«T-tu sai chi sono?».
Inizialmente guardo confusa Peter, so per certo che è lui anche perchè non è cambiato di una virgola. Ha sempre la stessa faccia, le stesse espressioni... Forse si è alzato un po' di più e ha messo qualche muscolo.
Ma arrivare a tal punto di chiedermi 'tu sai chi sono?' mi sembra un tantino esagerato. Non dimenticherei mai e poi mai qualcuno come Peter.
«Si» rispondo solamente, ma Peter si volta di nuovo verso la lapide con il mio nome e chiude gli occhi.
«Okay... Sto impazzendo» mormora.D'accordo, forse pensa che io sia un fantasma o uno spirito... Ma lui è Spiderman, dovrebbe capire che sono veramente io.
«Peter non stai impazzendo, io sono veramente qui» dico avvicinandomi di più a lui.
«Ti direi di dirmi qualcosa che sapeva solo lei ma credo sia impossibile dato che era, cioè sei...» si distrae qualche secondo cercando di capire quale tempo usare, «Insomma hai capito! Era la figlia del signor Stark, tutti sapevano qualcosa su di lei!» esclama.Non ha tutti i torti effettivamente. Ma forse c'è anche qualcosa che posso sapere solo io e che gli altri non sanno, anche perchè non volevo che la cosa si rendesse pubblica e riportarla a galla potrebbe farmi anche un po' male.
«Sono stata violentata da John Walker» dico di getto. Peter per poco non si strozza con la sua stessa saliva... «Questa è una cosa che sapevo solo io e alcuni della nostra famiglia, non ho mai voluto che si rendesse pubblico» gli spiego.
Peter mi guarda e per qualche istante nei suoi occhi sembra passare un luce di gioia. Non è più spaventato o sconvolto di vedermi, forse si sta abituando.
«Ma come è possibile?» domanda, nell'esatto momento in cui sto per rispondergli ma mi precede con un'altra domanda «Insomma tu dovresti essere morta e non dovresti sapere nemmeno chi sono io dopo quello che è successo!» esclama iniziando a fare avanti e indietro.
Quello che è successo?
Quante cose mi son persa non solo riguardanti Hope?
«Adesso sono qui e so anche chi sei... Posso dirti dove sono stata, non che la storia sia lunga, e tu puoi spiegarmi cosa è successo...» mormoro.
Peter annuisce e avvicinandosi a me mi scruta attentamente, studiandomi com'era solito fare con le persone che non conosceva. I suoi occhi d'un tratto si fanno lucidi e istintivamente allaccia le sue braccia intorno a me, stringendomi a lui e iniziando a singhiozzare.
«Mi sei mancata così tanto...».
[...]
«Quindi in poche parole, sei stata in coma per sei anni?» domanda nuovamente mentre passeggiamo per alcune strade meno trafficate della città.
Abbiamo deciso di fare ritorno alla base, anche perché da quel che mi ha spiegato lui continua a vivere lì anche se la struttura non è in buone condizioni.
«Sei anni di coma, in cui una parte di me era viva e stava in contatto con mia figlia...» affermo.
«Beh, non è una cosa bella?» chiede.
«Peter, ho scoperto solo qualche ora fa che quella bambina che vedevo in quella dimensione è mia figlia...» gli spiego.Ci fermiamo di colpo davanti ad una recensione e Peter si guarda intorno prima di scavalcarla. Lo seguo a ruota per poi scorgere in lontananza un edificio abbandonato a se stesso.
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UNA STARK COME STREGA 2.
FanficSequel di "Una Stark Come Strega". Per leggere la storia è necessario aver letto il primo libro. - Passati sei anni dalla morte di Giorgia, gli Avengers non esistono più. Ognuno è andato per la sua strada e i contatti si son persi con tutti. Hope, s...