Capitolo 1

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Sono in macchina, è buio se non per una luce soffusa che illumina la strada, le pareti sporche della galleria mi circondano, code di macchine corrono davanti a noi, usciamo dall'interminabile tunnel ed il sole illumina tutto intorno a me, guardo fuori dal finestrino ora a circondarmi sono le montagne, non sono da sola in macchina, ma non presto molto attenzione alla persona accanto a me, ho le cuffie sulle orecchie e un libro poggiato sulle gambe, sono senza scarpe a gambe incrociate sul sedile, siamo quasi arrivati e una strana sensazione breccia nel mio cuore, non riesco a capire di cosa si tratti, non l'ho mai provata prima, le montagne continuano a circondarmi, tornanti e curve sono ormai le uniche cose che percepisco, gli alberi mi coprono la visuale fino a quando, superato un'altro tornante, mi appare davanti un bellissimo panorama, siamo arrivati... ripongo il libro nello zaino e scendo dalla macchina, la sensazione dell'erba sotto i miei piedi nudi mi provoca un brivido, mi guardo attorno tentando di memorizzare ogni singolo dettaglio, davanti a me il panorama è composto da un cielo bellissimo che fa da sfondo alle cime delle montagne, e girando lo sguardo noto una bellissima baita di legno scuro e pietra, la casa che ho sempre sognato... chiudo gli occhi e respiro a pieni polmoni l'aria fresca che contraddistingue questi luoghi pacifici, improvvisamente quella brutta sensazione si fa nuovamente strada in me, un peso sul cuore sembra soffocarmi, mi sembra di non respirare più, non riesco a riaprire gli occhi, è tutto buio, il cuore batte forte e il panico si fa strada in me.

Riapro di scatto gli occhi e mi ritrovo nella mia stanza, seduta sul mio letto, il respiro è affannato e il sudore gronda dalla mia fronte, è tutto buio se non per la lieve luce della Luna che passa dalla finestra, sento ancora addosso quella brutta sensazione, mi guardo attorno, sono da sola, accendo il telefono posizionato sul comodino e vedo che sono le 3:27, mi alzo dal letto dirigendomi verso la finestra per aprirla leggermente, il giusto per prendere un pò d'aria, mi siedo sul davanzale, come è mia abitudine fare, e prendo un bel respiro. Mi torna alla mente il sogno.

Di chi era quella baita? Perché stavo andando in montagna? Ma soprattutto con chi ero?

Le domande continuano a frullarmi in testa, non riesco a darmi una risposta, ma non faccio in tempo a pensarci che vengo interrotta dalle grida dei miei genitori, non riescono a non litigare nemmeno di notte, scendo dal davanzale e mi dirigo a passo spedito verso il comodino, prendo le cuffie e il più velocemente possibile le indosso e metto la musica al massimo volume nelle orecchie. Nonostante questo sento ancora le grida dei miei genitori, mi butto sul pavimento e mi ritrovo con la schiena contro il muro. Premo le cuffie sulle orecchie tentando di non far passare rumori esterni. Una lacrima mi riga il viso e il respiro si fa irregolare. Il panico si fa strada in me. Mi alzo di colpo. Infilo le scarpe. Spalanco la finestra. Esco. Corro il più lontano possibile, e solo quando entro nel bosco torno finalmente a respirare. Mi lascio cadere contro un albero e scoppio a piangere. Ormai dovrei esserne abituata ma ogni volta è sempre peggio. Sono stufa, alla mia età dovrei soffrire per un'unghia sbeccata o per un taglio di capelli sbagliato, e non perché i miei genitori non sanno di aver partorito un umano e non un robot.

Mi asciugo le lacrime col dorso della mano e mi alzo di scatto. Ho bisogno di schiarirmi le idee. Mi incammino per il sentiero fino ad arrivare dove la strada viene interrotta da enormi cespugli, ma quello che nessuno sa è che proprio dietro questi cespugli si trova la pace. Mi guardo attorno per accertarmi che non ci sia qualcuno e poi inizio a farmi strada tra i rami e le foglie che puntualmente mi si incastrano nei capelli. Finalmente davanti a me si apre una radura stupenda, completamente recintata da questi cespugli e dal bosco fitto che non permettono a nessuno di immaginarsi cosa si celi dietro di essi. Il sole inizia a sorgere e la luce che riflette sullo specchio d'acqua del laghetto è meravigliosa, prendo una boccata d'aria e finalmente mi sento bene, riesco a respirare senza problemi, riesco ad essere felice senza problemi, ma soprattutto riesco a vivere senza problemi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 17, 2023 ⏰

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