il silenzio agghiacciante

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Siamo arrivati. Siamo nel suo cortile, nei dintorni c'è un silenzio agghiacciante.
Non sono mai stata una ragazza coraggiosa, ma voglio davvero bene a mia cugina, quindi devo entrare.
Dopo dei secondi interminabili ci siamo fatti coraggio, e siamo entrati, la porta della casa si affaccia alla cucina, che era stranamente molto più ordinata del solito, io e Ash abbiamo perlustrato insieme tutto il piano, non c'era niente fuori posto.
Sembrava come se non ci fosse nessuno, fino a quando, abbiamo sentito un boato provenire dal piano di sopra non avevamo idea di cosa avesse causato quel rumore, e sinceramente non ci importava neanche, senza pensarci due volte ci siamo fiondati sulle scale, e abbiamo cercato di capire da dove fosse arrivato quel suono, purtroppo non ce ne fu neanche bisogno, aperta la porta della prima stanza ho visto una cosa che non sarò capace di scordarmi, accasciata al pavimento c'era Irene priva di sensi e anche di entrambe le braccia, sulla sua bocca c'era dello scotch e perdeva sangue d'ovunque. Sono riuscita a svegliarla, ha aperto gli occhi, e subito ho capito che le nostre vite non sarebbero mai più state come prima.
C'era Ash dietro di me che mi abbracciava mentre fissavamo Irene piangendo, quando, le nostre lacrime furono interrotte da lei, che disse con un filo di voce:
"è qui, scappate".
Io presa dal panico iniziai a fissare Ash con uno sguardo perso, quando improvvisamente chiese a Irene:
"chi è lui?"
però, lei perse di nuovo i sensi.
Io e Ash abbiamo provato una sensazione che non si può spiegare, era come se avessimo capito che era troppo tardi, era tutto finito.



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