Dio, la Fede ed altre umanità
Alcuni giorni fa:
- Ma tu non sei coerente!
Questa semplice frase mi ha trascinato dentro una complessa riflessione. Si è vero, da quel che avevo detto è evidente che non son coerente, ma questa "valenza negativa" non mi piace e con la forza della ragione devo cercare di contro bilanciarla con una visione positiva.
Si lo ammetto sono non coerente, ma se penso che una quercia non può essere incoerente, e che un gatto mai potrà essere incoerente, tipo portare cibo ai topolini e di notte andare ad ululare alla luna con i cani randagi, e neanche un sasso o un bullone potranno mai essere incoerenti, allora posso affermare con certezza che sono incoerente in quanto essere umano! Ergo è l'essere incoerente che testimonia la mia umanità, altrimenti sarei una pietra, uno scoglio, un albero ...
Ma l'essere umano è solo coerente e/o incoerente oppure è anche altro? Siamo, siamo esseri razionali ma anche irrazionali. La LOGICA ci impedisce di collocare Dio in qualche parte dell'Universo, e ci impedisce di dare una utilità pratica alla Fede.
Mentre come esseri irrazionali non ci è difficile trovare Dio ovunque, nella piccola goccia di rugiada come nell'immensità del cosmo.
L'essere umano può essere colto o ignorante, o specificando meglio: può essere a conoscenza di ... o non avere conoscenza di ..., e questo fa una grande differenza nel formulare un pensiero su un argomento. Quanti esprimono un giudizio o un pensiero e ascoltandoli, ci si rende subito conto che non sanno neanche di che stanno parlando e parlano solo per pre - giudizio.
L'essere umano può essere riflessivo o pugnace, ed è molto difficile far capire al teorico l'importanza del "prima fare e poi verificare", così come è complicato pretendere di verificare tutto prima di intraprendere a chi invece non vede l'ora di cimentarsi.
L'umano quindi a parte questi pochi esempi, può essere molte cose contemporaneamente, può essere tutto e il contrario di tutto, quel che è certo è che non è un sasso, un pezzo di scoglio, qualcosa che sta' fermo ed immobile, ma si muove, si contraddice, si infervora e si raffredda, si spende e si rincuccia dove può.
L'essere umano quindi si potrebbe rappresentare o come una sfera perfetta, oppure come una composizione "astrattista" di solidi platonici, e per complicare le cose, potrebbe essere entrambe le cose contemporaneamente!
E per concludere facciamo un esempio e prendiamo un argomento a caso: Dio, ed analizziamo il pensiero che un essere umano coerente – razionale – non colto – impulsivo può avere su questo argomento. Ora confrontiamolo con quello che un essere umano incoerente – irrazionale – colto – riflessivo, può avere sullo stesso argomento.
Dio non è nell'Universo? Dio non sta nel Creato? Dio è dentro quel che di buono faccio? Dio è nell'Amore disinteressato?
Secondo me Dio è nell'Universo e nel Creato, tanto quanto è dentro le cose che facciamo di buono e di giusto, in quanto ce lo portiamo noi, dentro la nostra "visione" umana di Universo, dentro la nostra "visione" umana di Creato e di tutto il resto.
Perché noi esseri umani abbiamo bisogno di qualcosa che si confronti con la nostra irrazionalità, la nostra incoerenza, la nostra ignoranza, le nostre paure e chissà quante altre cose che non conosciamo. Siamo così confusi, complicati, e spesso anche ciechi, ed è per questo che abbiamo maledettamente bisogno di Dio.