CAPITOLO 5

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Esco dallo studio, sento la porta chiudersi dietro di me.
Oh mio dio, mi hanno davvero assunta ? Proprio me? Mi sento cedere le gambe, mi succede sempre quando sono agitata, e in questo caso felice.
Mi viene da saltare urlare e cantare, ma non mi sembra proprio il caso.
Inizio esattamente tra una settimana.
Un peso mi si è tolto dal cuore, se davvero non mi avessero assunta cosa avrei fatto? Ho lasciato la mia famiglia per venire qui, ho lasciato il mio lavoro, tutto quello che avevo.
Eh si, già lavoravo, infatti avevo finito la scuola, avevo fatto solo 3 anno di superiori e poi mi ero cercata un lavoro, trovandolo in un bar. Non era male ma non era di certo quello che volevo fare nella vita.
Io volevo fare la speaker per la radio, mi dicevano tutti che avevo una bella voce, dolce e calda e quindi sarei andata bene, poi ero molto spigliata, parlavo molto e poche persone riuscivano a mettermi a disagio.
Torno a 'casa' se così possiamo chiamarla, è stata una giornata intensa.
Vorrei visitare Roma, ma ho un po' paura di perdermi.
Certo che è dura essere sola e poter contare solo su se stessi, sapere di non avere nessuno che ti aspetta, nnon conoscere nessuno in una città così grande non conoscere nessun posto dove potersi rifugiare..
Con mille pensieri per la testa, senza accorgermene mi addormento.
***
Mi sveglio di colpo urlando 'ti prego lasciami'
Sono tutta sudata e sto tremando.
Era solo un brutto sogno, per fortuna.
Michael, già.
Avevo evitato di parlare di lui dopo quella sera, non avevo mai più fatto il suo nome.
Avevo cambiato numero, l'avevo bloccato su Facebook, e l'avevo minacciato che se si fosse ancora avvicinato a me lo avrei denunciato per quello che mi aveva fatto.
Ero innamorata, si, ma l'amore viene da due direzioni, e di certo menare la fidanzata non era amore. Ero una ragazza forte, non potevo permettere quello che mi era successo, ne tanto meno dimenticare o peggio ancora perdonare.
Avevo sentito tante storie di ragazze picchiate dai fidanzati, in tv ne parlano sempre ma mai mi sarei immaginata potesse accadere a me.
Forse avevo sbagliato a non denunciarlo e in parte aveva vinto lui.
Oltre che per inseguire i miei sogni ero partita anche per lui. Per non vederlo, credevo che avendolo così lontano tutto sarebbe cambiato, questi sogni sarebbero finiti, e avrei ricominciato a vivere.
E invece eccomi qui, di nuovo nella sessa situazione delle notti precedenti.
Nesseno che non abbia vissuto un'esperienza così può capire cosa significa girare per strada con la paura dentro di vederlo. Nonostante io abbia sempre cercato di dimostrarmI forte, e lo sono. Ma lui a livello fisico è di certo più forte di me, e io avevo quella tremenda paura di rincontrarlo.
Adesso basta, scacco via tutti questi pensieri e cerco di riaddormentarmi..

Cercami nel vento - BrigaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora