Una chiamata inaspettata

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Contesto: questa one short è ambientata al primo anno di università di Nick, lui si è trasferito a Leeds per frequentare l'università, mentre Charlie è momentaneamente rimasto nel Kent per il suo ultimo anno di scuola. Charlie e Nick affrontano una relazione a distanza.

Punto di vista di Charlie

Mi svegliai di soprassalto a causa di un rumore acuto e costante.

Aprí gli occhi controvoglia e cercai di riconnettermi al mondo voltandomi verso il suono urtante che nel silenzio e nel buio della mia stanza mi arrivava amplificato.

La luce dello schermo del cellulare attirò immediatamente la mia attenzione così lo afferrai,  al terzo tentativo.

Battei involontariamente i denti, non riuscendo a non trattenere il brivido di freddo che mi colpì, non appena uscì il braccio dal caldo e morbido piumone in cui ero raggomitolato.

Focalizzai la mia attenzione sul dispositivo e con non poca difficoltà cercai di focalizzare le scritte sullo schermo combattendo con l'accecante luce dello schermo.

Il suono si era già arrestato e un avviso di chiamata apparì in quel preciso istante sullo schermo facendomi repentinamente strambuzzare gli occhi. 

Mi alzai di scatto rabbrividendo dal freddo un secondo dopo e non appena notai l'ora assurda e chi avesse chiamato, pigiai con urgenza il pulsante di richiamata, lasciandomi definitivamente la sofferenza per il freddo e il sonno alle spalle.

Anche se avessi ricevuto la chiamata pochi secondi prima l'oggetto della mia attuale e crescente preoccupazione non rispose al primo squillo, nè al secondo né tantomeno al terzo, la mia ansia cresceva sempre piu e raggiunse il suo picco al quarto squillo.

"Ciao" una voce vispa e vivace ma allo stesso tempo lenta e trascinata rispose un secondo prima che scattasse la segreteria telefonica, salvandomi letteralmente dal crepa cuore.

Restai perplesso per qualche secondo e poi con tono a metà tra lo stupefatto e il preoccupato con la voce di chi si è appena svegliato esclamai:

"Nick, sono le quattro del mattino, è successo qualcosa?"

"Ciao Char!" Esclamò cantilenando dolcemente con un accenno di sorriso ben percepibile persino dal suo tono di voce.

"Ciao anche a te, tesoro, non che mi dispiaccia salutarti ma, perché mi chiami a quest'ora, stai bene?" Chiesi preoccupato, ricordardandomi che quella sera Nick fosse uscito con i suoi compagni del rugby per andare all' inaugurazione di un nuovo pub a Leeds.

"Mi mancavi!" Assentí con tono strascicato e visibilmente malinconico.

Un sorriso dolce si formò sulle mie labbra e una risata mi scappó senza riuscire a trattenermi.

"Mi manchi anche tu, ma dovresti dormire è molto tardi!" Gli suggerí con affetto.

"Io lo stavo facendo, poi però mi sono svegliato e ho pensato, chissà cosa sta facendo il mio pulcino!" Esclamò con una lentezza fuori dalla norma e storpiando qualche parola.

"Il tuo pulcino?" Chiesi ridendo mentre  scuotevo il volto esasperato, chiedendomi da quando mi chiamasse in quel modo.

"Tu Char, sei il mio piccolo Calimero con gli occhi blu!"

Raccolta storie brevi Nick&CharlieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora