6 - 恥ずかしさ

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KEEHO'S POV

era la mattina di lunedì e come tutte le mattine andai a scuola.
ero all'ultimo anno e questo mi sollevava mentre mi sembrava di aver capito che shota andasse al primo, lo sapevo siccome mi avevano chiesto di accompagnarlo, ovviamente.

mentre ero in macchina lo vidi scendere dalle scale per poi uscire dalla porta

<sali> gli dissi dal finestrino spaventandolo

<perchè dovrei> chiese lui

<in che senso perchè? sali, mi hanno chiesto di accompagnarti.>

<sai bene che non salirò, per il primo giorno voglio andare da solo, non vado alle elementari.> pronunciando quelle parole iniziò a incamminarsi e ci dividemmo

ash quel ragazzo era non solo impossibile e tremendamente bello, ma anche testardo

appena arrivammo a scuola lo vidi e lo presi di forza, non troppo l'avrei fatto male, per il braccio portandolo in disparte per parlare faccia a faccia

<ti prego mi fai passare nei guai se i nostri sanno che non ti accompagno a scuola, lo sai quanto tuo padre ci tiene a te, sai bene che non vuole che tu ci vada da solo, la prossima volta sali> me ne andai senza una risposta.

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arrivammo entrambi a casa, e per l'amor del cielo questa volta salì in macchina.

per fortuna la giornata si svolse bene, non abbiamo parlato neanche una volta, però la giornata proseguì bene.

eravamo solo noi due in casa siccome il padre di shota aveva trovato lavoro, anche se gliel'aveva offerto mia madre nella sua azienda, ma vabbe.

<keeho!> gridò shota dal piano di sopra

inutile dire che corsi preoccupato del fatto che chissà cos'era accaduto..

niente, un bel niente.

mi chiamò per un esercizio sul libro che non riusciva a fare

diamine perchè mi preoccupo così tanto di questo ragazzo? non mi dovrebbe importare niente

mi misi a spiegargli l'esercizio ma i nostri occhi si incrociarono facendoci rimanere in silenzio per svariati secondi
finquando mi ripresi e continuai a spiegare imbarazzanto.

life changing ; keesoulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora