Urla di dolore si sentivano lungo i fiumi di sangue,bambini e genitori scappavano a gambe levate mentre una madre con un neonato in fasce correva verso un campo di grano.
I gemiti del bambino non riusciva a coprire gli strilli delle persone mentre scappavano,ma da cosa?...
Mentre nel villaggio avveniva il combattimento la madre portò al sicuro il bambino:«sii forte cucciolo mio,sii prudente e non fidarti di nessuno».
Nel frattempo che nascondeva il bambino un cavallo con in groppa un guerriero dei nemici infilzò la madre e lei morì dissanguata.
«WAAAHHH!»strilli acuti del bambino si sentirono dopo quel colpo fatale…il piccolo orfanello restò fermo a guardare la scena.
Il guerriero sentì il pianto del bambino e iniziò a cercarlo,il piccolo era ferito e non riusciva a muoversi.
Il guerriero aprì un cespuglio e lo trovò,lo prese in braccio e lo portò con sé.10 ANNI DOPO…
Il ragazzino spalancò gli occhi e urlando cadde dal letto:«ohi ohi ohi,che male»si massaggiò la testa dalla caduta:«uff….sempre lo stesso sogno…»si girò e dietro di lui c'era una guardia:«avanti Felix,muoviti,dovevi essere già a lavoro…».
Felix si alzò:«scusi maestà dei miei stivali» una lama gli si avvicinò nel volto:«non farmi arrabbiare piccoletto oppure ne pagherai le conseguenze»Felix deglutì:«e-ehmmm….o-ok….ora mettilo giù,avanti eheheh».
La guardia mise giù l'arma:«raggiungi gli altri prigionieri,subito»,Felix sorridente esclamò:«subito signore!»appena la guardia si allontanò il suo volto da elettrizzato diventò terrorizzato:«certo che m'ha fatto prendere un bel colpo eheheh»si mise a posto e andò verso gli altri prigionieri.
Un uomo tra i 60-70 anni si avvicinò ai prigionieri:«buongiorno,oggi é un giorno speciale…poiché uno di voi potrà diventare un guerriero ed essere libero dalla schiavitù»Felix pensò in credulo "Cosa?!":«COSA?!»esclamò una prigioniera:«siete scemi per caso?! Volete farci uccidere?!».
L'uomo anziano la guardò dritta negli occhi:«hai qualche obiezione ragazzina? e poi le donne non possono partecipare,verranno vendute ai ricchi come cameriere e chissà,forse anche come prostitute ihahahaha».
La ragazza abbassò lo sguardo e lacrimò: «IO NON VOGLIO QUESTA VITA!»si catapultò verso di lui per colpirlo ma venne infilzata alla testa da una guardia.
Felix rimase paralizzato e il suo sguardo era colmo di lacrime "dovevi stare zitta e ferma".
Il corpo cadde a terra e il vecchio ghignò:«mai mettersi contro di me….ora….A LAVORO E ALLENATEVI,DOMANI CI SARÀ IL PRIMO COMBATTIMENTO!»il vecchio se ne andò e i prigionieri stettero seduti a pensare.
Felix era preso dall'avvenimento di prima:«…devo uscire da questo posto…» :«è impossibile…nessuno è mai riuscito a scappare…»disse uno dei prigionieri.
«saremo costretti a combattere…»aggiunse un altro.
Felix si sedette con la schiena su un muro e guardò tutti i prigionieri,erano disperati,tristi e nostalgici.
Non sapeva cosa fare,era tutto troppo sconvolgente,non sapeva da dove iniziare.
In un angolo una corda pendeva e c'era legato un cavallo:«mmmm…potrebbe essere un'idea»e uno:«cosa?che moriremo tutti?» e Felix:«cosa?no! mi é venuta un'idea per scappare da sta prigione!»si alzò:«venite qui»si avvicinarono tutti ed escogitarono un piano.
Arrivò sera e il piano iniziò,una prigioniera si avvicinò ad una guardia che sorvegliava la cella:«signore? ho tanto freddo»muove i fianchi:«potrebbe per cortesia farmi come coperta?».
La guardia arrossì di colpo e appena aprì la bocca venne colpito alla testa da uno dei prigionieri.
Felix prese le chiavi e aprì le celle:«CARICAAA!» andò dal cavallo e si mise in groppa:«prendete gli altri cavalli e siate liberi!»tutti presero dei cavalli e riuscirono a fuggire.
Felix era così felice di essere libero:«WOUUUU!!!»però mentre cavalcava il cavallo sentì la cosa più inquietante di tutte…il silenzio assoluto.
«…dove sono tutti?...» si guardò attorno:«mh…forse se ne sono già andati…beh,auguro a tutti una buona vita…» scese dal cavallo e camminò in cerca di un posto dove accamparsi.
Arrivò il mattino:«aaaahhhh,che dormita»si alzò e guardò il cavallo:«avanti bello,andiamo a trovare del cibo» si mise in groppa e partì.
Ci volle un pò,ma alla fine trovò un paesino e decise di andarci:«finalmente» si guardò il corpo:«non credo che presentarsi così mi aiuti»guardò dappertutto e notò dei vestiti su un attaccapanni:«bingo» li prese e se li mise.
Iniziò a girovagare per il posto con vicino a se il cavallo:«meglio che troviamo un posto dove sistemarsi» vide un cartello con su scritto "Bar Ristorante Panda Rosso".
La pancia di Felix brontolò:«forse prima è meglio fare uno spuntino eheheh» camminò fino al ristorante ed entrò.
Vedeva degli uomini ballare con le proprie donne e si avvicinò al bancone:«un bicchiere di cedrata,gra-»si fermò quando vide il barista:«u-una-u-una…» "una barista femmina?!".
La barista si avvicinò:«arriva subito la cedrata»camminò verso le bottiglie e prese la cedrata.
Felix non smetteva di guardarla "inizio a capire perchè qui ci vengono molte persone" :«mi scusi,sono nuovo e vorrei sapere dov'è il posto più vicino dove dormire».
La barista guardò Felix:«c'è un hotel qui vicino,ma ti consiglio di stare attento,l'uomo che ci lavora è leggermente svitato…»solo dopo si accorse che Felix era già sparito:«…se n'è andato senza pagare…».
Felix correva a gambe levate verso l'hotel :«eccolo!...."Hotel Louther"….strano nome…»camminò verso l'entrata e notò delle chiavi a terra:«uh?....»le prese e aprì la porta:«c'è….c'è nessuno?».
Dei candelabbri appesi al soffitto all'antica dondolavano illuminando il soggiorno,i tappeti rossi rendevano una atmosfera medievale e le tende color barbabietola coprivano le finestre rotte.
Sui muri c'erano appesi quadri dall'aria antica e di grande valore:«scommetto che qui ci abita un uomo vecchio e scontroso,di solito i ricchi sono co-AH!»non fece in tempo a finire la frase che qualcosa lo colpì in testa e svenne.
Nella sua testa giravano ricordi,ma il più devastante fu quello della morte della madre:«AH!»si risvegliò in un letto matrimoniale e iniziò a guardarsi attorno:«…cos'è questo posto…».
D'un tratto sentì un fischietto melodico e si alzò:«ma cosa-»si alzò e seguì il fischiettio.
Arrivò nella stanza e vide un vecchio che fischiettava ballando mentre cucinava occhio di bue:«ehmm..scusi-»il vecchio si girò e aveva una benda nell'occhio sinistro:«oh,ecco il mio cliente,ti sei svegliato».
Felix lo guardò confuso:«ehmmm…cosa è successo?»e il vecchio:«oh,il mio custode l'ha scambiata per un ladro»e Felix:«custode?...e dov'è?».
Da dietro il vecchio spuntò un panda rosso:«lui è Lexan,il mio più fidato collega di questo hotel»e Felix:«ok,piacere Lexan»tentò di accarezzarlo,ma Lexan indietreggiò:«ehmmm….a quanto pare è timidino».
Il vecchio guardò Felix:«l'ho trovato ferito in una foresta che ho visitato 10 anni fa e poco dopo ho sentito degli spari e ho pensato che un villaggio fosse stato…distrutto».
Felix ebbe un colpo al cuore e gli ritornarono i ricordi di quel fatidico momento:«…degli uomini armati distrussero il villaggio…e imprigionarono i bambini per 10 anni» «dunque tu sai la storia giovanotto»e Felix:«io ero uno….tra i bambini prigionieri…».
Il vecchio lo guardò attentamente e notò un tatuaggio che credeva non esistesse più:«per tutti i lividi…».