23- Il primo

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Il bacio divenne lentamente sempre più passionale, Christian si spostò sul corpo della ragazza, facendo attenzione a non schiacciarla con il suo peso. Le mani di entrambi scorrevano sul corpo dell'altro incendiandoli "Meryl" sussurrò su di giri quando la ragazza spostò la sua bocca sul suo collo, leccando e mordicchiando "Mh mh" rispose poco attenta a ciò che diceva "Ti prego" si morse forte il labbro, abbassandosi leggermente sul corpo della ragazza, lasciando che i loro corpi si sfiorassero e si premessero tra loro, portando la riccia a infilare le sue mani nei sui capelli corvini che tirò dolcemente "Devo dirti una cosa" mormorò tornando sulle labbra del ragazzo, che non rispose inizialmente, troppo concentrato ad assaporare il modo in cui si stavano amando "Cioè?" chiese senza fiato iniziando a concentrarsi su un pezzo di pelle al di sotto dell'orecchio, sentendola sospirare "Non l'ho mai fatto" sussurrò pianissimo lasciandosi andare a qualche lamento di piacere mentre il ballerino si bloccò di colpo, allontanandosi e puntando il suo sguardo in quello della ragazza, la osservò con uno luccichio diverso dal solito "Cosa?" domandò quasi pensando di esserselo immaginato "Sei il primo" ripeté con più decisione "Niente di niente?" chiese confuso, insomma era solita fare battutine in modo abbastanza tranquillo e non si aspettava di certo che quella fosse la sua prima volta "I preliminari si, ma poi mi son resa conto che non ne valeva la pena" alzò le spalle "Non sono andata oltre con nessuno" continuò giocando con dei ricci ribelli del bergamasco, che in un primo momento si irrigidì, sentendo una piccola punta di gelosia farsi spazio nel suo corpo, ma presto la scacciò, era il primo. "Tu vuoi?" le chiese quasi timoroso di aver esagerato "Christian se non avessi voluto ti avrei fermato e nemmeno te lo avrei detto" si spinse verso di lui alla ricerca di quelle morbide labbra che tanto desiderava, trovandole dopo qualche istante, le loro lingue ripresero una danza tutta loro.

Ben presto i vestiti ricoprirono gran parte del pavimento ai lati del letto, mentre i due, famelici, continuavano a regalare attimi di paradiso all'altro, ed ormai Meryl era più che sicura che fosse quello giusto, al momento giusto, nonostante tutto "Christian" gemette piano appena il riccio tirò giù anche l'ultimo indumento che la ricopriva, per poi fare lo stesso con i suoi boxer ormai fin troppo stretti "Sei sicura?" le chiese affannato, il modo in cui lo toccava, lo guardava o anche solo mormorando il suo nome, lo faceva impazzire e non vedeva l'ora di sentire come lo amasse, come lo desiderasse fino alla fine, voleva godere di quella visione per tutta la vita, portarsi dietro quella passione che stavano condividendo i loro corpi "Mh" rispose concentrata nel mordere lentamente la mascella del ragazzo "Se ti faccio male dimmelo" disse dolcemente stampandole un bacio casto, del tutto diverso dal contesto in cui si trovavano "Tranquillo" spostò una sua mano sul collo lasciandola scorrere su tutto il petto fino all'addome, per poi risalire velocemente fino ai capelli. "Cazzo" quasi ringhiò il ballerino rendendosi conto di non avere protezioni "Ry non ho nessun profilattico, non era decisamente nei miei piani" sospirò ancora eccitato dalla situazione e leggermente imbarazzato, non si era mai reso conto di non averne con se da quando stavano insieme  "Mi fido" rilasciò un sospiro stupendo il ragazzo "Sei seria?" sgranò gli occhi "Christian non farmelo ripetere, sbrigati prima che ci ripenso" teneva gli occhi semichiusi, le labbra rosse dai baci e dai morsi, diversi succhiotti sul collo e sul seno, segni di leggeri morsi e sudore, la rendevano una dea agli occhi del riccio, completamente preso da lei e dal quel suo modo di amarlo, di farlo sentire speciale. Lentamente lasciò che i loro corpi si unissero, cercò di tenere un ritmo lento per lasciarla abituarsi, trattenendo il suo istinto rude "Non trattenerti" sussurrò appena, in estasi, la ragazza "Non voglio farti male" rispose scuotendo leggermente la testa "Ed io ti ho detto che mi fido di te" ribatté prima di premere nuovamente le sue labbra con quelle del ragazzo. Christian si lasciò andare, fu l'unico momento in cui la violenza venne giustificata, Meryl di certo non si aspettava che il riccio potesse essere completamente l'opposto di come si comportava con lei solitamente, eppure impazziva già per quel suo lato. Ormai si appartenevano e di questo ne erano sicuri al cento per cento entrambi, qualcosa iniziava ad andare per il meglio, seppur dentro se, i due ragazzi avevano l'impressione, o la quasi certezza, che qualcosa avrebbe messo a rischio tutto ciò che con fatica avevamo costruito insieme, qualcosa che potesse compromettere le loro mura.

"A che pensi?" chiese sfinito mentre riceveva dolci carezze tra i capelli "A te" bisbigliò sapendo che l'avrebbe sentita comunque "E?" domandò curioso di sapere alzando la testa "E niente" alzò le spalle accarezzando dolcemente i lineamenti del ragazza "Sei speciale e non lo sai" gli sussurrò, Christian gli riservò un sorrisino timido, lei, alle incertezze e insicurezze del riccio, ci aveva fatto sempre caso, non si era mai spiegata come facesse a dubitare di se stesso in quel modo. Era dolce, gentile, solare... Era bello. "Non sono speciale, sono solo me stesso" mormorò cercando di sfuggire a quel discorso e Meryl lo aveva capito, così si limitò a fargli un sorrisetto di comprensione e a stampargli un veloce bacio sulle labbra "Resti a dormire qui?" le chiese mentre si metteva seduto "Non voglio crearti casini" alluse alla famiglia del ballerino "Ry nessun casino, nessuno rientra entro domani pomeriggio, ma anche se fosse non c'è alcun problema, anzi, mia madre non vede l'ora di conoscerti" si alzò dirigendosi verso l'armadio mentre la ragazza per poco non si strozzava con la sua stessa saliva, ma in fondo doveva immaginarselo, lui, a differenza sua, una famiglia l'aveva e di questo non poteva che esserne felice, ma per conoscerli lei non era ancora pronta. Forse, non lo sarebbe mai stata. "Meryl!" la richiamò più volte, era completamente assorta nei suoi pensieri "Dimmi" spostò finalmente lo sguardo sul suo ragazzo che aveva tra le mani diverse felpe "Vieni?" le fece un cenno verso la porta facendole intendere di volersi fare una doccia "Si" rispose semplicemente raggiungendolo.

I'AM BACK, SPERO VI PIACCIA💜
È stato stranissimo scrivere, o meglio, tornare a scrivere. Mi scuso per eventuali errori e vi ringrazio veramente tanto per tutto il supporto. Può sembrare scontato, ma spesso è proprio questo a motivarmi nello scrivere. Cercherò di compensare a queste settimane di assenza.

Plus qu'un ami/Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora