sue "Senti ancora il senso di colpa?" domanda "Ogni singolo giorno. L'ho uccisa Jasper. Ho ucciso una bambina di a mala pena sei anni" in questo momento provo un grande senso di vergogna "Non vergognarti. Non con me Katherine".

"Stai bene?" chiedo "Sto meglio. Grazie per aver condiviso questa cosa con me" Jasper si avvicina e io lo assecondo fino a trovarci ad un centimetro di distanza "Edward ti perdonerà" mi immergo completamente nei suoi occhi "Onestamente al momento ho altro per la testa" azzera del tutto la distanza tra noi e mi bacia avvicinandomi a se con una mano sulla guancia. Ci ritroviamo stesi l'una sull'altro con le mani che vagano l'uno sul corpo dell'altra. "Jasper..." lo chiamo "Mh" mugola mentre mi bacia il collo "Non possiamo, ci sono gli altri di sotto" riavvicino il suo volto al mio facendo scorrere le mani tra i suoi capelli "Emmett e Rosalie hanno fatto di peggio" sorride "Posso immaginare Jasper, ma non mi sentirei molto a mio agio sapendo che gli altri potrebbero sentirci" ride leggermente e il suono della sua risata è così bello che starei ad ascoltarlo per ore "D'accordo, come vuoi, niente sesso" mi fa spazio tra le sue braccia e mi stendo con la testa poggiata sul suo petto "É in momenti come questi che desidero poter dormire" sento il suo petto vibrare leggermente a causa di una piccola risata "Non dirlo a me Katherine".

Change -Jasper Hale-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora