capitolo 1

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Ingiustizia


Ghm...Arghh!B-basta per favore!!!!
....
"STAI ZITTO FECCIA!!!"
....
"(Sob,sob)B-basta!!!Ti prego!Papà!!!Ti prometto che non ti disobbediró mai piu-ARGH!!!-Ti prego...PAPÀ!!!"
....
"TI HO DETTO DI CHIUDERE QUELLA CAZZO DI BOCCA O TI AMMAZZO, LO CAPISCI EH!?TI HO DETTO :LO CAPISCI!?SÌ O NO!?RISPONDI HANNIBAL!!!!

"(Sob,sob)...s-sí papà..."

"ORA SPARISCI!"

Accadeva ogni sera...la gente chiamava spesso la polizia perché dicevano che sentivano urla e rumori simili allo schiocco di una cintura...Avevano ragione...

Ogni sera papà tornava ubriaco...molto ubriaco...l'alcool aveva un grave effetto su di lui, si arrabbiava per qualsiasi cosa,ogni piccolo rumore e sfogava la sua rabbia su di me....
Mamma era anche lei a casa,ma lei non prestava attenzione su di me,raramente capitava e quando lo faceva si limitava solo a guardarmi con disprezzo e diceva con tono calmo e quasi disgustato
"Sei una vergogna per questa famiglia Hannibal...avrei preferito che tu fossi nato morto...prendi esempio da tuo fratello"
...fratello...Nella famiglia c'era pure il mio gemello,il "Charming boy",così lo chiamavano...Charles è sempre stato considerato la mia versione angelica, il ragazzo perfetto sotto gli occhi dei miei genitori, il gemello spocchioso e casinista ai miei...non lo sopportavo,mi trattava sempre come uno schiavo...Poi arrivò il giorno dove la mia famiglia perfetta cadde...

Era un venerdì mattina,circa le 5.30 del mattino per essere precisi,ero lì...nel letto,fermo senza muovere un singolo muscolo,senza commettere il più piccolo rumore,immobile come una scultura di pietra sotto le coperte di flanella e la testa sopra il guanciale,ero lì inerme a guardare il soffitto nella luce soffocata del cielo nelle prime ore del giorno che penetrava dalla tapparella di alluminio lucente accanto al letto di Charles,girai lo sguardo verso l'orologio appeso al muro ricopero da carta da parati verde accanto all'armadio, vicino alla porta di legno di quercia...

"Uff...ancora le 5.31...tanto vale che mi alzi adesso"pensai tra me e me,mentre mi alzavo dal letto facendo attenzione a non fare rumore e svegliare il mio gemello, Mi avviai verso l'armadio e presi un maglione con motivi a rombi bluastri, dei pantaloni marroni e mi misi degli stivaletti neri e lacci castani...mi avviai al bagno accanto al mio letto e chiusi la porta con cautela,per fortuna era molto spessa la porta,così mi lavai con una doccia fredda e mi preparai,uscendo dal bagno notai il letto di Charles vuoto, mi avviai verso la cucina e vidi i miei genitori posare una torta di compleanno davanti a mio fratello cantando quella noiosa canzone "tanti auguri di buon compleanno",io con fare quasi disgustato mi avvicinai alla porta d'ingresso e mi affrettai a scendere quelle dannate scale,che dividevano me e la mia libertà fuori casa,quel giorno era il mio 12 compleanno e per fortuna, mi concessero un pochino di libertà in più,o almeno così credevo...
Papà fu invitato a una grande festa formale e la mia famiglia lo accompagnò,Charles era al settimo cielo,lui adorava questo tipo di feste perché poi a scuola poteva vantarsi di aver conosciuto gente ricca,"gente del suo livello",così li chiamava quei ricconi snob,io accettavo o meglio non mi opponevo a queste feste perché era l'unico momento in cui potevo indossare vestiti effettivamente che mi appartessero e non come i vestiti scartati da Charles che mi misi quel giorno...
Era da un pochino di tempo che stavo risparmiando soldi per qualcosa di importante,ovvero un regalo da fare,mi ero organizzato con una mia compagna di classe per un appuntamento insieme dove io mi sarei dichiarato,ma papà ci disse che dovevamo andare a questo gala,io tentai di ribellarmi ma finì come sempre con la schiena piena di lacerazioni da parte di frustrate con la cintura di cuoio da parte di papà
Ero lì per terra con la schiena spaccata in una pozza di sangue dall'odore putrido...viscido....abominevole....
Alla fine quella ragazzina la abbandonai lì,sotto il salice piangente che si trovava in un parco fiorentino,lì...assieme ai miei sogni di una vita insieme...
Arrivammo al gala...Una grande sala piena di persone con abiti sfarzosi,che bevevano vini pregiati e si strafogavono dal ricco buffet....uno scenario interessante pensereste voi...per me era come le fauci di una bestia dormiente....un piccolo sbaglio e la reputazione sarebbe andata a puttane e,di conseguenza,io sarei stato spacciato...
Lo scenario era più o meno questo,una valanga di gente che ballava,mio fratello che ci provava con le 18enni o che parlava con dei potenti signori dell'aristocrazia fiorentina e mio padre che lo lodava, annunciando a tutti che lui sarebbe diventato l'erede della sua grande e potente azienda come amministratore delegato lasciandomi ogni volta occhiatacce come se dicesse "Sei uno scherzo della natura",cosa che trovavo tremendamente insopportabile e così uscì fuori dalla sala principale del galá e cominciai ad esplorare il grande maniero fuori Firenze in tutta la sua maestosità...

Si vedeva che era un edificio molto vecchio e a giudicare dall'aspetto,direi che esisteva già dell'Ottocento...
"Wow...che forza..."pensai con aria sopraffatta ed incantata
"Vedo che ti diverti....fratellino..."
"Eh!?Oh...sei tu...cosa vuoi...Non dovresti essere avantarti tra quei ricconi?"
"Tu non ti preoccupare di quello che faccio io Hannibal,mhehehe..."
"Cos'hai da ridere idiota!?"
"Ah,ah!Attenzione con le parole fratellino!Hehe!Non dimenticare che se fai così manchi di rispetto il tuo fratellone"
"Solo di 8 minuti"
"Non ha importanza di quanto, Hannibal...Sono io il più grande...l'erede...il preferito di papà..."
Mi disse sussurrando all'orecchio col suo solito sorrisetto,e in quel momento, si risvegliò qualcosa in me....
"E allora!?Che cazzo importa!!!?L'unico motivo per cui ti ha scelto come successore è perché sei spocchioso come lui!!!!"
"Hannibal,ti consiglio calorosamente di smetterla perché stai davvero mettendo dura prova sulla mia pazienza...."
"NO!SONO STUFO!!!PER TUTTI QUESTI DODICI ANNI HO DOVUTO SUBIRE AD ABUSI D A PARTE TUA E DA QUELLO STRONZO DI NOSTRO PADRE!!!TUTTE LE VOLTE CHE TI ELOGIAVA COME EREDE ERA PER FAR INCAZZARE ME,PER POI TROVARE UNA SCUSA PER PICCHIARMI DOPO!!!!AMMETTILO!!!
Urlai in preda alla rabbia...alla devastazione...al desiderio di vendetta...
Subito dopo lo afferrai per la giacca del completo blu e gli tirai un pugno sul naso,lui reagì con un calcio allo stomaco e continuammo così,solo che io...non subivo da lui...gli facevo male...gli provocavo dolore....ed era esilarante...Sapevo che questo era sbagliato ma non riuscivo a fermarmi...quel   sangue zampillava come una fontana in maniera sgargiante...ormai era ufficiale...volevo vederlo morto....
"CHE STA SUCCEDENDO QUI!?....HANNIBAAAAAAAAL!!!!"

Arrivammo a casa,papà non esitò a sfilarsi la cintura e mi frustró talmente tanto che lasciò in una pozza di sangue,poi girò il mio corpo che continuò a calpestare e a prendere a pugni,per ore e ore finché il mio corpo non fu totalmente distrutto e ricoperto di lividi 
Passarono diversi mesi,il mio corpo lentamente si riprese,papà per tutto quel periodo mi lasciò in pace,fisicamente almeno,Charles invece mi ignorava totalmente, come la mamma
Una volta guarito decisi di andarmene finalmente da quell'inferno...
Era sera,mezzanotte per essere precisi, senza fare il minimo rumore uscì dall'appartamento e vagai per le strade fiorentine tutta la notte

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 18, 2023 ⏰

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